Sono nato e cresciuto qui. Qui, in mezzo a donne che vanno in chiesa e non dicono parolacce, e a uomini che le accompagnano ma che bestemmiano. Sono cresciuto con i centrini bianchi sui tavoli puliti. Sono cresciuto con il segno della croce difronte ad ogni immagine sacra, con il catechismo e la confessione. Ho imparato che mi devo sposare e fare figli per stare bene. Sono nato in mezzo a gente un po' ignorante, la stessa gente che tiene ben conservato il vestito per la domenica. La gente con le scarpe pulite e la testa bassa. Qui, gli uomini hanno sempre lavorato, anche quando erano bambini. Le bambine nascevano già con l'intento di diventare madri. Sono cresciuto in mezzo ai dialetti e ai contadini, la frutta mangiata dagli alberi e la pasta al forno la domenica. Ed era così che sarei dovuto essere. Ma dopo l'asilo e le elementari ho fatto le medie, e dopo mi sono spinto ancora oltre, e sto facendo il liceo.
Sono un bravo ragazzo: faccio quello che devo fare, studio tutto il giorno e aiuto mamma in casa. Leggo e gioco a basket. La mia famiglia non potrebbe essere più fiera di me. Metto da parte i soldi che mi danno per Natale, sorrido e parlo volentieri con gli altri. La mia famiglia non se la cava poi tanto male a moneta, siamo fortunati.
Sono al quarto anno di liceo classico. Siamo una classe tranquilla, ma quest'anno si è aggiunta a noi una ragazza un po' strana. Ci ho parlato di sfuggita, una volta. E' nata qui, ma dice ai professori di aver girato parecchio prima di tornare a casa. A causa del lavoro del padre, dice. Non parla molto ma si scruta intorno. Ha degli occhi strani, sono diversi da quelli che ho visto fin ora, è come se ogni cosa che toccano con lo sguardo sia la risposta a qualcosa di mistico. Non so come altro spiegarlo.
Abbiamo anche cambiato classe grazie a lei, ora è un po' più grande. Sono l'unico in classe ad aver fatto tutti i compiti delle vacanze. I professori mi adorano perché non pianto mai nessuna grana. L'anno scorso ero nel consiglio scolastico, i miei compagni di scuola mi eleggono sempre perché dicono che riesco sempre a rigirarmi i professori come voglio. Anche i miei compagni di scuola mi vogliono bene: non rubo la ragazza a nessuno, faccio copiare i compiti, suggerisco alle interrogazioni, do ottimi consigli, e sono aperto e simpatico. Non sono neanche tanto brutto, so di piacere ad un po' di ragazze a scuola, una è davvero carina. Ma con le ragazze sono una frana. Do ottimi consigli ma io stesso non so metterli in pratica. Credo succeda spesso. Quando arriverà il momento saprò come comportarmi.