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Autore: Funhouse    22/10/2011    14 recensioni
-Quindi mi odi?
-Si ti odio.
-Ieri non la pensavi allo stesso modo però.
-Ieri mi hai fatto bere.
-Ma non è vero.
-Si invece.
-Quindi non è vero che ti piaccio?
-Assolutamente no.
-Beh neanche tu mi piaci.
Mi voltai offesa.
Quanto lo odio, ma sarà vero?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

 

 

-Sei solo un opportunista del cazzo che si crede chissà chi e invece non è nessuno. Capito? NESSUNOO.

-Ma chi cazzo sei tu? Ma datti una calmatina prima di aprire bocca e soprattutto pensa. Sai non fa male a nessuno.

Mi voltò le spalle e si incamminò verso la classe, poi si fermò di botto e girandosi mi fece un sorrisetto malefico.

-E mi raccomando scopa un po' che fa bene. Almeno non saresti così acida.

Divenni tutta rossa per l'imbarazzo visto che in quel momento tutta la scuola stava entrando per cominciare un altro anno di scuole.

Ah ma quanto odio quel ragazzino immaturo. Cristo santo che nervi.

Ora sono sicura che vi starete chiedendo chi siamo noi?

Risposta facile: nemici!

Ebbene si, è da quattro lunghi anni, questo è il quinto, che ci conosciamo ma non ci siamo mai sopportati noi due.

Siamo finiti più volte dal preside, che puntualmente ci ha spedito in punizione dove puntualmente litigavamo ancora per poi rifinire dal preside, il quale ogni volta che ci vede si fa in segno della croce sperando che almeno quel giorno non gli tocchi sorbirci le nostre litigate.

Nel preciso io mi chiamo Elena Rossetti, ho compiuto da poco diciotto anni e frequento l'Anco Marzio, ovviamente il Liceo Classico.

Mi sono sempre chiesta cosa abbia spinto quell'essere immaturo, svogliato, opportunista, insensibile, stupido, casanova (potrei andare così all'infinito ma forse è meglio smettere) a frequentare il Liceo Classico?

Risposta ancora più facile: per rovinarmi la vita!

Lo so, ora vi sembrerò una che si mette sempre al centro dell'attenzione, ma non è così. Lui veramente mi vuole rovinare la vita!

Solo che non mi faccio mica intimorire da quel tipo schifoso che ci prova con tutto e chissà perché tutte le vanno dietro.

Questi sono i misteri della vita.

Ad interrompere i miei contorti ragionamenti fu il mio amichetto gay, Luca.

Ma quanto lo amo!!

È prima di tutto un bel ragazzo e fra i ragazzi ha successo, anche fra le ragazze che non si sono date per vinte.

Poi è dolcissimo, mi difende sempre e mi consola. Per me è un po' una mamma. Visto che la mia è sempre in viaggio per affari non la vedo quasi mai.

-Luchino, Luchetto come va con Marchetto?

Marco è il suo ragazzo storico, ed io ho avuto l'onore, il piacere (visto che è una gran fico) di conoscerlo.

-Ah, ti dico sono che non riesco più a sedermi come si deve visto che stanotte...

-Aaaah, ma quante volte te lo devo dire? NON mi interessa. Anzi no racconta tutto.

-Ah ma quanto sei scema. Comunque stavo dicendo...

E così cominciò un altro nuovo anno scolastico, tra litigi e racconti raccapriccianti.

Devo dire che ormai non rimango più scioccata con Luca per i suoi racconti perversi. Mi piacerebbe molto avere un ragazzo dolce ma una belva a letto, peccato che io sia ancora una verginella sfigata.

Che ci volete fare, non tutti sono fortunati. E io si vede sono nata storta.

-Allora verginella, come è andata l'estate?

-Come al solito. Monotona.

-Niente ragazzi?

-Si uno, ma era tipo molto più piccolo ti me. Era mio fratello.

