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Autore: Delyla    30/06/2006    14 recensioni
La moto sfrecciava veloce, quasi più veloce della leggera brezza che gli accarezzava i capelli, che ora si muovevano liberi.
Liberi come lui; libero come non mai.
Sempre era stato legato a qualcuno, a una donna umana: prima sua madre, poi Kykio.
Kykio... maledetta!
Tradirlo, come aveva potuto tradirlo? Come si era permessa?
Tutta colpa della sua natura di essere ibrido, ne umano, ne demone: un essere debole e inferiore, i cui sentimenti umani lo rendevano anche suscettibile e dolce.
Mai nessuno avrebbe rivisto quel suo lato dolce e tenero, che lo contraddistingueva dagli altri ragazzi.
Questo si era ripromesso, e per lui iniziava una nuova fase della vita.
Una vita che stava cambiando, come lui d’ altronde.
Una vita sulla motocicletta... una vita da “street boy”, come la definiva il suo amico Miroku, pervertito per professione e porco per occupazione.
Questo lo rendeva suo amico: la schiettezza.
Se qualcuno sentisse questo racconto un po’ di anni fa, si meraviglierebbe: “Come, conosci Inuyasha Hanyou?” “Come fai a sapere tutto di lui?”.
Mah, le risposte non avrebbero senso.
Sta di fatto, che la vita di Inuyasha sarebbe cambiata, e per sempre.
Genere: Commedia, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Nuovo personaggio, Sango
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Street boys

Street boys

 

 

La moto sfrecciava veloce, quasi più veloce della leggera brezza che gli accarezzava i capelli, che ora si muovevano liberi.

Liberi come lui; libero come non mai.

Sempre era stato legato a qualcuno, a una donna umana: prima sua madre, poi Kykio.

Kykio... maledetta!

Tradirlo, come aveva potuto tradirlo? Come si era permessa?

Tutta colpa della sua natura di essere ibrido, ne umano, ne demone: un essere debole e inferiore, i cui sentimenti umani lo rendevano anche suscettibile e dolce.

Mai nessuno avrebbe rivisto quel suo lato dolce  e tenero, che lo contraddistingueva dagli altri ragazzi.

Questo si era ripromesso, e per lui iniziava una nuova fase della vita.

Una vita che stava cambiando, come lui d’ altronde.

Una vita sulla motocicletta... una vita da “street boy”, come la definiva il suo amico Miroku, pervertito per professione e porco per occupazione.

Questo lo rendeva suo amico: la schiettezza.

Se qualcuno sentisse questo racconto un po’ di anni fa, si meraviglierebbe: “Come, conosci Inuyasha Hanyou?” “Come fai a sapere tutto di lui?”.

Mah, le risposte non avrebbero senso.

Sta di fatto, che la vita di Inuyasha sarebbe cambiata, e per sempre.      

 

Abbordare... quando mai un ragazzo non ha avuto esperienze in questo campo?

Miroku, era specializzato in questo genere di “operazioni ad alto rischio”, ma finiva quasi sempre che gli chiedevano il numero di cellulare di Inuyasha.

E tentava e tentava, come quel giorno, che forse, se non avesse cercato di avere il numero di quella ragazza nulla sarebbe successo e nulla sarebbe cambiato...

 

Inuyasha e Miroku, si trovavano nei quartieri di Shibuya, con le loro motociclette rombanti: una Sport Rider-2004 Yamaha YZF-R1 argentata per Miroku e una Suzuki GSX R 750 blu di Inuyasha.

In quel periodo, si girava ancora con i jeans a vita bassa, e di moda un giacchettino di pelle nera, con sotto una canottiera.

Inuyasha, seguiva perfettamente i rigori della moda del momento, ma Miroku si “distaccava” dalla massa indossando una maglietta col coniglietto di Playboy sopra. Lo rispecchiava parecchio.

Giravano con l’ aria da “tu non sai chi sono io”; il punto è che tutti sapevano chi fossero.

-Lasciapassare?-

-Inuyasha Hanyou-

Ecco il lasciapassare, ecco la fama.

Di teppista, “street boy”, picchiatore... ecco il successo di un mezzodemone a cui non fregava nulla di tutto ciò che faceva, a cui importava solo di amalgamare il dolore in un mare di sciocchezze e di divertimento.

Chissà se mai avesse capito di essere un po’ diverso, di avere anche un cuore, e che quella fosse l’ unica cosa che lo rendesse veramente SPECIALE.

Chissà... prima o poi forse, qualcuno gli avrebbe aperto gli occhi.

Ma può, chi non vuole più avere a che fare con una donna, amare?

Può questo sentimento, sciogliere la barriera di gelo creata da Inuyasha?

Può vincere il lato demoniaco?

