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Autore: manubibi    22/10/2011    1 recensioni
Il rumore basso della televisione, sintonizzata su un canale qualsiasi che trasmette un telegiornale qualsiasi, è come il suono del mondo che cerca costantemente di raggiungerli, nel loro rifugio lontano da chicchessia. Un'isola che dovrebbe essere sempre felice, che dovrebbe togliere dalle loro spalle ansie, preoccupazioni, rabbia ed impegni. A livello puramente teorico, dovrebbero avere ventiquattro ore libere per non fare assolutamente nulla. O fare l'amore senza doversi cronometrare, o fare lunghi bagni senza doversi preoccupare del cellulare. Ennesima flashfic fluff, ma questa volta è una future!fic del rp!universe, anche se leggibile da chi non lo conosce/segue. FLUFF ALERT XDDD
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Il rumore basso della televisione, sintonizzata su un canale qualsiasi che trasmette un telegiornale qualsiasi, è come il suono del mondo che cerca costantemente di raggiungerli, nel loro rifugio lontano da chicchessia. Un'isola che dovrebbe essere sempre felice, che dovrebbe togliere dalle loro spalle ansie, preoccupazioni, rabbia ed impegni. A livello puramente teorico, dovrebbero avere ventiquattro ore libere per non fare assolutamente nulla. O fare l'amore senza doversi cronometrare, o fare lunghi bagni senza doversi preoccupare del cellulare.
A volte, però, non possono scappare da altri problemi o da altri momenti spiacevoli e, soprattutto, dalla noia. Ed a volte arrivano questi pomeriggi di calura insopportabile, di umori negativi per i quali il lavoro sarebbe un ottimo sfogo. Può essere per una distrazione, per una parola di troppo, per conversazioni che portano deliberatamente a brutti ricordi - perché a volte provano un sottile e vago piacere nel ferirsi a vicenda. E non sfociano mai in veri e propri litigi, non per cose così piccole. Ma il loro, in queste situazioni, è un passarsi quieto di borbottii, di battute acide, di sguardi irritati.
Per poi arrivare a questo preciso punto. Al trovarsi nel tardo pomeriggio nel silenzio rotto solo dallo scrosciare delle onde all'esterno e dal quieto mormorare della televisione. In pratica, le stesse posizioni e le stesse abitudini di sempre, di quei momenti di riposo nei quali però si respira solo relax, pace e affetto.
Oggi però hanno litigato per via del carattere di Robert, difficile da affrontare; Jude a volte ha l'impressione di non farcela. Di voler abbandonare tutto, di tornare a Londra... Almeno per un po'. Ma si rende perfettamente conto che una volta a Londra prenderebbe di nuovo un aereo per tornare. È già successo, va sempre così. Perché sono passati svariati anni e ormai l'idea di rompere definitivamente o di rimanere separati più di qualche ora (ed anche i minuti nei quali non sono asssieme hanno l'odore d'Inferno) è diventata semplicemente ridicola, proprio mentre il resto del mondo va dicendo che l'amore non esiste, che le coppie stanno insieme due mesi e poi si rompono.
Jude sta leggendo distrattamente la stessa riga di un copione, uno dei pochissimi film che sta accettando - lo fa soprattutto per amicizia, ora che sono arrivati attori più giovani ed alla moda. Robert a volte gli dice che magari Quentin Tarantino potrebbe farlo tornare sulla cresta dell'onda, ma Jude ride sempre replicando che non vuole un altro duemilaquattro, non ora. E poi gli dice qualcosa di dolce - dolce come a vent'anni non sarebbe mai stato - per poi dedicarsi ad altro.
