Prologue Mi piacerebbe scannarmi, in questo momento… Chissà perché? Mi sento così sporca! Sarà questo il motivo? L’ asfalto è duro. E’ caldo. E’ spietato. La morte è semplice. E’ lenta. E’ sensuale. Il sangue ti abbraccia. Ti circonda. Ti si attacca sul viso. Non senti più nessun rumore quando muori. Nessuno. Senti solo il grido dei tuoi ricordi nelle orecchie. Ma forse io sono l’unica persona al mondo che non si lascia andare a quella assuefazione. Io resto attaccata alla realtà. Al suo dolore. Si, sento dolore… tanto. Sento che il sangue continua a uscire, senza lasciare via di scampo. Ma come è successo? Non ricordo bene tutti i particolari… Io stavo scappando da lui e dal suo egoismo. Da lui e dal suo sorriso lurido. Da lui e dai suoi occhi limpidi. Mi fa schifo, quell’ essere. Mi fa schifo… E’ una menzogna in forma umana… Ma anche così io l’ ho amato, vero? Si, l’ ho amato alla follia! Più di qualsiasi cosa al mondo! Si, i miei ricordi gridano, ma io resto in silenzio. Non voglio che lui mi trovi. Non voglio attaccarmi schifosamente alla vita come prima. L’ idea di morire mi affascina! D’altronde, che altro mi resta? Ho perso tutto! Sono stata usurpata, deturpata, umiliata, sporcata… Ingannata! Ah! Un’ altro battito caldo! Il sangue che tenta di scorrere bene nelle vene, che si sforza, che con le unghie tenta di risalire… Mi ha ingannata! Dicono che gli uomini cerchino il significato della loro esistenza per ricordare la missione che è stata loro affidata da Dio. E’ per questo, pare, che a volte provino nostalgia e abbiano voglia di piangere. Sarei contenta se fossi nata per incontrare te. Non temere di venire ingannato, il mondo sorge già sull’ inganno. Quindi è vero che quando si muore ti passa tutta la vita davanti. Beh, che palle! La mia vita è stata davvero una rottura di coglioni! Però l’ ultima parte non è male… E’ piena di… differenze. Allora, volete che vi ci porti? Volete che ve lo mostri? Volete che vi mostri ciò per cui ho tentato di vivere negli ultimi tempi? Vi assicuro che non vi annoierete.