Può darsi.

A quel tempo, andava di moda essere senza cuore, senz’ anima.

Fare sesso, per fare sesso. Conoscere, per conoscere. Uccidere, per uccidere.

Forse, però, in questo Inuyasha era diverso.

 

Come stavo dicendo, stavano “passeggiando” tranquilli, e Miroku, adocchiò un paio di ragazze. Una era rossa, simile ad uno stecchino, mentre l’altra bionda, aveva tutte le forme a posto.

-Miroku, no!-

-Invece, si!-

Miroku si avviò verso le due, e all’ultimo minuto, riuscì a trascinare anche Inuyasha all’interno di uno strano pub...

Non lo avevano mai visto, era tutto blu, azzurro, in stile anni ’60, e vi erano molte ragazze sedute ai tavolini. La gioia di Miroku.

Ma vi erano anche molti ragazzi. Quando Inuyasha notò chi fossero i tipi che stavano toccando le bariste, si fece avanti in loro difesa.

-Koga- pronunciò a bassa voce –Cosa ci fai qui?-

-Fatti gli affaracci tuoi, cane rognoso-

Stava già per andarsene, quando fu catturato dalla figura angelica di una ragazza. I suoi capelli erano come l’ebano, mossi e le ricadevano dolci sulle spalle. I suoi occhi erano come cioccolato fuso, e la sua carnagione candida. In un attimo, cambiò i suoi programmi.

-Ehi, lupaccio, ricordati chi sono io- gli ghignò prima di stenderlo a terra con un pugno. Non combatteva sempre, combatteva a volte. E quelle volte, sempre vinceva.

A quel punto, tutti i ragazzi della banda fuggirono, e le ragazze furono libere.

Tutte lo osservavano, a parte quella ragazza che lo aveva tanto colpito.

Lui le si avvicinò, nel retro del pub.

-Ciao-

Lei non rispose, era ancora scossa dall’avvenimento

-Ho detto ciao-

Lei non rispondeva

-Ehi, rispondi-

Lei alzò lo sguardo: i suoi occhi si persero in quelli del misterioso uomo che l’aveva salvato. Erano oro, come oro fuso, come miele...erano calorosi...

Inuyasha restò di sasso: quegli occhi erano così impauriti...

Tutt’a un tratto comparve la figura di una ragazza con la coda alta e gli occhi color ametista. Dietro di lei, Miroku, che sorrideva come un ebete.

-Kagome è muta- pronunciò dura, sapendo già la risposta del ragazzo

Kagome abbassò veloce lo sguardo, non voleva vederlo andare via, non voleva...

Inuyasha volse di nuovo lo sguardo verso la fanciulla.

-Ma sa scrivere, vero?- chiese mogio

Kagome lo fissò...che a lui non importasse? Di colpo prese un foglio di carta dalla sua tasca e con una penna scrisse:

*Ma certo*

Inuyasha sorrise e poi scrisse anche lui

*Il mio nome è Inuyasha Hanyou, piacere*

Lei arrossì

*Piacere mio, Kagome Higurashi*

*Conosci quei tipi di prima?* - chiese lui determinato

*Si...quel Koga mi fa da tempo una corte spietata*

Il volto di Inuyasha si increspò in una smorfia di rabbia

*Lo ammazzerò*

Kagome lesse quelle due parole, le venne da piangere. Ma perchè tutti volevano usare la forza?

*No...ti prego...non farlo* - scrisse mentre piccole lacrime macchiavano il foglio di carta

*Devo, hanno tentato di stuprarti*

*Non importa, loro hanno una vita come noi, ed hanno diritto a conservarla*

Inuyasha rimase colpito dalle parole della giovane, mai una ragazza gli aveva detto con tale convinzione di fare del bene. Tutte le avevano detto, fai quello che vuoi. Ma mai nessuna:”fai del bene”.

*Vuoi uscire con me?* - chiese di getto

Lei arrossì, poi scrisse *Dove?*

*Dove vuoi tu*

*Quando?*

*Adesso*

*Sicuro?*

*Si*

*Allora accetto* - sorrise

Lui sorrise ancor di più, non sapeva perchè ma gli sembrava di toccare il cielo con un dito.

 

E così erano usciti insieme, erano si una coppia strana, ma quando si incontravano, una luce strana persisteva negli occhi dell’altro.

E fu quello, il momento in cui Inuyasha cambiò, non picchiava più, non giocava d’azzardo...e mai una donna la sera!

Kagome era ferrea, ma Inuyasha le voleva un bene dell’anima.

