Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn
Ricorda la storia  |      
Autore: Mellorine    21/10/2011    1 recensioni
[6918]
"vai di già?"
"non riesco a trattenermi oltre, preferisco di farlo di mia volontà."
"…"
"oya… un giorno sarò fuori di qui, e lo faremo per tutto il tempo che vorrai, anche giorni interi, è una promessa~"
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kyoya Hibari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Non ricordava esattamente da quanto tempo gli incontri sporadici che aveva con Mukuro si fossero trasformati da delle occasioni per confrontarsi con lui e rendersi conto di quanto stesse diventando sempre più forte per batterlo in… quello. Gli incontri casuali erano cambiati tanto da diventare delle vere visite che l'illusionista faceva a lui appositamente, facendosi trovare inaspettatamente davanti a lui ogni volta che avesse le forze necessarie per mantenere l'illusione necessaria a tenersi per un po' in vita nel mondo al di fuori della prigione.

Fatto stava che, purtroppo, anche quel momento in cui il ragazzo si alzava dal suo letto e gli dava le spalle come ogni volta prima di sparire, era diventato un'abitudine.

Una volta però Hibari non riuscì a lasciar passare in quel modo, e non poté trattenersi dall'afferrargli un braccio prima che si alzasse, costringendolo a voltarsi verso di lui.

Era la prima volta che guardava l'espressione che aveva Mukuro ogni volta che stava per andare, un'espressione che mai si sarebbe aspettato di vedere sul suo volto, chiaramente triste.

"vai di già?"

"non riesco a trattenermi oltre, preferisco di farlo di mia volontà."

"…"

"oya… un giorno sarò fuori di qui, e lo faremo per tutto il tempo che vorrai, anche giorni interi, è una promessa~"

 

~ ~ ~

 

Mukuro doveva ammetterlo, quando aveva promesso ad Hibari che sarebbe stato il suo opponente ogni qualvolta avesse voluto, non credeva che lo avesse preso tanto alla lettera da poterselo ritrovare davanti agli occhi appena tornato dalla Francia, i bagagli ancora alla mano, a dormire placidamente sul suo divano sgangherato nel semi-distrutto edificio di Kokuyo.

Se ne stava tranquillo su dei cuscini e coperto da un lenzuolo che Mukuro non ricordava assolutamente di aver lasciato lì, doveva essersi perfino attrezzato per mettersi comodo, da quanto tempo esattamente era lì?!

La risposta probabilmente sarebbe arrivata in poco tempo visto che, evidentemente disturbato dal solo rumore dei suoi passi -gli altri erano stati allontanati da Mukuro stesso appena si era accorto della presenza inaspettata in lontananza-, il ragazzo  si stava svegliando, sbattendo piano le palpebre.

A quel punto l'illusionista pensò di poter pure lasciar cadere a terra le valigie con un pesante tonfo, e l'altro ormai sveglio gli stava già rivolgendo i suoi occhi attenti quando si sedette al suo fianco sul divano, rivolto verso di lui.

"dove diavolo eri?"

"in Francia. Tu piuttosto, che ci fai qui?"

Probabilmente Hibari non dovette apprezzare il modo leggero con cui l'altro rispose al suo tono già seccato, figuriamoci se quella risposta era accompagnata poi da una scrollata di spalle ed una domanda rivolta a lui che rendeva il tutto ancora più scostante.

"pensavo che avessimo un patto."

No, non doveva proprio aver apprezzato, visto che quelle parole gliele stava praticamente ringhiando in faccia, dopo aver afferrato il più alto per il collo della maglia ed averlo attirato a sé con un ben poco gentile strattone.

" oya… ed io non l'ho dimenticata, ma appena uscito dalla Vindice non ero nelle condizioni migliori per comb-"
"non intendevo quella promessa!"

Da seccato, il tono del presidente del comitato disciplinare diventò chiaramente spazientito, irritato dal fatto di stare lì da giorni ad aspettare qualcosa che a quanto pareva l'illusionista nemmeno sembrava ricordare.

Mentre dal suo canto Mukuro ricordava eccome quella promessa, come dimostrò l'evidente ghigno che gli si dipinse in volto dopo un primo attimo  di meraviglia che lo aveva portato a fissare l'altro con espressione spiazzata.

"oh~ certo che ricordo anche quella~ "

"mh… quanto tempo sei stato via?"

Mukuro strabuzzò gli occhi sentendosi porre quella nuova domanda, non tanto per il nuovo tono assunto dal guardiano della nuvola, più calmo quasi si fosse rasserenato dalla sua risposta, ma proprio per la domanda in sé, che stava a significare che quindi l'altro non dovesse sapere nemmeno quanto tempo fosse rimasto lì ad aspettarlo!

"tre giorni…."

"allora spero che tu ti sia riposato abbastanza, perché adesso non ti permetterò di fermarti per tre giorni."

