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Autore: takezo    25/10/2011    0 recensioni
Dialogo tra Anime
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DIALOGO TRA ANIME
Tra le tante rinascite stabilite per gioco, lΰ dove non si gioca, due anime si rincontrano.
ANIMA PRIMA: “Quanto tempo! Come stai?”
ANIMA SECONDA: “Chi sei?”
ANIMA PRIMA: “Siamo alle solite, non ti ricordi di me? Eppure tu mi hai chiamato!”
ANIMA SECONDA: “Il tuo viso non lo riconosco! La tua voce...non so...chi sei?”
ANIMA PRIMA: “Un nome non ti farebbe capire, lo sentiresti e basta! Forse ti ricorderesti dicendomi come ti rappresenti, ma se ti identifichi con un qualcosa che non sei, come puoi riconoscere un tuo simile?”
ANIMA SECONDA: ”Io so chi sono! Ogni mattina quando guardo lo specchio vedo l'immagine che la terra mi ha dato. Dentro di me poi c'θ la mente, cosμ creativa, come l'acqua si adatta a ogni forma, e a ogni forma si genera una sensazione che travolge come un vortice verso…”
ANIMA PRIMA: ”Verso?”
ANIMA SECONDA: “…Non so…poi ho qualcos’altro ma…”
ANIMA PRIMA: “Che pasticcio! In quante cose ti vedi! Comunque, ricapitolando ti definisci come terra, che a questa per intenderci mettiamo l’immagine di un vaso di terracotta all’interno del quale vi θ l’acqua, raffigurazione della mente giusto?
ANIMA SECONDA: “Beh! Che c’θ di strano! Se ti guardi intorno θ cosμ che funziona, che scoperta! Certo…c’θ anche qualcos’altro…simile all’intuizione…”
ANIMA PRIMA: “Adesso dirai l’anima…”
ANIMA SECONDA: “Sμ, θ  quella che quando vibra muove l’acqua all’interno del vaso  generando l’idea… ora che ci penso  non tutti c’θ l’hanno , ecco perchι molti sono cosμ simili alla loro immagine! Io dico che l’anima la si puς raffigurare con il vento!  Ah l’anima, libera…  Chissΰ se un giorno ci comprenderemo tutti…”
ANIMA PRIMA: ”Ma perchι quando si parla dell’anima si pensano frasi da centro sociale…bah!”
ANIMA SECONDA: “Mi prendi in giro? Stavo scherzando!”
ANIMA PRIMA: “Adesso ci manca da identificare il fuoco con lo spirito e abbiamo completato la tavola periodica degli elementi! Il troppo definirsi colma un vuoto di idee…”
ANIMA SECONDA: ”Antipatico! Tu hai cominciato!”
ANIMA PRIMA: “Mi sono adattato! Comunque seguendo il filo sembra che l’aria sia solo un supporto
vago per l’acqua…”
ANIMA SECONDA: ”Non ho detto proprio questo!”
ANIMA PRIMA: “No? L’acqua poi non θ trattenuta in un vaso?”
ANIMA SECONDA: ”Sμ, e allora?”
ANIMA PRIMA: “Tutto ciς che percepisci θ acqua, il suo variare di forma in forma fa dimenticare che in realtΰ non ne ha nessuna, la si cerca di cogliere ma non θ afferrabile e sebbene  sia trasparente
il riflesso della terra su di essa  induce a pensare che quel che si vede θ la sua immagine.
Ora l’aria  risiede dentro e fuori dal vaso , allora perchι θ subordinata all’acqua?
ANIMA SECONDA: “Ma che ne so, mi sembra di ricadere nella filosofia!”
ANIMA PRIMA: ”Di aria in forma…”
ANIMA SECONDA: ”Insomma io voglio stare bene quindi che cavolo me ne frega dopotutto!”
ANIMA PRIMA: ”Forma…”
ANIMA SECONDA: ”Ora che ci penso mi sembra di sentire quelle cose buddiste! Sμ, come fa? Ah!
Le cose esistono solo quando le guardi o giω di lμ, bello sμ, ma in pratica cosa vuol dire? Vuoi fondare una religione? Preferisco mantenermi razionale in questi casi!”
ANIMA PRIMA: ”Di forma in forma in forma…”
ANIMA SECONDA: “Basta!!”
ANIMA PRIMA: “Quando si vede una cosa che non la si comprende, a seconda dell’idea che soggiunge, si
pensa: Ah , in questi casi ci pensa la religione! Oppure: Riguarda la ragione! Cosμ facendo la si spezza in due
forme simili, ma considerate diverse e questa θ una cosa che va vista per come θ. Se ci pensi il dividere non θ cosa da aria!”
ANIMA SECONDA: “SI  vabbθ , ma cosa stai cercando di dirmi?”
ANIMA PRIMA: ”Tu non ricordi perchι mi hai chiamato! “Io voglio stare bene” dici, ma cosa ti conduce a questa affermazione e cosa al suo opposto?  O addirittura a entrambi? Il non ricordare ti ha incantato accompagnandoti fino al tuo stato attuale, cosa apparentemente trascurabile, e ti ha identificato in un limbo, scagliato come in un sogno che estingue gli interrogativi, il perchι si fa una cosa al posto di un’ altra, e sebbene nelle tue azioni permane ancora una traccia vigile, la traduzione di essa appare una vaga forma sensoriale, simile a una suggestione…non come un ricordo nostalgico senza tempo…”
ANIMA SECONDA: “Aspetta, aspetta ma… tu mi stai dicendo che non so dove sono? Giusto?”
ANIMA PRIMA: “Oltre dove chi! Riosserva  le mie vaghe parole, usa l’altro linguaggio, so che il mio discorso appare di forma arrogante, ma il vocabolario a mia disposizione qui’ θ questo, mi spiace, ma vai oltre alla persona, all’idea di questa e ancora oltre, cosa vedi?”
ANIMA SECONDA: ”…………………………………………………………………………...............................................................
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………” ANIMA PRIMA: “Esatto!”               
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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