Finchè...l’incidente, quell’incidente maledetto, quel giorno orribile in cui lei entrò in coma. Quel giorno, quel Koga, quelle parole di Kagome, quella promessa. Non uccise più nessuno dopo che lei viveva sempre su quel lettino. Non mangiava, non beveva, non piangeva. Inuyasha non c’è la faceva più, voleva vederla, vederla vivere.

Perfino Miroku era fidanzato: vi ricordate la giovane con la coda alta?

Bhe..erano insieme da cinque mesi, e Miroku non aveva ancora sgarrato. Forte quella Sango.

Quando venne il giorno in cui si sarebbe staccata la spina...perchè si amici miei, Kagome...erano tre anni che era in coma. Quell’incidente maledetto. L’unica volta in cui i due litigarono, e lei lì perse tre anni della sua vita. A causa sua, di Inuyasha. Ma lui resistette. Pensate che cominciò a frequentare l’università, e i suoi genitori. Si riappacificò con i suoi fratelli.

Tutti volevano sapere il motivo dell’improvviso cambiamento dello “street boy” per eccellenza. Quando lo scoprivano, capivano lo stato d’animo del giovane. Ogni giorno tantissime persone venivano a trovare Kagome, era sommersa da fiori, biglietti, regali... Ma lei...dormiva, e non accennava al risveglio.

 

Ma voi dite, può finire così? No...Inuyasha non avrebbe mai permesso a Kagome di morire. No, e quel giorno, quel giorno d’inverno, freddo come la vita di lei, lui riuscì a svegliarla.

-Kagome, io sono cambiato-  sussurrò lui tenendole la mano –So che non è possibile cambiare completamente, ma io c’è l’ho fatta. E l’ho fatto per te. Ora...frequento l’università per diventare avvocato. Hai sempre detto che volevo salvare le persone e che sbagliavo ad usare la forza. Ho riallacciato i rapporti con la mia famiglia, lo sai che Sesshoumaru si è fidanzato? Che dolce, è una ragazza dal cuore d’oro. Ma non essere gelosa, nel mio cuore ci sei sempre tu. E ti ricordi di Miroku, il mio amico depravato? Si è fidanzato con Sango! E negli ultimi tempi...mi sembra che le taglie delle sue maglie siano aumentate! Che bello, diventerò zio! Tu ne saresti felice. So che...quella volta in cui abbiamo litigato tu hai avuto l’incidente. E’ stata tutta colpa mia, avrei dovuto proteggerti, avrei dovuto salvarti...o forse...amarti come ti amo ora- pronunciò mogio

-T-ti a-amo a-anch’i-io, I-Inu Y-Yasha- cercò di dire lei, ancora con gli occhi chiusi

-Ma...ma...Kagome tu parli!- rispose lui sbalordito –TU PARLI!- corse fuori dalla sala, e saltando dappertutto urlava di gioia “KAGOME PARLA! KAGOME PARLA!”

Quando ritornò nella sala dove risiedeva la sua amata, vi era anche il dottore.

Si girò verso di lui, e gli sorrise

-Sta davvero bene, ed ora parla anche...non so come sia successo...è un miracolo- sussurrò stupito e gioioso – e...-

-Me lo dirà dopo!- rispose lui felicissimo correndo verso la sua piccola Kagome

-Kagome! Quanto mi sei mancata!- urlò baciandola con foga sul viso

Kagome ricambiò il bacio, e poi sorrise –D-davvero t-ti ss-sono m-mancata?- chiese a stento, ancora non era abituata a parlare

-Certo che si, amore mio! Ti amo, ti amo, ti amo alla follia Kagome!- rispose lui baciandola ancora

Lei sorrise e guardò il dottore. Lui le fece un segno di forza.

-M-ma a-ami s-solo me?- chiese divertita, assaporando la gioia della vita

-Perchè mi poni questa domanda?-

-P-perchè il dottore mi ha d-detto che il coma è p-peggiorato a causa del b-bambino- rispose lei

-Bambino? Che ban..- volse lo sguardo alla pancia di lei- Sul serio?-

-S-si I-inuyasha, s-sono incinta- ( ok non so se un bambino può peggiorare un coma, ne so se può resistere...immaginate!!! Nda^^ )

-Ma è fantastico! E io che ero felice di diventare zio, quando sarò anche papà!- esplose lui abbracciandola – è un miracolo!-

Lei gli sorrise teneramente, poi tornò a sdraiarsi sul lettino, per riposare.

Inuyasha la lasciò sola, ma prima di uscire percepì tre parole: “sono due gemelli”

Quanto avrebbe voluto urlare a tutto il mondo la fortuna che aveva!!!

 

9 anni dopo...

 

-Kira!- un urlo da parte dell’ormai madre Kagome, risvegliò la giovane bimba

Kira si voltò verso la madre; aveva sempre il solito aspetto stupendo, occhi come il cioccolato puro, capelli castani, seppur legati in un alta coda e un po’ più corti.

