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Autore: LUNATICGIRL82    25/10/2011    1 recensioni
Sogno spesso Tomo non so perche, e questo non mi dispiace affatto, anzi, stanotte lo sognai anche, cosi presa d ispirazione stamattina hos critto questa oneshot su di lui, non voglio anticiparvi niente, io l adoro e ho voluto scrivere quello che mi fa sentire quando lo vedo, buona lettura!:)
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tomo Miličević
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Woman in chains
 
E’successo tutto all improvviso, una parola di troppo, uno sguardo frainteso, forse e’ stata colpa mia, io che non riesco mai a controllarmi ma quella sera sapevo che sarebbe finita cosi…”Corri corri prima che sia troppo tardi..!”, mi gridava dietro quel bastardo mentre scendevo la scale per raggiungere la porta di casa e uscire fuori dalla sua vita. Mi aveva colpito al viso con uno schiaffo forte da lasciarmi l impronta delle cinque dita sulla guancia, mi bruciava la pelle, ma la paura era stata mia amica per troppo tempo e ora dovevo fare qualcosa. Ho dovuto farmi picchiare ogni qualvolta che lui lo desiderava solo per sopravvivere. Si perche ero sola al mondo, non avevo un lavoro, non avevo amici, ero sempre chiusa in quella casa che ormai era diventata troppo stretta per me. Lui era geloso, possessivo, mi controllava spesso, con  telefonate, videochiamate, mandava pure i suoi dipendenti per assicurarsi che io fossi la dentro. Loro, che mi vedevano spesso con il viso torturato per il suo piacere personale, nessuno mi aveva mai chiesto cosa mi fosse successo o come stavo!!! Ora hai scoperto che ho deciso di lasciarti per sempre, e non m importa delle conseguenze, sto morendo lentamente dentro, se deciderai di uccidermi non sara’ poi tanto diverso e penso..Se morissi, lui la smetterebbe? Se io sono la sua anima e se esistessero la perdita dell'anima o la sua morte , basterebbe questo a farlo smettere? O lo renderebbe ancora più libero?Ma io non voglio morire, lo so, la vita e’ fatta di strade buie e tortuose, ma a me manca il coraggio di reagire, la mia non e’vita, senza il coraggio senza la paura, ma ci devo provare. Chiunque mi puo costringere a cadere una due tre volte, mi possono anche impedire di rialzarmi, ma nessuno mi puo privare del coraggio di riprovarci ancora. Allora, la mia decisione e ‘stata presa, qualunque cosa succeda, almeno potro’ dire di averci tentato. Esco da quella maledettissima casa, la lascio alle mie spalle, sperando che bruci con te dentro, devi bruciare…. In quei pochissimi metri che ci separano provo ad immaginare con la mente cosa sarebbe la mia vita senza di te, sarebbe come il paradiso forse, ma solo voltandomi ancora una volta e vedendoti correre verso di me, mi accorgo che solo i miei occhi conoscono cos’e’ il vero inferno!! Non mi fermo, corro, sono sicura, ormai corro verso la mia liberta, e me la merito cazzo, porto con me le cicatrici della mia sofferenza come se fossero medaglie, sono nata libera, ma ho vissuto in catene per colpa tua, la paura mi ha reso prigioniera, anche io ho il diritto di vivere come tutti, anche se c ho messo troppo tempo per capirlo. Ero finalmente fuori dall incubo, il mio sogno stava forse per cominciare, o per finire, chi lo avrebbe saputo?Attraverso la strada, incurante delle macchine che sfrecciavano a velocita accanto a  me, quello era il mio momento di vivere o morire, se mi avessero investita evidentemente era gia tutto scritto nel mio destino. La polvere riempiva i miei occhi, le lacrime li invasero come un fiume in piena, mi recai verso la metropolitana sperando di poter arrivare prima di lui e che gia il treno fosse li e che partisse subito, ma c’erano delle scale da salire, e ormai ero stanca di correre, speravo di non cadere, ma inciampai su uno di esso cadendo sui gomiti ma provai a rialzarmi subito, lui era la, dietro di me, mi afferra i cappelli..”il tuo viaggio e’finito!!, mi disse spingendomi verso di lui. “no!lasciami stare!”, cercavo di dimenarmi e di alleggerire la sua presa ma inutilmente, lui mi diede uno schiaffo per farmi stare ferma, mi fece cadere a terra, i capelli lunghi e scuri mi coprivano il viso, gli occhi erano annebbiati, non riuscivo a vedere niente. Rimasi ferma immobilizzata, il respiro si faceva sempre piu pesante, sentivo qualcosa di caldo e amaro uscire dal mio labbro, con un dito lo  toccai, era sangue…La mia testa stava girando..”alzati stronza!hai sentito?alzati!”, mi ordino’ lui, ma non ne ero in grado, lo ignorai, All improvviso un colpo secco sull addome mi fece sobbalzare per il dolore, gridai, adesso ero su di un fianco piegata in due, piangevo, la voce tremante non riusciva a farsi sentire. Lui si avvicino’ inginocchiandosi vicino a me…”sai di cosa sono capace  quindi ti conviene darti una mossa”, mi disse tirandomi per i capelli. Mi alzai lentamente, sempre sotto la sua forte presa, quando qualcuno alle sue spalle arrivo’, colpendolo alla nuca!
