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Autore: Eloise_elle91    22/10/2011    4 recensioni
Parto dalle origini di Charlotte Petrova, della quale tutti parlano, ma la domanda fondamentale è: Chi è?
Bhè io cercherò di delinearvi il suo personaggio con le basi che ho, cioè Katherine ed Elena.
La storia è ambientata al tempo della "Guerra dei Cento anni" quindi tra il XIV e XV secolo (1300/1400 circa) e tratterà di Charlotte in prima persona, ovviamente di Klaus e degli altri Originari, che per me saranno sette, arriveremo a Katherine e infine ad Elena.
Cercherò di delinearvi soprattutto la psicologia oscura di ogni singolo personaggio, sperando che alla fine del percorso ogni lettore abbia capito il filo logico del mio racconto.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Klaus, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1: Mi chiamo Charlotte

Oggi 13 luglio 1340 mi sono svegliata, ho aperto la finestra della mia stanza e un bagliore di luce è entrato nella stanza accecandomi gli occhi, era davvero forte la luce del sole, gli uccellini cantavano, e io fischiettavo con loro, non mi piacevano i modi da gran signora, dopotutto ho solo 19 anni, cosa dovrei fare?”

Questi erano i pensieri che passavano per la testa di Charlotte Petrova tutti i giorni; quella mattina doveva prepararsi per una passeggiata in giardino con la madre e tutte le sue amiche nobildonne pettegole, e lei non ne aveva voglia, voleva andare a cavallo, essere libera, trovare un uomo che non la tenesse segregata in casa ogni santo giorno. Cominciò a camminare per la sua stanza, era grande, bene arredata, da nobile signorina, arrivò allo specchio, si guardò:
“sono bella” disse tra se e se e in effetti la si può descrivere così: alta, capelli lunghi, marroni, un po’ ricci, snella, occhi marroni, viso piccolo, insomma una ragazza come tante, solo che lei era Charlotte Petrova, che doveva sposarsi col duca Luigi d’Inghilterra. Si preparò, mentre scese le scale le apparve nella mente il ricordo della sua amica Klea, che se ne era andata via perché … già, perché?

Era l’unica amica che aveva, era un po’ stana è vero, non mangiava mai con lei, e indossava sempre una collana che non voleva mai togliersi, lei diceva che era molto importante. Ormai era rimasta sola, sua madre non contava molto per lei e suo padre, bhe diciamo che come tutti i gran signori pensava solo al denaro.

Arrivò in sala da pranzo dove c’era la domestica, Greta, era una tedesca e la salutò così:

“Buongiorno froilan Charlotta”, le si aprì un sorriso, solo Greta la chiamava in quel modo stano...

“Buongiorno Greta” rispose Charlotte.

Quando si sedette per fare colazione, vide una macchia rossa avvicinarsi e dirle “Charlotte! "

"Ma perché sei scesa così tardi? Ricordi che dobbiamo fare la passeggiata con le contesse?”.

Eccola, pensò Charlotte, mia madre, che non capisce niente di me, che non capisce che voglio ritornare in Bulgaria, che qui in Inghilterra non ci voglio stare …

“Si Madre” dissi, “non mi sono dimenticata, ho solo perso tempo a contemplare la mia bellezza e il tragico destino a cui mi volete far andare in contro” rispose Charlotte ad alta voce e in tono ironico.

“Dovresti ringraziarmi per quello che sto facendo per te e tu cosa fai? Osi ancora dibattere su questa cosa? No cara, tu sposerai Luigi e diventerai una rispettabile duchessa, capitolo chiuso” e uscì con aria altezzosa.

“Capitolo chiuso” pensò Charlotte, “per mia madre è sempre un capitolo chiuso quando si tratta di me, non vede l’ora di sistemarsi, di vedermi felicemente sposata, ma io non voglio quel duca da strapazzi” continuò a pensare, e all’improvviso le venne in mente un nome, “Peter”, il tenebroso, bello, affascinante e attraente Peter, non ci pensò due volte Charlotte, lei non voleva fare quella stupida passeggiata, voleva vedere lui e sarebbe andata da lui.

“Greta dica a mia madre che non farò la passeggiata con lei e le contesse” disse Charlotte e Greta rispose:

“ma signorina, sua madre si arrabbierà tantissimo!”

