George, George, George…
Il tuo pensiero mi ha accompagnato dal momento della mia morte fino ad ora.
George, George, George…
Ti vedo davanti a me, sconvolto, in lacrime.
E mi sento male.
Ti prego, George, non piangere…
Vorrei dirtelo di persona, ma il destino è stato tanto crudele da separarci prima di poterti dire quanto bene ti volessi.
Eppure sono felice lo stesso.
La mia morte, se non altro, è servita a riunire la famiglia, penso guardando Perce e papà che si abbracciano piangendo.
Ma tu, George, non piangere. Sii forte.
Tu sei vivo, devi vivere, devi andare avanti. Devi farti una vita, te lo meriti.
Ti prego, almeno tu, vivi.
«Fred… perché?» sussurri ad un tratto, inginocchiandoti al capezzale del mio cadavere.
È strano trovarsi qui, invisibile, e vedere la mia famiglia china su un cadavere ormai vuoto.
«Mamma, papà, Georgie…» sussurro, sperando quasi che si voltino.
Tu piangi ad alta voce, mamma mi stringe convulsamente.
E senza rendermene conto sono lì a piangere anche io. Non perché sono morto, quello so già che non è importante, ma perché tu piangi, George.
Non piangi da quando avevamo sei anni e abbiamo litigato per la prima e ultima volta.
«Georgie, non piangere, razza di idiota…» sussurro.
Per un attimo credo veramente che tu mi abbia sentito, perché ti vedo asciugarti le lacrime, e guardarti intorno sorpreso.
Accarezzo i tuoi capelli rossi, così simili ai miei, e sorrido.
«Vivi la tua vita» mormoro a bassa voce.
«Puoi tornare indietro, se lo vuoi, signor Weasley» dice ad un tratto la voce garbata di Silente, e mi allontano mio malgrado da te. «Dipende da te»
Tornare indietro da te, George, come un fantasma, bianco, perlaceo, incorporeo, ti farebbe felice?
Non lo so.
Saresti felice di sapere che tuo fratello è stato così codardo da non andare avanti?
No, penso che mi odieresti.
«No, voglio andare avanti»
Silente sorride, e mi fa cenno di seguirlo.
«Ti voglio bene, fratellino» sussurro, dandoti un bacio sulla guancia.
Tu che hai la possibilità, ti prego, vivi la tua vita, e vivi anche per me.
Quando verrai – e spero che sarà il più tardi possibile – avrai tutto il diritto di tentare di uccidermi una seconda volta, e non te lo impedirò.
Morire è stato come uccidere anche te, non me lo perdonerò mai.
Ma, per favore, non piangere.
Sii forte, con te io ci sarò per sempre.