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Autore: telesette    20/10/2011    3 recensioni
[Due come noi/Kyou kara ore wa!!]
Anche se il romanticismo nella serie originale è pressoché "inesistente", spero comunque che gli appassionati riusciranno ad apprezzare la dolce Riko Akasaka e la sua inguaribile cotta per Mitsuashi...
Genere: Fluff, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Due come noi ( 今日から俺は!! Kyō kara ore wa!!, letteralmente «Da oggi, io!!» ) è un manga creato da Hiroyuki Nishimori e serializzato in Giappone dalla Shogakukan su Shonen Sunday.
La serie parla di due ragazzi, 
Takashi Mitsuhashi e Shinji Ito, che si incontrano per la prima volta di fronte a due parrucchieri. Tutti e due hanno deciso di cambiare vita diventando due teppisti che pian piano durante la storia diventeranno famosissimi. Uno decide di cambiare tingendosi i capelli di biondo ( segno distintivo dei teppisti giapponesi ), l'altro invece cambia la sua pettinatura alzandosi i capelli tanto da essere soprannominato da molti "porcospino". Molte saranno le avventure di questi due giovani eroi, un mix tra divertimento e violenza.

clicca qui per guardare la sigla:
Due come noi (Bokura wa family)

Ti voglio bene, Mitsuashi

Da circa dieci minuti Riko stava seguendo Mitsuashi senza emettere un fiato. All'inizio ovviamente il biondino non si era accorto di niente ma, sentendosi d'un tratto lo sguardo di lei puntato addosso, per attimo gli venne il dubbio che qualche "suicida" del liceo Akeisa lo stesse pedinando.

- Certo che sono proprio ostinati - pensò Mitsuashi, fermandosi di botto ma senza voltarsi. - Dopo la lezione che abbiamo dato loro, non hanno ancora imparato che devono stare alla larga dal Grande Mitsuashi... D'accordo, peggio per loro allora!

Riprendendo a camminare, con passo lento e deciso, Mitsuashi girò dietro l'angolo della strada. Riko si affrettò a raggiungerlo ma, una volta che ebbe svoltato anche lei, si ritrovò faccia a faccia con l'espressione minacciosa del biondo.

- Si può sapere perché mi stai seguendo, razza di... Eh ?!?

Come riconobbe Riko, Mitsuashi sgranò gli occhi sorpreso. Entrambi rimasero impietriti come statue per qualche secondo dopodiché, cercando di chiarire l'equivoco, Mitsuashi provò a chiederle per quale motivo gli stesse venendo dietro.

- Beh, io veramente...

La ragazza arrossì imbarazzata. Di solito sapeva essere più decisa con Mitsuashi, quando ne combinava qualcuna di troppo, ma in quel momento si sentiva come una bambina colta sul fatto. Da quando Mitsuashi aveva sistemato quei bulli dell'Akeisa, che si erano permessi di infastidire lei e Kyoko, non aveva ancora trovato l'occasione per ringraziarlo. Il problema era che il biondino non andava certo famoso per la sua sensibilità o la capacità di comprendere i sentimenti delle persone, per questo Riko non sapeva come rivolgersi a lui correttamente.
D'altro canto Mitsuashi non era nemmeno quella carogna insensibile e sleale che tutti conoscevano; Riko ricordava ancora la gentilezza con la quale le aveva fasciato la mano sanguinante col fazzoletto, il giorno che si erano conosciuti, ed era rimasta piacevolmente colpita da lui fin da allora; se solo le fosse riuscito di trovare le parole giuste...

- Mhm ?!?

Mitsuashi sbatté gli occhi perplesso. Di solito Riko lo rincorreva per fargli pulire la classe, o per qualche altra rogna di questo genere, ma non gli era mai capitato di vederla arrossire in quel modo.

- Ti senti bene, Riko ? - domandò. - Hai una faccia...
- Senti, Mitsuashi io... Io devo dirti una cosa!
- Ah, lascia perdere - tagliò corto il biondo, buttandosi la cartella dietro le spalle e facendo per andarsene. - Non ho alcuna intenzione di sprecare il pomeriggio a rimettere in ordine alcunché!
- No, non si tratta di questo, ma...
- Allora, cosa c'è ?
- Beh...

Purtroppo anche le cose più semplici da dire a volte erano le più difficili. In realtà voleva fargli sapere che aveva apprezzato molto il suo gesto e che, malgrado i suoi modi di fare ai limiti dell'assurdo, gli era molto affezionata. Improvvisamente Mitsuashi cambiò espressione, facendosi stranamente serio in volto, tanto che Riko emise un leggero singulto.

- Riko...
- S... Sì, Mitsuashi ?
- Dimmi la verità, per caso qualche farabutto dell'Akeisa ti ha dato altre noie ? Se è così, ti assicuro che vado subito a spaccargli la faccia!

Gli occhi di Riko brillarono di commozione. Mitsuashi era fatto così: rissoso e violento ma anche gentile, a modo suo; a volte sapeva perfino mostrarsi protettivo e appassionato, per questo lei lo ammirava così tanto.
Prima che Mitsuashi se ne rendesse conto, Riko si sollevò sulle punte dei piedi per stampargli un bacio affettuoso sulle labbra. Sotto lo sguardo stupito di quest'ultimo, che non si aspettava certamente un simile gesto da parte sua, la ragazza gli rivolse un sorriso colmo di dolcezza.

- Ti voglio bene, Mitsuashi - sussurrò.

FINE

   
 
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