-Cogliona. Lo so che sei una tipa senza speranza, ma almeno lascia stare tuo fratello. Povero cucciolo lo traumatizzi.

-Vaffanculo Luca.

E gli diedi uno scappellotto in testa.

-Ahi deficiente.

-Te lo sei meritato tutto.

Imbronciata mi incamminai verso la classe a passo di marcia.

Mentre Luca mi correva dietro.

In classe mi sedetti al solito posto vicino a Luca.

Poi la classe di zittì di colpo, era entrato Lucchio, il professor Lucchio.

Il temuto professore di matematica.

L'anno scorso aveva bocciato la metà della classe della IV F.

Noi, la ora V B, lo temevamo, tranne io ovviamente, visto che in matematica ero una specie di genio ed il professore mi voleva un gran bene.

Nel senso che certe volte rimanevo in classe ad aiutarlo e a chiacchierare.

No, non mi piaceva minimamente visto che era sposato e poi conoscevo le figlie, solo che mi divertivo a parlare con uno che era anche più bravo di me in matematica.

Si sedette e rimase in silenzio.

Si schiarì la voce e poi partì con uno dei suoi discorsi storici.

-Bene, questo è l'ultimo anno e in questa classe non voglio non ammettere nessuno all'esame di maturità.

-Voglio essere buono, quindi se mi farete arrabbiare dovrò prendere conseguenze disastrose per molti di voi.

-Tanto so già che non qualcuno passerà senza problemi.

E il suo occhi cadde su di me ed io sorrisi.

-Va bene, ora vi devo presentare una vostro nuovo compagno di classe. Trasferitosi qui dallo Scientifico. Andrea Veloci.

In classe entrò, cazzo, un gran fico.

Capelli biondi, occhi azzurri, fisico perfetto e dei denti brillanti e perfetti.

-Buon giorno a tutti, io sono Andrea Veloci e spero di fare amicizia con tutti voi.

E lasciatemi dire, una voce che ti fa accapponare la pelle per quanto è perfetta.

Anche Luca vicino a me dava il suo assenso annuendo.

-Ben ti puoi mettere vicino a Davide.

Ecco, questo era il suo nome. Il nome del mio peggior nemico.

Davide Neri. L'idolo delle ragazze della scuola, mi costava dirlo ma a scuola se la cavava. I professori lo adoravano. Era perfetto. Ma io lo odiavo.

Era opportunista, saccente e troppo sicuro di se. Mi dava costantemente sui nervi e poi, mi costa dirlo, era bello.

E già, era il ragazzo più bello di tutta la scuola. Un casanova da strapazzo. Poi odiava l'amore ed io ero perdutamente innamorata dell'amore.

Le ragazza le usava come i suoi preservativi, usa e getta.

Aveva avuto più lui ragazze che un gigolò, però lui era più stupido non si faceva pagare.

E poi le ragazze lasciate, gli continuavano ad andare dietro visto che, a dir loro, a letto era un prodigio. Ma mai nessuna era riuscita a far breccia nel suo cuore. Io avrei tanto voluto spezzarglielo quel cuore vuoto e privo di sentimenti.

Tanto lo so che starete implorando di descriverlo e io vi accontenterò, ma mi raccomando non innamoratevi mai di lui. MAI. O finirete nell'oblio più profondo, in un mondo dove le donne si accontentano.

Lui è alto, ma tanto alto, un metro e novantasei e gioca a pallavolo ed è il capitano, comunque, ha gli occhi verdi, i capelli soffici e marroni, profuma di buono e inoltre ha un fisico che, mamma mia, vi invidio a non sbavare.

Non pensate male, io lo odio e non ho mai sbavato per lui.

E poi ha delle mani stupende e un sorriso perfetto.

Ma vi invito a ricordare che è un belloccio stronzo, quindi come vi ho già detto prima NON innamoratevi di lui, per nessuna ragione al mondo.