Robert gli lancia qualche occhiata - sempre con quella paura inconscia che il suo uomo possa sparire nel momento esatto in cui abbassa la guardia - ma principalmente guarda la televisione, muto per dare pesantezza alla tensione che si è creata. Perché il silenzio a volte spinge a dire qualcosa, ma non si è ancora reso conto che Jude non ha più bisogno di parlare di stronzate per sentirsi a proprio agio. L'aria dell'ampio salone è così piena di cose non dette, di piccole ferite, di cicatrici corrose nel tempo, che si potrebbe dire che se la portano dietro come un mantello per poi sollevarla sopra di loro e notare i batuffoli di polvere, le macchie e gli strappi e infine guardarsi accusatori, sempre senza parlare. Sanno che in prospettiva tutti questi piccoli litigi non hanno alcuna importanza, ma la noia è troppa e questi pomeriggi sono come un modo per rompere la solita routine. L'amore è noioso, a volte.
Ma stavolte Jude non ha voglia di attendere la notte per fare pace nel modo più naturale che conoscono - solo al pensiero si sente percorrere dalla solita scossa calda, ma la mette da parte perché non è il momento - ed, in effetti, vorrebbe cenare in un'atmosfera più tranquilla. Così posa il giornale a lato con un gesto abitudinario e posa gli occhi su Robert, che in quel momento esatto torna a guardare la televisione. Per un attimo si lascia prendere da un piccolo sorriso, ma poi spezza il silenzio con un tono apparentemente neutro.
«Let's go take a walk.»
Robert torna a guardarlo come se non l'avesse appena fatto e forse gli occhi si ammorbidiscono, solo un momento prima di indurirsi di nuovo perché ormai questa recita è troppo ben montata per fare la figura di quello che si scompone subito. Ma annuisce, fingendo di essere scocciato, alzandosi ed afferrando le sigarette di Jude - non fuma più, ma gli piace prenderne possesso per dispetto come sua natura infantile suggerisce. Ormai l'inglese non ci fa neanche più caso e la cosa irrita sempre l'altro, che vorrebbe qualche reazione.
«Okay.»
Una volta fuori di casa l'aria fresca sembra già far volare via un po' di polvere da quel manto appesantito dal tempo e sembra già rinfrescare quei pensieri che si stavano appesantendo come insulti velati di diplomazia. E così, come fanno da tempo, contemplano il paesaggio che, come nei film, si colora piano di tinte più intense nella quiete della sera, mentre si ricordano che a casa erano a piedi nudi perché la sabbia punge calda e discreta le piante dei piedi, ed è quel lieve massaggio ad addolcire gradualmente lo stato d'animo ed a calmare i nervi. È l'acqua dell'Oceano che corre avanti ed indietro bagnandoli fino alle caviglie a cullare quelle parole che possono solo fare male. È la reciproca vicinanza a svegliare come sempre un legame fisico e mentale ed a calmare le loro personalità opposte che ora si limitano a mantenere una specie di tregua.
Ed infine Jude può subdolamente mettere in atto il suo piano sapendo già che vincerà. Nel momento in cui infila la mano in quella di Robert, quest'ultimo si scuote da qualsiasi pensiero cupo si ostinasse a riciclare nella mente e lo guarda forse stupito ma anche divertito. Perché qualsiasi cosa abbiano detto prima non conta già più e l'unico modo per concludere sensatamente il pomeriggio sarebbe è di stringere a sé il proprio uomo - compagno, marito - e poggiare le labbra sulle sue. E lo fa.
E Jude pensa che magari possono girare i tacchi, andare a casa e fare pace anche subito, perché quella parte di lui, quella non è cambiata.
Magari ci potranno litigare su, un altro giorno.


NdA: Questa roba è praticamente l'opposto di quello che scrissi ieri XD quindi zucchero a palate in arrivo e non dite che non vi ho avvertite x'D ed è una future!fic, quindi sarebbe perfettamente leggibile anche da chi non segue il roleplay (cosa difficile da fare, ultimamente XD)
Ah, MI PAREVA GIUSTO METTERCI I BEATLES. I Beatles vanno sempre bene. *scuoricina all'infinito* gh, rassegnatevi che RDJude + Beatles nelle mie fic ci saranno sempre. Però per leggere sta fic ci vorrebbe qualcosa di dolce e tranquillo. Tipo la OST di LOTR - The Fellowship of the Ring *winka*
Last but not least: tutta dedicata, ovviamente, alla donna con cui ho creato questa linea temporale alternativa, Shadowolf.

   
 
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