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Autore: ceres525    27/10/2011    4 recensioni
Questa storia parla di Bella, ne licantropa, ne umana e nemmeno vampira, ma in questa storia è una dea celeste potente e immortale pronta a tutto per vendicare la madre morta per mano dei vulturi.....
Prima fan fiction spero che vi piaccia
Scusate gli inconvenienti... cmq tutto sistemato =)
Buona lettura
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Capitolo 1. L'inizio della storia
TITOLO: LA DEA CELESTE

CAPITOLO 1: L'INIZIO DELLA STORIA

POV BELLA

Ero arrivata a Pheanix, non ci credo, dopo una guerra durata millenni nella mia terra, sono riuscita a fuggire grazie all'aiuto di mia madre.
Mi chiamo Isabella, ho nove anni e sono una dea celeste, mia madre Renèe, a causa di una guerra che vede contrapposte dee celesti e Vultiri, mi aveva mandato da mio padre Charlie Swan, aveva paura che mi potessero fare del male, o peggio ancora che mi catturassero per i loro scopi, usandomi per essere i padroni del mondo. Poco tempo dopo avermi mandata da mio padre, mia madre morì in un'attentato avvenuto a palazzo, i Vulturi credendo che fosse la regina, e un primo momento la risparmiarono, ma poi grazie ai loro poteri avevano capito che era una comune dea celeste e la uccisero, ma prima che uscissero dal castello, sempre grazie ai loro poteri, avevano scoperto avevano scoperto che la fortuna regina era una bambina mandata via prima che loro potessero catturarla.


Perchè questa situazione?!?
Semplice, io non sono una semplice dea celeste, in realtà sono la più importante delle dee celesti, sono la principessa del mio popolo perchè in me è racchiuso il più vecchio e potente potere della vita. I poteri dei quattro elementi: fuoco, acqua, terra e aria; senza di me la vita stessa sulla terra scomparirebbe per sempre.
Con la morte di mia madre ho acquistato due nuovi poteri: uno scudo dia mentale che fisico, grazie a quel sacrificio i poteri dei Vulturi non potevano ne trovarmi ne farmi del male.

Arrivata a casa di mio padre, un'abitazionedi colore marrone, con finestre grandi e piccoli bianche e on un giardino ben curato, era un'abitazione molto tranquilla e mi colpiva per la sua semplicità.
Non appena busso alla porta, quest'ultima si aprì e mio padre m'invitò ad entrare, e non appena arrivo in cucina noto due uomini che mi fissano stranamente, come se loro sapessero qualcosa di me, ma è impossibile perchè non conoscevo nessuno lì, nemmeno mio padre, perchè mia madre mi aveva sempre nascosto da tutti, perchè quando avevo cinque anni, hanno fatto comparsa per la prima volta i miei poteri e non riuscivo ancora a controllarli e da quel momento mia madre capì che il mio diestino era molto diverso da quello degli altri bambini. Davanti a queste due persone, avevo una strana sensazione, come se in futuro le avrei ritrovate e mi avrebbero aiutata nella mia vendetta.


Charlie, non appena nota che mi sono irrigidita, per rassicurarmi mi presentò le due persone davanti a me.
"<<" Isabella, questo è Billy Black, il mio migliore amico e suo figlio Jacob, vengono da La Push, una riserva indiana vicino a Forks. ">>" Il più giovane dei doveva avere dui quindici anni, ha capelli lunghi, neri e sembrano molto soffici, ma quello che mi colpì di più era il suo sguardo, molto fraterno e voglioso di proteggermi.
Il più vecchio aveva anche lui i capelli lunghi e neri, molto simili a quelli del figlio, mi guardava sorridendomi, e con sguardo gentile si prsentò "<<" Ciao, mi chiamo Billy, sono molto contento di conoscerti, tuo padre da quando ha saputo di avere una figlia, non stava più nella pelle nel volerti conoscere ">>" e rivolgendosi all'amico "<<" allora noi andiamo così puoi stare con tua figlia per la prima volta ">>" salutò e insieme al figlio se ne andò.

Charlie, accompagnò alla porta i suoi amici, poi ritornando da me, mi si avvicinò, mi abbracciò e con le lacrime agli occhi mi disse "<<" Figliola, siamo stati separati per tanto tempo, ma ora voglio dedicare pgni songolo istante della mia vita a creare un rapporto con te, e spero che con il tempo questo mio desiderio si realizzi ">>", fra le sue braccia mi sentivo sicura e lo strinsi forte e sussardo gli risposi di si.
Più tardi mi mise a letto, nella camera che mi aveva preparato, e da sola con i miei pensieri mi addormento non sapendo cosa avrei fatto in futuro... ma avevo solo una certezza, io ero viva e l'avrei fatta pagare cara ai miei nemici.


POV JACOB

Ero in macchina con mio padre, diretti verso l'aeroporto che ci avrebbe condotti a casa e nel silenzio dell'abitacolo dissi "<<" papà perchè quella bambinaè così importante?!? ">>", non capivo come mai sentivo un forte senso di protezione per quella bambina così piccola che dalla vita ha solo ricevuto dolore, "<<" figliolo, quella bambina è una dea celeste, sua madre è apparsa davanti a me prima di morire, pregandomi di proteggerla anche se non mi ha detto il motivo, quindi aspetteremo l'evolversi degli eventi e diferendomo a tutti i costi quella bambina ">>".
Ero d'accordo e con un sorriso a trentadue denti pensai che un giorno non molto lontano l'avrei rivista.
  
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