La figlia ne era più o meno la copia, a parte quegli occhi e quelle orecchie. Uguali al papà.

-si mamma?-

-smettila di pensare a tuo fratello, lo sai che è in buone mani con Inuyasha- la rassicurò lei

-mica tanto-

-su...è tuo padre!-

-lo so, ma so anche i suoi punti deboli...non avrà ingaggiato una lotta con lui spero!!!- disse al limite dell’agitazione... Davvero assomigliava a sua madre, davvero.

-Ikiro è al sicuro, vedrai...-

 

-Vai Ikiro!! Combatti da vero uomo! – urlò

-papà ^^’’’- rispose il ragazzo dai capelli d’argento, le orecchiette paffute e due splendidi occhi color caffè

-su!- rispose muovendosi come...un cane

-papà, non vorrai essere sconfitto, spero!-

-sconfitto? Ma come ti permetti??? Guarda te!!!- così gli corse incontro e cominciò a fargli il solletico sulla pancia, unico suo punto debole

Fu in quel momento che entrarono Kagome e Kira...la madre subito si allarmò dato che sembrava che stessero combattendo ma poi..per fortuna sentì le urla di gioia del figlio e si calmò.

-Inuyasha!!- urlò dura

Lui si bloccò di colpo, alzandosi in piedi a mo’ di soldato, mentre il figlio guardava la madre con occhi da cerbiatto

-si...tesoro?-

Kagome gli scoppiò completamente a ridere in faccia

-eri troppo buffo!!!- disse ridacchiando un poco, mentre sia Kira che Ikiro si aggiunsero alle risate della famiglia

-in ogni caso ora dobbiamo andare...sapete che oggi compie gli anni...-

-il pervertito!- risposero in coro

-ehi! non siate così scortesi! Sango è la mia migliore amica e Miroku..-

-il mio migliore amico, lo so amore-

-bhe...allora che facciamo, non andiamo? SU, FORZA!!!-

-ma mamma- dissero mogi i due gemelli

- ma..-

-ti ci metti anche tu Inuyasha???-

-ma...-

-ehi! ma lo sapete almeno dove lo festeggia il compleanno....- chiese poi divertita

-il pervertito?- risposero in coro gli altri

-dicevo Jiro..-

-cioè il pervertito- aggiunsero poi

-si ma...sapete dove fa la festa?-

Tutti la fissavano con ansia

-Al Sengoku!!!-

-no...al parco giochi più figoso del mondo...-

-il più ricco di demoni...-

-e sacerdotesse...-

-e streghe...-

-ANDIAMO!!!- risposero in coro sia i due gemelli che Inuyasha

 

Come vedete, la loro vita, dopo un ‘adolescenza sballata, prese la via migliore...

Inuyasha non fu sempre uno “street boy”, anzi...divenne un “family boy” insieme alla sua Kira e al suo Ikiro...ma soprattutto con la sua amata Kagome!!!

 

 

The End

 

Ciao, ed ecco un'altra fic, anzi one-shot, scritta da me...ma che rottura, eh? No, bhe...questa è vecchia, credo che in parte assomigli a Tre Metri Sopra Il Cielo, ma probabilmente è tutta una mia fantasia...ihihi Bhe, spero vi piaccia, mi raccomando recensite, lo so che è un po' come dire "impossibile", però il bello è che posso inventarmi di tutto!!!! Quindi, non è fuori dal mondo scrivere una storia così...bhe, aspetto recensioni! Ciauz!!! Baci, Dely-chan

 

Spiegazioni e avvisi

ehi ciao, sono io!!!( l'autrice...Nda) (ah...Ndvoi)

In ogni caso, sono qui per chiarire alcune cosette, visto che mi avete chiesto spiegazioni.

Colgo anche l’occasioni per ringraziare chi ha recensito, nonostante magari non avesse capito bene la trama.

Allora, la cosa è sicuramente IMPOSSIBILE, ma Kagome, era rimasta incinta tre mesi prima dell'incidente.

Un incidente stradale, per chi volesse saperlo.

Così cadde in coma, che BLOCCÒ LA GRAVIDANZA, ma non perse il bambino.

Così 5 mesi dopo il risveglio (3+5=9) nacquero i due gemelli...

Di sicuro è impossibile che una gravidanza resista ad un incidente, ma volevo tre colpi di scena nel finale (risveglio+parlare+figli).

Capito????

Bhe, se non avete capito, non importa, ora vi saluto baci8... avviso anche (poi lo scriverò un’ altra volta) che tra una settimana parto e non potrò postare x 3 settimane....ihihih baci8 ciauuuuuuuu

Vostra, Dely-chan

  
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