Comunque tornando alla scuola, siamo già arrivati alla ricreazione.

Luca ed io siamo usciti fuori come al solito, però prima io mi sono fermata a prendere il mio squisito tè al limone della macchinetta, caldo caldo.

Fuori l'aria è ancora calda, ma visto che io sono una freddolosa sto tanto bene con il mio maglioncino.

-Luke che fai oggi?

-Mi vedo con Marco. Poi vado a lavoro.

-Uh, io invece comincio oggi il lavoro.

-Uh.

-Che hai?

-Peggior nemico e la sua banda, più nuovo arrivato in avvicinamento.

-Che palle.

-Uh.

-Mi dici che hai?

-Niente.

-Daii.

-Non fare la bambina.

-Sei una palla assurda.

-Lo so amore, scusa.

-Fa niente. Solo mi dice che hai?

-Ieri sera ho litigato di nuovo con Lucia.

Lucia è la madre, lui la odia. Si lo so vi sembrerà strano odiare la propria madre, ma lui non la sopporta. Lei non lo ha mai accettato per quello che è, più e più volte gli ha programmato appuntamenti con ragazze, ma lui non ha mai ceduto e hanno finito per litigare brutalmente, arrivando anche alle mani.

Da quel giorno Luca di è trasferito da Marco e la madre cerca ogni volta di vederlo ma lui si rifiuta. La ferita è ancora troppo aperta. E per fortuna che c'è con lui Marco sennò penso che si sarebbe ucciso, visto che ha tentato il suicidio.

Sono stata male in quel periodo, lui mi ha aiutato tanto ma io no veramente che fare. Mi sento così inadatta a fargli da amica.

-Mi dispiace, non la vuoi ancora vedere?

-No.

-Sei sicuro?

-Si cazzo Elena sono sicuro e adesso falla finita.

-Okay va bene scusa. È suonata rientriamo.

Lo so che non me la dovrei prendere perchè il discorso “mamma” lo irrita facilmente, ma non è mica colpa mia.

Mi incammino arrabbiata verso la classe senza accorgermi di avere davanti una persona e ci vado addosso, versandogli sopra il mio tè bollente.

-Cazzo che dolore.

-Scusa, non ti avevo visto.

-Ma sta zitta cogliona.

Ah, è Davide.

-Ti ho già chiesto scusa che cazzo vuoi?

-Ma sta un po' zitta, la tua voce mi irrita.

-Ma fottiti, volevo essere gentile, ma con te è impossibile.

-Oh ma che per caso ti sei innamorata di me?

-Solo nei tuoi sogno Neri.

-O nei tuoi Rossetti?

-Non ci sperare, tizio che pensa solo con il suo cazzo.

-Ma quanto siamo volgari signorina. Ma lo sa che le persone ben educate devono parlare bene, a scusa, tu non sei ben educata.

-Fottiti.

Sogghignò malefico, poi si avvicinò a me, si chinò mettendo la sua faccia parallela alla mai.

I suoi occhi si incatenarono ai miei, mai e dico mai avevo visto degli occhi così belli.

-Che vuoi? Ti sei per caso accorto di essere innamorato di me e non vedi l'ora di baciarmi?

-Solo nei tuoi sogno Rossetti.

-Non ci sperare, io sogno solo bei ragazzi!

Sorrise ed il mio cuore partì a mille. Che cazzo mi stava succedendo?

Poi si alzò di scatto, si girò e seguito dai suoi amici si avviò in classe.

Io rimasi immobile dove ero con la faccia rossa ed il cuore che mi batteva forte.

Ma non pensate male, lui non mi piace.

O almeno spero.

 

 

Hello Everybody!!

Come state?

Spero bene.

Beneee, questo è un esperimento.

Vediamo un po' se piace così lo continuo.

Mi raccomando ditemi cosa ne pensate con un commento!!!

Ora vi saluto e

Buon Sabato :)

Ciao Ciao ELS180

  
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