È il silenzio di Orfeo,che riecheggia tra le colonne
di un tempio spento.
È la fiaccola di Vesta, il fuoco sacro,
che ormai, fumo di fumo,
non illumina più le già macerie della sua casa.
È Giove Tonante e Nettuno Scuotiterra,
che della loro superba ed antica ira,
nient’altro che fulmini o terremoti.
È Marte il guerriero, seguito da Pluto l’Oscuro.
Entrambi trascinano vinti gli elmi,
ormai inutili.
Ed è l’espressione orripilata ed attonita di Prometeo,
che occhi sbarrati osserva le sue mani,
e si domanda che cosa ha fatto.
Mentre la musa dell’Epica, la saggia Calliope,
spezza lo stilo e getta la tavola.
Questo non è il tempo degli eroi.
Zest