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Autore: VooJDee    26/10/2011    1 recensioni
In una corsa contro il tempo, Gibbs si trova costretto ad affrontare il suo passato.
[...]La voce di Gibbs alle sue spalle non la sorprese: “Ho una regola, a riguardo.”
Daisy si voltò, il viso ancora bagnato dalle lacrime: “Una regola che dice ai padri di non lasciare i figli?”
Lui sorrise appena: “No. Regola 51: a volte si sbaglia.”
Lei passò la mano sui suoi occhi, cercando di cancellare il pianto: “A volte si sbaglia?”[...]
Genere: Avventura, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Leroy Jethro Gibbs, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tony alzò lo sguardo dal monitor del suo computer, rivolgendolo alla finestra su cui gocce di pioggia battevano insistentemente dal giorno precedente.
“Ah, che rumore odioso.” Appuntò, con un tono di voce irritato. La donna nella scrivania di fronte alla sua alzò gli occhi, guardando il collega che con uno sbuffo tornava, annoiato, al suo lavoro.
“A me piace.” Disse, noncurante dell’occhiataccia che le rivolse Tony, dalla sua postazione.
“Anche a me!” affermò McGee, sorridendo a Ziva.
“Aaah..” Tony sbattè una mano sul tavolo, esasperato per il il prurito che gli provocava l’etichetta della sua camicia nuova.
Dalle scale, il rumore sordo del cuoio mise sull’attenti gli agenti che compilavano rapporti seduti davanti ai loro computers. Con passo veloce, un uomo con i capelli grigi e la carnagione chiara scendeva le scale di ferro. Il suo sguardo era severo, e molto spesso con i suoi modi di fare si rendeva odioso a chi non lo conosceva bene ma loro, i suoi fedeli agenti, sapevano quanto grande fosse in realtà il suo cuore.
“Capo” disse Tony, alzandosi in piedi. “Abbiamo qualcosa?”
“Marine morta, e due bambine scomparse a Quantico.” Pronunciò, senza scomporsi troppo, si affrettò ad afferrare lo zainetto nero dietro la sua scrivania e seguito dai tre agenti, si diresse a passi veloci verso l’ascensore.
 
 
 
“Marine semplice Jennifer Parker, venticinque anni, due figlie di sei. Viveva in questa casa da quattro anni, proprio accanto alla casa dei suoi genitori. Non era sposata nè non aveva alcuna relazione.” Disse McGee, dopo il loro arrivo sulla scena del crimine, a Gibbs. “I genitori hanno detto di non aver sentito niente, e di aver trovato la figlia stamattina presto chiamati dai vicini.”
L’uomo dai capelli grigi si guardò intorno, e addocchiò una coppia con cui Tony stava parlando, probabilmente i genitori di Jennifer. Ziva, intorno a loro, scattava delle foto. Il cadavere era in posizione prona, aveva vestiti e capelli inzuppati, una ciabatta al piede e l’altra poco più in là, sull’erba del suo giardino. La metà superiore del corpo stava sul marciapiede, le gambe sull’erba. L’agente del Mossad si chinò sul corpo, e lo girò in posizione supina. Scattò diverse foto alla ferita sulla pancia della ragazza.
“Sembra fatta da una nove millimetri, se non sbaglio.” Sul viso di Gibbs si alzò un angolo della bocca, in un mezzo sorriso; difficilmente Ziva sbagliava l’arma. Ducky, camminava lentamente per la strada bagnata, seguito da Palmer, che spingeva la barella concentrato su chissà quale pensiero. Il vecchio patologo di chinò sulla salma, stringendo tra le dita la sonda metallica. Mise le dita sull’addome della ragazza, e nella zona del fegato inserì la sonda, in profondità sotto la pelle.
Un’acuto bip provenne pochi secondi dopo da quella stessa sonda. Ducky la estrasse dal corpo, e la osservò con attenzione. “A giudicare dalla temperatura è morta circa 15 ore fa.” Guardò il suo orologio. “Verso le otto di ieri sera.” Zi alzò in piedi, e le sue ginocchia emisero uno scricchiolio molto forte. La osservò ancora, con concentrazione e impegno, e poi si rivolse a Gibbs.
“A giudicare dalla posizione in cui era, prima che l’agente David la girasse,” disse con voce accorta “la poverina stava correndo verso il suo assassino quando lui le ha sparato.”
Gibbs osservò ancora il cadavere, mentre Palmer si chinava per metterla sulla barella. Alzò lo sguardo verso Ziva, e si avvicinò a lei. “Tu e DiNozzo andate a perlustrare la zona.”
Ziva annuì. “Cosa cerchiamo di preciso?” disse.
“Qualsiasi cosa, qualunque traccia ci aiuti a trovare quelle due bambine e chi ha ucciso la loro madre.”
Ziva annuì ancora, e andò verso Tony, il quale intanto si era perso a parlare con una bella e giovane vicina di casa di Jennifer. Gibbs si rivolse poi a McGee. “Tu con me, a perlustrare la casa.”
Gibbs percorse velocemente il sentierino sterrato, leggermente in salita, seguito da McGee che annaspava nel goffo tentativo di raggiungere il capo sommerso di bagagli.
 
 
 
“E’ mai possibile che tu debba essere così.. perditempo?” si lamentò Ziva, mentre con il suo collega percorreva la strada bagnata guardando con attenzione la strada e il terreno vicino, che sembrava un po’ boscoso.
“Perditempo? Io?” ribadì stupito Tony. Ziva lo guardò e scosse il capo, poi tornò alle sue ricerche, inoltrandosi in una stradina sterrata che portava in mezzo alle piante.
“Non troveremo mai niente qui.” Disse poi. “La pioggia avrà cancellato ogni traccia e..”
Improvvisamente qualcosa attirò la sua attenzione. Una scarpa rossa, di piccola dimensione stava poco più in la, abbandonata sull’erba bagnata.
Tony fece spallucce alla collega. “L’avrà persa qualcuno giocando..”
Ziva alzò l’indice sulla bocca del collega, e porse l’orecchio verso la direzione della scarpa. “Lo senti?”
Tony la guardò storto. “Sentire cosa?”
In quel preciso istante Ziva iniziò a correre in mezzo alla fanghiglia, per qualche metro e poi si fermò nei pressi di un albero. Tony la raggiunse, ansimante. “Che ti è preso?”
Ziva fece un cenno con il capo, e Tony guardò davanti a loro. “Chiamo subito Gibbs.”
 
 
 
 
Spazio autrice:
Salve salve, inizio questa long-ff, che progetto ormai da mesi.
I personaggi non facenti parte del team NCIS mi appartengono, e sono stati creati da me.
Spero che questo primo capitolo vi piaciucchi, anche se probabilmente da solo vuole dire ben poco. Spero che continuerete a seguire, ci tengo tanto, e se avete cinque minuti di tempo lasciare un commentino, di qualsiasi genere.
VooJDee
   
 
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