Degluti, lasciando libere le mie braccia scivolare lungo i miei fianchi, i miei capelli ancora davanti gli occhi mi impedivano di vedere chi fosse stato a salvarmi, indietreggiai, ma qualcuno si avvicino’ lento per tranquillizzarmi. Mi guardava, era vestito di nero con  lunghi capelli scuri e barba di qualche giorno, quel suo sguardo dolce e gentile mi rassicuro’,  notai che stava allungando un suo braccio verso di me, cosi cercai di scappare, ma dietro avevo solo un muro. Ci rimasi poggiata, tremante e ansimante per quello che avevo appena subito..”non voglio farti del male, stai calma, fidati di me..”, mi disse sorridendo e scostandomi la ciocca di capelli che mi cadeva su una parte del viso. Rimanemmo per qualche istante a fissare l uno lo sguardo dell altro, senza parlare, i nsotri occhi erano incontrollabili, erano il riflesso delle nostre anime..I suoi erano limpidi, dolci, ma allo stesso tempo erano di fuoco, desiderosi e penetranti. Il suo sguardo era protettivo, travolgente. I miei erano tristi, senza luce, che cercavano la pace, cosi come la cercava il mio cuore. Sentivamo l uomo steso per terra emettere qualche verso, stava soffrendo, voleva essere aiutato, abbassai lo sguardo su di lui, non riuscivo a provare pena , avrei voluto ucciderlo con le mie mani, lo guardai con disprezzo e odio, la mia espressione sul volto cambio, avrei voluto urlargli contro e dirgli quello che provavo. Il ragazzo che mi stava di fronte lo capi..”non ne vale la pena, anche il peggiore degli uomini ha le ali nascoste, qualcuno lo aiutera’ ad aprirle..”, sorrise dolcemente prendendomi per la mano..”dove mi stai portando?”, gli chiesi curiosa. “Devo pulirti il viso sei sporca di sangue,  devo curarti, ti porto a casa mia.” Lo lasciai fare, come se quel sogno che rincorrevo da una vita fosse finalmente arrivato. Non desideravo troppo, ma soltanto qualcuno migliore, forse era lui. Camminammo tutto il tempo mano nella mano, ero in un mondo perfetto, nessuno poteva toccarmi, solo io e lui. Il vento si insinuava tra i nostri capelli, silenzioso, ci accarezzava la pelle, sopra di noi solo un cielo scuro ma limpido, pieno di stelle, alla ricerca di un sogno. Arrivammo a casa sua, entrammo e subito senti un forte profumo di incenso..”siediti qui..”, mi disse battendo con la mano sul divano. Annui e feci come mi chiese. Lo vidi scomparire tra le mura della casa poco illuminata, mi guardai intorno, la sua voce catturo la mia attenzione..”Sali su al piano di sopra, raggiungimi in camera mia..”, mi chiese. Come se fossi attratta da una calamita, sali sulle scale, lentamente, fino a raggiungere la stanza, la porta era socchiusa, ma riuscivo a vedere un leggero bagliore di luce, il suo profumo, lui era li ad aspettarmi. Sul letto aveva sparso tanti petali di rosa, qualcuno ne era caduto anche sul pavimento, alcune candele accese delicate sul mobile alto e per terra, era un atmosfera incantevole..”perche fai tutto questo per me?neanche mi conosci..”, sussurrai avvicinandomi a lui…”tu pensi che io non ti conosca, ma non e’ cosi, anche se non ci siamo mai incontrati prima, sento che tu sei il pezzo mancante della mi vita, sei la parte che mi completa, sei la mia anima gemella..”, rispose facendomi sedere sul letto, poi prese un fazzoletto bagnato cominciando a passarlo sul mio viso…”questo ti aiutera’ a stare meglio..!”. Pendevo dalle sue labbra, dalla sua voce che mi ipnotizzava facendomi estraniare dal mondo..”il nostro scopo nella vita e’ quello di aiutare gli altri, almeno ci proviamo, ho deciso di farlo con te, poi tutto il resto non conta…”, mi parlava curandomi le ferite.. “alzati la maglietta..”, sussurro’ inginocchiandosi di fronte a me..Sgranai gli occhi., lui sorrise sospirando..”ho visto quello che ti ha fatto, voglio solo controllare  se hai lividi…”.