“Si Greta cara, è proprio quello che voglio! Io vado… ci vediamo!! Ah prendo Pegaso, avvisi mio padre!” e uscì di casa, si non vedeva l’ora di andare da Peter, andò nella scuderia e montò il suo adorato cavallo bianco Pegaso; partì subito per il bosco, dove lo avrebbe di sicuro trovato li che tagliava la legna. Peter non era nobile, non era un signore, era solo un umile ragazzo che conosceva fin da bambina, erano amici da sempre, ma si sa che l’amicizia sboccia in amore quando c’è passione… In breve tempo arrivò nel bosco e lo vide, bello, vestito di nero, lui si vestiva sempre di nero, quando la vide le sorrise...


“Buongiorno signorina Charlotte” disse lui in tono scherzoso...

“Buongiorno signor Peter” rispose Charlotte con malizia, e si baciarono, quello che lei provava quando lo baciava, non lo avrebbe mai provato di sicuro per il duca.

“Non voglio sposarmi!” disse lei...

“vieni via con me!” rispose Peter, “andremo a vivere in Bulgaria e saremo felici, insieme!”

“Si vorrei, ma non posso lasciare mia sorella da sola nelle mani dei miei genitori, ne farebbero carne da macello, e io non voglio, se devo essere libera io, allora lo deve essere anche lei” e lo guardò, lui la prese per i fianchi e disse

“Tesoro tu sei troppo altruista, però potremmo portarla con noi, ovviamente non viaggeremo in carrozze di lusso e non ci accamperemo nelle locande, monteremo un piccolo accampamento, che ne dici?”

“Ha solo 16 anni e pensa che un giorno sposerà in ricco giovane che la amerà per sempre, ma lei non sa che verrà tradita, sempre e diventerà matta… ma lei non mi da ascolto, Lucy è come mamma, testarda e capricciosa” rispose Charlotte.

Peter la prese per mano e cominciarono a camminare, e disse “Charlotte, ascoltami, devo dirti una cosa importante”
“Dimmi” rispose lei, che sembrava parecchio preoccupata;

“Oggi sono arrivati dei nuovi signori in città, io faccio loro da scudiero, e appartengono al casato inglese dei Niklaus, e il capostipite si fa chiamare proprio Klaus” disse Peter.

“E allora?” rispose Charlotte “cosa c’è che non va? Sei uno scudiero, prenderai dei soldi”

“Non è questo il punto! Sai che del denaro non mi importa, è solo che … non mi piacciono, stamattina ho visto che portavano dentro delle grosse scatole di legno, sembravano delle bare mortuarie, non so amore, non li vedo bene”

“Delle bare? Non è possibile, forse ti sei sbagliato, o eri stanco, ma a noi che ci importa? Noi ce ne andremo molto presto” disse Charlotte con un sorriso.

Peter la fisso ardentemente e disse “Cosa? Parti con me? Ho capito bene?”

“si amore mio” disse lei “io qui non ho niente da fare, questo non è il mio posto, saremo felici insieme” e si baciarono di nuovo con passione.
Ma nessuno di loro poteva immaginare che proprio li a pochi metri di distanza qualcuno li stesse osservando, qualcun che non ci avrebbe pensato due volte ad ucciderli subito..

 

“L’ho trovata finalmente fratello” disse un uomo biondo, alto e di bell’aspetto

“Davvero?” rispose un altro uomo, bello e con i capelli marroni, “e chi sarebbe?”

“Lei” e indicò Charlotte...
 “Elijah fratello caro finalmente spezzerò la maledizione, quella fanciulla non deve scapparmi, vuole andare via dal paese con quello, ma ci penserai tu giusto?”

“Certo Klaus, ma ricordati che i patti sono patti, dovrai lasciare in pace Klea”

“ certo fratello, io mantengo le mie promesse, tu però comincia a lavorare e lascerò in pace questa benedetta sorella che ci ritroviamo” e se ne andò lasciando Elijah a pensare se era il caso di attaccare quei due giovani felici oppure no… ma lui lo doveva fare, così si avviò piano verso di loro…

Fine capitolo 1 


  
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