«Sono Vegeta, sono il Principe dei Saiyan!» mi continuavo a dire, ogni giorno.

Perchè? Ah beh, il perchè era molto semplice: Kakarroth, il traditore. Quanto lo odiavo... desideravo ardentemente la sua morte, e chissà, forse un giorno morirà, e io aspetterò con ansia quel giorno.
Ma questo era un problema minuscolo al confronto di lei: capelli turchini, occhi chiari, quel suo faccino così innocente... sì, solo fisicamente!

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Ero seduto sul divano quella sera, non avevo voglia di vederla. Ovvero: non avevo voglia si sorbirmi tutte le sue inutili chiacchiere.
«Sei il Principe dei Saiyan, Vegeta, trattieniti.» mi ripetei per l’ennesima volta. Questa cosa mi irritava ulteriormente, ma in fondo lo sapevo che quella donna avrebbe portato solo guai già da quando la vidi per la prima volta.
Accidenti a me, potevo anche ucciderla fin da subito! Scemo, scemo, scemo, scemo!!!
«VEGETA!!!» Oh, giusto in tempo per le urla serali, sarà un bellissimo show. Dove sono le telecamere?
La vidi di fronte alla porta che mi fissava. E non era un buon segno.
«Allora...» suspance.
Eh sì, non prometteva niente di buono!
Si avvicinò al divano, e si sedette proprio accanto a me, sembrava piuttosto calma, ma vi assicuro che tra un istante ci sarà l'inferno.
«Allora, sai Bra? Ha sporcato tutte le tende! E sai perchè? Perchè qualcuno le ha fatto mangiare del cioccolato in casa! Poi Trunks ha rotto mezzo bagno perchè voleva  assomigliare al padre!» Beh, non c'era dubbio di chi poteva essere il colpevole
«È TUTTA COLPA TUA!!» Appunto.
La ignorai, la sua mania di tenere tutto perfetto e ordinato mi mandava in tilt. Non la sopportavo. Avevo bisogno di una vacanza.
Pensai ad un posto dove potevo trascorrere una piacevolissima vacanza, in fondo me lo meritavo. E poi sono o non sono il PRINCIPE dei Saiyan?
Mi alzai di scatto, trovando la soluzione. Bulma mi guardò con lo sguardo di una che non ci ha capito un bel niente.

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Corsi fino in camera da letto, prendendo dall'armadio una valigia, dove misi tutto l'occorrente. Dopo un paio di minuti fui pronto per partire. Percorsi il corridoio fermandomi alla vista delle camerette di Trunks e Bra.
Aprì la porta della camera di Trunks e lo vidi dormire profondamente. Mi si gelò ancora di più il cuore nel vederlo. Certo, già il mio cuore era di ghiaccio, per cui non faceva differenza, ma mi si gelò in un altro senso... affetto? Sì, era mio figlio ma non l'avevo mai abbracciato. Forse solo una volta.
Ma in quella situazione non potevo negargli niente.
Ti stai rammollendo, principe dei Saiyan.
Mi continuava a dire il mio io interiore. Forse stavo diventando premuroso come Kakarroth? Giammai! Quella feccia era solo un idiota!
Chiusi irritato la porta, e aprì quella di Bra, la mia dolce Principessa.
Con questa ti sei superato... non hai più un orgoglio!
Il mio io stava per essere preso a calci, se il mio "io" non fosse stato me stesso.
In effetti, non capisco il perchè del mio comportamento, non capisco nemmeno perchè ho fatto sta dannatissima valigia. Forse perchè mi reputo uno che non sa fare nulla e risolve il tutto scappando?
No, non volevo essere un perdente.
Chiusi lentamente la porta della mia Principessina e me ne tornai in camera, riposando tutto quello che avevo preso.
Decisi di mettere da parte il mio stupido orgoglio e di provare a diventare un uomo migliore. Almeno riuscirci, col carattere che mi ritrovo la vedo molto dura!
Quindi decisi di iniziare a restaurare il rapporto con mia moglie.
La vedo molto, ma molto dura, Principe..
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Avevo preparato tutto: una deliziosa cenetta, petali di rosa ovunque e delle candele che emanavano una luce stupenda. Troppo per me, non mi riconoscevo quasi più. Mi veniva da vomitare.
Dopo qualche minuto, Bulma entrò e rimase a dir poco stupefatta. E anche un po’ scioccata, non si aspettava questo genere di cose. Non immaginava nemmeno che ha ideare tutto questo fossi io, sicuramente immaginava che avessi perso una scommessa con qualcuno e quindi ero obbligato a fare tutto ciò, ma non era così, affatto.

La presi per la vita, stringendola a me. Lei rimase scioccata dal mio gesto, ma non poté non arrossire. Come biasimarla!
Sì, proprio un bel bocconcino..
«Vegeta, hai la febbre?» mi disse preoccupata.
In quel momento le presi il mento e l'avvicinai al mio viso, dicendole: «Mai stato meglio».
Dopo di ciò, la baciai con passione... passione che da anni avevo smesso di avere, e che ora si stava risvegliando. Non mi chiese il perchè del mio strano comportamento. Forse voleva passare una serata piacevole.
Sì, ma col nuovo me.
Trascorsa la serata andammo in camera da letto, sì, per fare quello che state pensando.
«Sai Vegeta è stata una serata stupenda... non capisco perchè hai fatto tutto questo, non è da te! Ma tralasciando questo, è stata una meraviglia!»
Mi disse, abbracciandomi. Io ovviamente mi irritai, ma non lo diedi a vedere: dovevo restare assolutamente calmo.
Ero sopra di lei, mentre sì... quello!! E quando fui al limite lei... si addormentò! Rimasi scioccato e anche traumatizzato da ciò.
Non sei più quello di una volta, rassegnati! Mi continuava ad assillare la vocina del mio io. Sbuffando mi levai da dosso dalla bella addormentata e mi misi nella mia parte di letto a guardare il soffitto. Non volevo immaginare cosa sarebbe accaduto il giorno seguente, quindi decisi di scordare tutto per il momento, e dormire.
«Non le capisco proprio le donne, AFFATTO!» dissi prima di cadere tra le braccia di Morfeo.