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Autore: Sailor Saturn    21/10/2011    6 recensioni
Piccola one-shot nata per caso, per ringraziare a modo mio i personaggi di un mondo fantastico che, anche se può sembrare strano, mi hanno insegnato molto...
Spero vi piaccia, buona lettura!
ps. Mi scuso con chiunque abbia già letto la one shot, pubblicata pochi giorni fa e cancellata per errore!
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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" Whether you come back, by film or by page, Hogwarts will always be there to welcome you home" J.K.Rowling








SOLO UN LIBRO? MAI


 

Sospiro e mi stiracchio un po', guardando l'orologio. Ormai sono circa cinque ore che studio, direi che una piccola pausa la posso anche fare. Mi alzo dalla scrivania e, infilati i piedi nelle mie immancabili babbucce a forma di coniglietto, mi dirigo in cucina, con l'intenzione di bermi una bella cioccolata calda. Mi alzo il bavero della felpa: benché io sia in casa fa un freddo assurdo e spero che la cioccolata mi aiuti a scaldarmi. Preparata la bevanda, torno in camera mia e mi siedo sul letto. Passo qualche minuto sorseggiando la cioccolata, con le gambe raccolte al petto e la mente che vaga. Senza un motivo preciso mi alzo e, posata la cioccolata sulla scrivania, guardo verso la mia piccola libreria: lì, sul settimo scaffale, fanno bella mostra di sé stessi i sette libri della mia saga preferita, le storie del maghetto più famoso del secolo, Harry Potter. Sorrido con dolcezza pensando a quante ne ha passate quel bambino, pensando a come sono sempre stata coinvolta nelle sue avventure, arrivando ad imparare a memoria quasi ogni pagina, quasi ogni sillaba di quei magici libri. Sempre sorridendo afferro il settimo libro, Harry Potter e i Doni della Morte e, tornata sul mio letto, mi circondo da cuscini ed entro in un mondo tutto mio, nel mio magico mondo.

Non so quanto tempo ho passato in quella posizione... So che ad ogni pagina che giravo, ad ogni piccolo pezzo di quel puzzle ormai conosciuto a memoria che si scopriva, una piccola lacrima solcava il mio viso.
E fu così che mio fratello mi trovò quando arrivò a casa: piangente, tra le mani il mio adorato libro, mentre nella mia mente riecheggiava ancora quell'ultima riga: la cicatrice non gli faceva male da diciannove anni, andava tutto bene.
Quando mio fratello capì che libro avevo tra le mani sbuffò e, con rassegnazione, mi chiese :<< Ancora quel libro? Ormai lo sai a memoria si può sapere perché lo leggi ancora? È solo un libro! >>.
Io non risposi, mi limitai a sorridere. Solo un libro? Nella mia mente cominciò a farsi strada una carrellata di personaggi (personaggi, non attori ) e io, forse per la prima volta, capii davvero.
Lily Evans, Narcissa Malfoy, Molly Weasley: madri che mettono al primo posto la vita e il benessere dei loro figli, anche rischiando (e trovando) la morte.
James Potter, Sirius Black, Remus Lupin: uomini per cui l'amicizia è un valore sacro, il valore più importante nella vita di un uomo.
Regulus Black: ragazzino che affronta prove più grandi di lui, perché capisce cosa sia giusto e cosa sia sbagliato.
Peter Minus: piccolo uomo che non è stato in grado di affrontare con coraggio le difficoltà della vita.
Minerva McGrannit: donna, professoressa, combattente, insegnate di vita per chiunque chieda aiuto... E soprattutto per chi non sa di aver bisogno di aiuto.
Severus Piton: uomo che rinunciò a tutto per amore.
Lord Voldemort: colui che non sarà mai in grado di amare, perché concepito con un filtro d'amore.
Albus Silente: grande stratega, grandissimo mago, infallibile Preside... E, soprattutto, un uomo sopraffatto dai sensi di colpa che cerca un modo per farsi perdonare.
George e Fred Weasley: le risate... Cosa c'è di meglio che vivere la vita ridendo?
Ginevra Weasley: solo una ragazzina quando incontrò il ragazzo dei suoi sogni...Giovane donna quando decise di affrontare una guerra per lui e con lui.
Hermione Granger: amica preziosa, una mente acuta, immensa e un cuore ancora più grande, forse a sua stessa insaputa.
Ronald Weasley: costantemente l'ultimo... Eppure il primo per difendere il suo migliore amico e le persone che ama.
Harry Potter: un bambino con un peso sulle spalle più grande di lui... Un ragazzo che mette da parte la sua vita per il bene degli altri.
Neville Paciock: perché per essere degli eroi non servono i muscoli... Perché i veri eroi sono quelli che non si arrendono nonostante la vita li costringa a camminare in ginocchio.
Cedric Diggory: amico leale, combattente coraggioso.
Ninfadora Tonks: quando si trova il vero amore, si combatte con le unghie e con i denti per conquistarlo... E poi difenderlo.
Dobby: solo perché si è tra gli ultimi, non bisogna rinunciare alla propria libertà.
Hagrid: essere diversi non è un male anzi l'esatto contrario.
Luna Lovegood: essere considerati pazzi è il modo migliore per osservare le pazzie degli altri senza dover dare spiegazioni.
Draco Malfoy: a volte apparire deboli è l'unica arma in nostro possesso per fare la cosa giusta.
Vincent Tiger: aver brama di potere può essere fatale.
Petunia Dursley: la paura può far fare alla gente cose pazze.
Dudley Dursley: non è mai troppo tardi per mostrarsi un pochino coraggiosi.
Arthur Weasley, Lucius Malfoy: chi dice che un padre non fa qualunque cosa per i propri figli?
Colin Canon: non conta l'età quando la posta in gioco è la libertà comune.
Susan Bones, Hernie McMillian, Hanna Habbot, Terry Steeval: essere solo dei ragazzini può impedire di avere degli ideali?
E molte, molte altre immagini affollarono la mia mente... Immagini di personaggi che prendono vita ogni volta che riapro le pagine di uno di quei sette libri... Personaggi che ( chi più, chi meno) mi hanno insegnato qualcosa...
Fu la voce di mio fratello a interrompere il flusso dei miei pensieri :<< Ei, ci sei ancora o quel libro ti ha mangiato la lingua? >>.
Io sorrido :<< Ci sono, ci sono >>. Mi alzo e ripongo con cura il mio libro su quel settimo scaffale, accarezzando con la punta delle dita la sua copertina. Mi tornano in mente le parole di mio fratello: “ è solo un libro”. Solo un libro? Sì, è vero, è solo un libro per chi non riesce ad andare oltre le parole scritte sulla carta... Per me sarà mai solo un libro? Guardo quello scaffale e, come un fantasma, mi sembra di vedere il volto di un bambino con i capelli neri e grandi occhi verdi, sul naso un paio di occhiali rotondi tenuti insieme dallo scotch, che mi guarda sorridendo. E la risposta si fa chiara dentro di me: solo un libro? Mai.
 

  
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