A cavallo di un drago di argento
tra i rami di un lungo tormento
le stelle arriveremo a guardare
in una notte da non dimenticare.
Un limpido fiume dai rami si scorge,
il nobile drago con forza riemerge.
L'acqua sfiora con la punta dei piedi
indicandoti quello che ancora non vedi:
una gemma rubiconda splende sul fondo
persa da un incauto viaggiatore del mondo.
congedandomi dal nostro fedele compagno
nella sabbia i miei piedi trovan sostegno,
la mano guidata da una ferma lealtà
sulla gelida pietra infine sarà.
Gioiosa la sento, di felicità inebriata,
rosse le labbra dalla gemma imitata.
condivide con me un pensiero fuggente
e per magia diventa un diadema fulgente.
Più dolce regalo immaginare non so
se non con l'aggiunta di un bacio focoso.
I capelli ti cinge
la distanza si stringe
d'improvviso di notte più buio non c'è