Abbassai lo sguardo, misi una ciocca di capelli dietro l orecchio e con gli occhi chiusi mi alzai la maglietta, piano, faceva male anche soltanto con un leggero sfregamento, lui mi aiuto’vedendomi in difficolta’..Vide cio’ che c’era da vedere, io non ne avevo il coraggio..”stai tranquilla in una settimana sparira’ tutto..”, disse prendendo un tubetto di crema e mettendosene un po su due dita..”fara’ un po male, ma tu sei una donna forte e resisterai vero?”, annui’ mordendomi il labbro inferiore..Comincio a massaggiarmi l addome delicatamente, mi fece distendere per rendere il tutto piu facile, avevo le palpebre pesanti, ero stanca, sentivo il bisogno di dormire. Quel massaggio era stato come una ninna nanna per me, mi fece bene, mi coccolo’, ma lo sguardo dell uomo continuavo a sentirlo addosso.
Apri’gli occhi, vidi i suoi, lucidi, una piccola lacrima scese sul suo volto..”mi dispiace…”, gli senti dire. Si stava riferendo a quello che mi era successo..Lo fissai, negli   occhi......... nei suoi occhi vedevo  tutta la dolcezza che provavo  quando lui era con me,  vedevo tutto l amore che riempiva il mio cuore,  vedevo la tenerezza che abbracciava la mia vita, nei suoi occhi vedevo l'illusione....l'illusione lui fosse mio. Mi sorrise, si chino’ leggermente su di me, una mano sulla mia guancia, chiusi gli occhi immergendomi nel sogno di noi..Dolci  le sue labbra sulle mie, i nostri respiri si unirono coinvolgendoci l anima, fino al delirio dei sensi. “Se e’ vero che il paradiso esiste ti prego portami  subito..”, gli dissi prima di accoglierlo tra le mie braccia. Quella notte quell angelo salvo’ la mia vita, piombo’ su di me all improvviso, trafiggendomi l anima, togliendomi il respiro, la sua presenza era paradisiaca, la mia liberta’ era vicina, il destino era segnato, “adesso portami via con te, proteggimi dalle oscenita’ di questo mondo, fammi volare il piu in alto possibile, portami sulle nuvole dell amore e lasciami cadere su una di essa, e’quello il mio posto..”. Non stavo sognando quella era  realta’, qualcuno mi stava aspettando lassu, forse l avrei rivisto anzi sicuramente..”tieniti forte, non hai bisogno di ali per volare , ci sono io, quando ne avrai bisogno saro’accanto a te, mi prendero’ io cura di te, posso toccarti quando ne avrai piu bisogno, ma qui serve il tuo amore, non sprecare un attimo della tua vita per me, io sono solo un angelo, la mia missione e’stata compiuta, ma non temere non ti abbandonero’ mai, perche il tuo cuore immenso mi ha reso felice, chiudi gli occhi dolce amore mio, stringiti a me, la mia luce riscaldera’ il tuo cuore…”..

  
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