La calma con cui Hibari pronunciò come se niente fosse quella che costituiva a tutti gli effetti una richiesta fu totalmente contrapposta ai suoi gesti, che lo portarono ad allacciare le braccia intorno al collo di Mukuro e stringerlo a sé mentre riceveva un bacio immediatamente ricambiato con tutto l'impeto di cui era capace.

 

~ ~ ~

 

"kufufu~ di cosa ti staresti lamentando esattamente? Mi hai chiesto tu di non fermarmi per tre giorni!"

"non credevo mi avresti preso alla lettera…"

"oh, adesso non metterla come se non ti fosse piaciuto… avresti potuto chiedermi di fermarmi in qualsiasi momento!"

"…...."

Detto fatto, avevano finito col passare realmente tre giorni a non staccarsi l'uno dall'altro, o perlomeno a farlo a stento per mangiare saltando due pasti sì ed uno no, giusto qualche ora per dormire rigorosamente l'uno tra le braccia dell'altro come a volersi controllare, per poi riprendere più  o meno ininterrottamente quel gioco nel quale si divoravano a vicenda esprimendo tutta la loro passione sopita troppo a lungo, alla stregua di animali selvaggi che vivessero soltanto per i bisogni primari, nel loro caso cibo e sesso.

Gli effetti collaterali si stavano però ora facendo sentire, e riversavano per lo più su Hibari che non era nemmeno più riuscito ad alzarsi dal letto -sul finire del primo giorno infatti avevano ritenuto troppo scomodo il divano ed avevano trasferito la loro attività a casa del disciplinare- dopo un primo tentativo che gli aveva fatto credere di poter restare paralizzato a vita, per cui aveva rinunciato e si era rassegnato a restarvi fermo e comodo, con Mukuro che si era proposto di asservirlo un po' a mo di schiavo per farsi perdonare.

Si era per fortuna già premurato di aiutarlo a ridarsi un'apparenza più o meno decente e presentabile, facendolo lavare e mettendogli almeno un pigiama, quando sentirono bussare alla porta.

"oh, hai ospiti!"

Dal mugugnare infastidito da Hibari capì che il messaggio doveva essere più o meno  quello di lasciar perdere e non aprire la porta, ma dando uno sguardo per sicurezza alla finestra, Mukuro si accorse che l'ospite in questione era Reborn, che in un modo o nell'altro era convinto fosse entrato comunque.

"è l'Arcobaleno."
"quel bambino è interessante, però adesso non…"
"ciaossu!"

Come volevasi dimostrare, voltandosi con un sospiro l'illusionista si accorse che il bambino in questione aveva già provveduto ad entrare a modo suo dalla finestra, per lo meno fu sollevato dal fatto che non sembrò stupirsi della sua presenza lì, anzi a stento lo degnò di un saluto e senza fare domande si rivolse direttamente ad Hibari, iniziando a discorrere su una certa futura battaglia in preparazione, sciorinando diverse informazioni che fu chiaro ad una sola occhiata che l'altro stesse ascoltando a stento, e finendo col chiedere di partecipare in quanto suo rappresentate. Alla fine Hibari si era limitato a rifiutare, accampando come scusa quella di avere l'orticaria, rifiutando l'invito dell'Arcobaleno nonostante quest'ultimo avesse puntato parecchio sul punto forte della richiesta che doveva essere convinto avrebbe subito interessato Hibari, o almeno così sarebbe di sicuro stato in condizioni normali, ossia l'avere la possibilità di battersi con un gran numero di pesci grossi. Peccato che in quel momento il guardiano della nuvola aveva a stento la forza di trattenersi dal mostrare il dolore che provava solo a stare seduto a letto.

"orticaria… eh?"

Lo citò Mukuro, il tono chiaramente divertito, appena l'ospite fu andato.

"che vuoi… è la prima cosa che mi è venuta in mente, è solo colpa tua se sono pieno di questi…. Cosi!"

Mentre gli si avvicinava  resto talmente spiazzato da fermarsi ad un passo dal letto,  nell'accorgersi che l'altro fosse chiaramente arrossito, tanto da far concorrenza ad un peperone, e si tirava le maniche ed il colletto del pigiama a coprirsi il più possibile la pelle chiara ricoperta di fin troppo evidenti segni da lui lasciati personalmente un po' ovunque sul suo corpo.

L'illusionista dovette fare una grande leva sul suo autocontrollo, dato che doveva ammettere che di certo quella visione gli faceva venire tutto in mente, fuorché la voglia di stare tranquillo ad assistere Hibari fin quando non si fosse ripreso.

------------------------------------------------------------------------ Un piccolo regalino per la mia Kyouya quasi munita di mezzo di locomozione con cui ci morderà tutti a morte <3 (= scritta per festeggiare il superamento della teoria per la patente, con la quale metterà sotto un po' di erbivori…)

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn / Vai alla pagina dell'autore: Mellorine