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Autore: cuoredpanna    20/10/2011    5 recensioni
Era stata una terribile scusa chiamarla alle tre del mattino per parlarle dei suoi problemi sentimentali. Non aveva fiamme o rapporti da troppo tempo ormai. L’unico pensiero fisso era lei che andava all’altare con un altro.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Blair Waldorf/Chuck Bass
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
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“Chuck non puoi davvero credere di chiamarmi quando ti pare solo per parlarmi” ringhiò a denti stretti la brunetta su tutte le furie. Non si vedevano da mesi. Né una parola durante l’estate. Né un messaggio con una stupida scusa. Silenzio totale e tombale. Ed adesso lui pretendeva di parlarle liberamente dei suoi problemi di cuore. No. Non poteva sopportarlo Blair. Era davvero infuriata con lui. Non per il fatto che l’avesse chiamata alle tre del mattino per parlarle, anzi era lusingata dal fatto che pensasse ancora a lei come miglior confidente, ma non poteva davvero credere che Blair avrebbe ascoltato le sue pene d’amore. Lei che d’amore moriva per lui. Richiuse pesantemente il portone alle sue spalle e raggiunse il moro che sedeva al bancone del bar. “Non puoi annegare i tuoi dispiaceri nell’alcol. Non sei più uno stupido ragazzino” disse strappandogli il bicchiere di scotch dalle mani. “Ehi” protestò lui fissandola. Era stata una terribile scusa chiamarla alle tre del mattino per parlarle dei suoi problemi sentimentali. Non aveva fiamme o rapporti da troppo tempo ormai. L’unico pensiero fisso era lei che andava all’altare con un altro. Deglutì cercando di mandare il dolore giù. Ma quello restò fisso lì a lacerargli le pareti della gola. Gli restavano solo quelle adesso. Il cuore era stato sciolto in un barile di acido muriatico quando tra le mani aveva preso l’invito a nozze di Blair. Non c’è la faceva a starle lontano aveva bisogno di vederla. Di sentire la sua voce e anche se su tutte le furie almeno la sua rabbia era indirizzata  a lui. Almeno quella. La mattina dopo si sarebbe sposata e lui proprio non ce l’aveva fatta a tenere a freno le mani. Aveva bisogno di vederla un ultima volta. Di sentire la sua voce rivolta a lui. Anche se con tre ottave superiori a quanto desiderasse. “Accomodati” le aveva detto con una nonchalance che non aveva e lei l’aveva guardato di traverso “Non crederai davvero che la sera prima del mio matrimonio mi accomodi in uno squallido bar a reggerti la testa e asciugarti le lacrime?” il suo tono era spezzante. Odiava essere lì solo per ascoltare Chuck soffrire per un’altra, eppure Blair sapeva benissimo che non ci fosse nessun’altra. Sapeva che quella di Chuck era tutta una tattica per vederla ancora una volta. Un ultima volta. E lei seppur inconsciamente era stata al gioco. Si stupì di se stessa. Il suo inconscio tramava alle sue spalle. “Io torno a casa Chuck” aveva detto cacciando le mani in tasca “Ho davvero bisogno di parlarti” aveva sussurrato lui “Possiamo parlare anche fuori di qui” aveva ribattuto lei “Avanti Blair siediti e bevi un martini con me. Come i vecchi tempi” aveva sorriso “Già i vecchi tempi Chuck, vivi troppo nel passato Chuck. Sono finiti quei giorni. Domani mi sposo vuoi capirlo?” urlò sollevando la voce di ancora un’ottava e Chuck incassò il colpo. Aveva capito benissimo che domani sarebbe stata del tutto di un altro ma davvero non voleva mollare la presa, perché non poteva credere di aver rinunciato alla cosa a cui teneva di più. Deglutì “Lo so, non c’è alcun bisogno che continui a ripeterlo, ma stasera ho bisogno di te” e un lungo brivido percorse la schiena di Blair. La sua voce era roca, profonda con una nota di tristezza accentuata più del dovuto. Ma Blair era furiosa, era stata si una scelta comune lasciarsi ma lei odiava Chuck per averla attirata lì.Odiava Chuck perché lei amava essere lì. Si voltò di scatto e velocemente prese a camminare “Non ho nessuna intenzioni di vederti bere scotch e ubriacarti e poi magari sorreggerti e portarti a casa. No Chuck, sono stanca voglio andare a dormire ora torno a casa” spinse il pensante portone e prese a camminare a grandi falcate verso l’attico Waldorf “Non ho alcuna intenzione di ubriacarmi..se non di te” aggiunse in un sussurro. Ma lei percepì ugualmente le sue parole ed un singhiozzo soffocato sfuggì dalle sue labbra per fortuna nascosto dal forte rumore dei suoi tacchi. “Waldorf rallenta” urlò Chuck che le correva dietro ma lei intestardita entrò nel grande atrio per poi chiamare ripetutamente l’ascensore. “Non seguirmi” urlò a Chuck che a pochi centimetri da lei la fissava supplicante. Non appena l’ascensore aprì le sue porte Blair vi si fiondò all’interno e Chuck la seguì a ruota “Ti ho detto di non seguirmi” urlò più forte ma lui la prese tra le braccia e la baciò con tutta la passione che gli scorreva nelle vene. Quella passione che era linfa vitale per entrambi. Blair cedette ma poi lo spinse via “Va via “ urlò ma Chuck non si arrese ancora una volta la strinse a sé e la baciò con trasporto “Io ti amo” lei sbatté più volte le lunga ciglia nere “Va via” urlò di nuovo cercando di imporre a se stessa di odiarlo. Lui la spinse contro il muro e bloccandole i polsi contro questo la baciò ancora e mente e cuore di Blair cedettero afferrò il pesante cappotto di Chuck e lo baciò con forza e passione. Quella passione che con Louis non sarebbe mai nata. “Portami via” sussurrò contro le sue labbra. Chuck sorrise e sollevandola da terra fece tornare l’ascensore al piano terra. Sempre tra la braccia la condusse alla sua limousine. Una volta all’interno entrambi cedettero a quella forza magnetica che per troppo tempo avevano cercato di assopire. I loro sensi diventarono un'unica cosa e consapevoli entrambi di non poter ordinare ai loro cuori di odiarsi si amarono come solo Chuck e Blair sapevano fare.

sperando in un futuro
chiar..vi lascio
una shot scritta
in un momento
di puro delirio
eheheheh ^^
un bacioneeeee

   
 
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