Dokaben (ドカベン Dokaben) è un manga che parla di una storia di baseball disegnato da Shinji Mizushima, serializzato in Weekly Shonen Champion dal 24 aprile 1972 al 27 marzo 1981, in seguito fu fatto un anime con lo stesso nome composto da 163 episodi e prodotto dalla Nippon Animation, che è stato trasmesso, solo in parte, in Italia con il titolo di Mr. Baseball.
Il dokaben (どか弁) è una specie di scatola di bento, tipico modo di mangiare giapponese, dove piace mangiare a Taro Yamada, il protagonista.
Dokaben è centrato su Taro Yamada e i suoi compagni Iwaki, Tonoma, e Satonaka e la loro attività all'interno della scuola dove fanno tutti parte di una squadra di baseball. Inizialmente si concentra molto su un trio composto da Yamada, Iwaki, e Sachiko (conosciuti come il "Hana Trio") e nella scuola di Takaoka. Ma nel corso della storia il team si trasferisce in un'altra scuola, grazie al loro talento per lo sport.

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Mr. Baseball - SIgla completa ( 1983 )

Grazie Yamada

- Insomma, Yamada - esclamò Iwaki, afferrando l'amico per le spalle. - Almeno facciamo a metà, non essere egoista...
- Cosa? - fece Taro stupito.
- Per favore, sii buono - insistette il grosso Iwaki, con l'acquolina in bocca.
- Non posso Iwaki, cerca di ragionare!

L'altro sembrò deluso tuttavia, insistente come al solito, non aveva intenzione di cedere tanto facilmente.

- Andiamo, Yamada - piagnucolò Iwaki, buttandosi in ginocchio. - Sai bene che in allenamento si consumano molte energie, non puoi essere così spietato, ti prego!
- Ma io, veramente...
- Come posso giocare oggi, senza almeno un po' di sostentamento? Me ne basta poco, pochissimo... Te lo giuro!
- No Iwaki, mi dispiace - rispose tranquillo Yamada, cercando di convincerlo. - Anche se hai dimenticato il pranzo, non puoi chiedermi di fare a metà! Devi stare più attento a queste cose, lo sai...

Sentendo quell'appunto, Iwaki cambiò subito espressione.

- Cos'è, mi stai dando dello sbadato, forse? - domandò irritato.
- Precisamente - rispose Taro, senza malizia alcuna. - La prossima volta imparerai a fare le cose meno di fretta... e ti ricorderai sicuramente di portarti dietro il pranzo, prima di uscire di casa!

Così dicendo, Yamada gli voltò le spalle e fece per entrare in classe. Dapprima Iwaki sembrò intenzionato a fare una scenata ma, avvertendo già i primi crampi allo stomaco, non poté fare altro che accasciarsi al muro disperato.

- Povero me - esclamò. - Che fame...

In quella, Yamada ritornò con un piccolo contenitore avvolto in un fazzoletto di tela.

- Iwaki, senti...
- Che c'è? - chiese l'altro rassegnato.
- Proprio adesso mi sono ricordato che ieri a cena ci sono avanzate delle polpette di riso, Sachiko me ne ha incartate un po' ma non vorrei appesantirmi troppo... Se vuoi favorire, prendile pure!

Nel vedere i bianchi fagottini nel contenitore, gli occhi di Iwaki brillarono increduli. Subito afferrò quell'invitante richiamo dalle mani di Yamada e, con l'acquolina in bocca, si adoperò in profondi ringraziamenti.

- Grazie Yamada - mormorò il gigante con le lacrime agli occhi. - Sei un vero amico!

FINE