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Autore: Demsmuffin    28/10/2011    9 recensioni
Se non vi piacciono le bromance non aprite nemmeno il link, se invece vi piacciono sappiate che la shot è una Larry (Harry e Louis)
“Due volte! Vuoi farmi questo scherzo due volte!” Esclamai infuriato quando, svegliandomi, vidi Harry che si stava mettendo i boxer. Lui si girò e scosse la testa, senza però proferire parola. Si infilò i pantaloni mentre io mi alzavo dal letto, più arrabbiato con lui che mai.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Due volte! Vuoi farmi questo scherzo due volte!” Esclamai infuriato quando, svegliandomi, vidi Harry che si stava mettendo i boxer. Lui si girò e scosse la testa, senza però proferire parola. Si infilò i pantaloni mentre io mi alzavo dal letto, più arrabbiato con lui che mai.
“Diamine Harry, perché?”
Due volte. Era la seconda volta che mi faceva questo “gioco.” Non sapevo più cosa pensare ormai. Era divertimento per lui? Avrei trovato la cosa divertente se non fosse per il fatto che quello ferito ero io. Ogni giorno mi convincevo che lui mi amasse davvero, perché continuava a ripetermelo eppure non mi baciava e quando decideva di andare oltre scappava. E quella era già la seconda volta.
“Mi rispondi?” Insistetti.
Harry si rimise la maglietta e poi finalmente si girò verso di me. Nei suoi occhi balenava una certa tristezza che non sapevo decifrare. Mi misi seduto, coprendomi per quanto mi era possibile con il lenzuolo.
“Scusa, non volevo svegliarti.”
NON VOLEVO SVEGLIARTI? Era questo che aveva da dire, quindi? Sospirò profondamente e poi si avvicinò alla porta, come per andarsene. Io ero a un passo da tirargli contro qualunque cosa che avessi davanti gli occhi, ma lui tornò indietro e si sedette accanto a me. Si avvicinò al mio viso ed era sempre più vicino. Avrei pensato che volesse baciarmi se non fosse che poi lui si allontanò.
“Non sono pronto per questo, Louis. A te viene naturale, a me no.”
Alzò una mano e me la mise sui capelli e io lo scostai.
“Tu davvero pensi che io sia pronto per affrontare tutto questo? Io non so pronto, Harry. Non lo sono e sai perché? Perché ero convinto fino a un mese fa, di essere normalmente etero e poi invece tu mi hai baciato. Dovrei essere io quello confuso qui, eppure non lo sono. Ho abbastanza fegato da dire a tutti che ti amo, al contrario di te.”
Inspirò profondamente e scosse le spalle. Il mio cuore prese a martellare sempre più forte e lui lo percepiva, sapevo che lo sentiva dal modo in cui mi guardava. Volevo cacciarlo via, volevo, ma qualcosa mi teneva bloccato lì, immobile.
“Mi dispiace Loui. Dammi un po’ di tempo, per favore.”
Non lo ascoltai.
“Rispondi sinceramente a una domanda, cosa è stato stanotte per te, un’avventura, un gioco, un divertimento, qualcosa per passare il tempo?”
Riuscii a finire la frase a mala pena, ero spaventato terribilmente dalla risposta. Harry ci pensò un attimo su, poi scosse la testa, come per scacciare qualcosa dalla sua mente.
“Non lo so! Io non ne ho idea! Senti, devo andare Louis. Ti chiamo.”
Si avvicinò alle mie labbra, ma io lo allontanai bruscamente. Dopo trenta secondi uscì chiudendo violentemente la porta e lasciandomi in un triste clima di pura depressione.
Io lo amavo.  Riuscivo a pensare solo a questo ormai. Io amo il mio migliore amico, io amo il mio migliore amico. Cosa ci vedesse lui di sbagliato, proprio non lo capivo. L’amore è amore, punto. Gli amori giusti non esistono e non esistono nemmeno quelli sbagliati. L’amore concepisce tutto e non rifiuta nulla. E quante volte anche Harry me lo ha detto. Eppure lui adesso si ritrovava a rifiutare il nostro amore oppure, semplicemente, non ci stava capendo niente? E il primo passo lo ha fatto lui. Quasi un mese fa.
 
 
 
 
 
“Oh andiamo Styles!”
“Tomlinson sei un rompipalle.”
“Perché non mi credi? Lara è diversa.”
Harry mi guardò di sottecchi.
“Perché, ha il cetriolo dove le altre hanno la patata?”
“No! Sei idiota?”
Niall, che stava guardando tutta la scena e che per poco non si cucinava i popcorn, scoppiò a ridere rumorosamente.
“Allora non è diversa.” Continuò Harry come se avesse detto una cosa intelligente.
Io allargai le braccia e le feci ricadere sui fianchi. Lara era la ragazza a cui andavo dietro da un paio di mesi e che finalmente aveva accettato che io la portassi fuori a cena.
“Sei un idiota, Styles. Insomma, dovresti essere contento che finalmente ho trovato chi fa per me.”
A quel punto la testa di Liam fece capolino dalla porta della cucina. Evidentemente tutti sentivano tutto. “Andiamo Harry ‘dagli il permesso’ e smettetela di urlare che ho mal di testa.”
Liam sbuffò divertito e Harry si girò verso di me.
“Forse tu non hai capito che la persona che fa per te ce l’hai davanti, Tomlinson.”
E allora anche Zayn spuntò dalla cucina. Tutti si zittirono, e Niall cominciò ad allontanarsi da lì. Io rimasi fermo un attimo e guardai il mio migliore amico senza sapere come reagire e senza sapere a cosa pensare.
“Io devo andare a.. fare il bucato.” Disse insensatamente Zayn. E gli altri lo seguirono a ruota, sparendo.
“Che vuoi dire Harry?” Gli chiesi quando rimanemmo soli.
“Nulla, dimenticalo.”
Mi superò dirigendosi verso camera sua, ma io lo bloccai per il polso, facendolo girare. Ci ritrovammo stranamente vicini. I nostri visi non erano mai arrivati a tanta intimità e Harry mi guardò dritto negli occhi. Prima che me ne accorgessi le nostre labbra erano a contatto l’una con l’altra e accarezzai i capelli di Harry, come tante volte avevo fatto, ma quella volta era speciale.
 
 
 
 
 
 
E dopo quel bacio rimasi a guardare Harry andare via e gli altri che non avevano resistito alla tentazione di guardare. “Era ora.” Mi aveva detto Zayn. “Seguilo.” Mi avevano intimato Niall e Liam. E io invece ero rimasto immobile lì. Nel giro di un mese avevamo fatto sesso due volte. Mai avevo sentito il senso di delusione e abbandono come quando Harry se ne andò per la seconda volta. Non capivo cosa pensasse, diventava molto tranquillo e taciturno quando stavamo insieme e non era da lui. Per quanto tutti cercassimo di parlargli, lui non diceva mai quello che pensava. A me diceva che doveva abituarsi a questa situazione, ma non gli avevo mai creduto, non del tutto almeno. C’era qualcos’altro che nascondeva, qualcos’altro che si ostinava a celare e che io non riuscivo a tirargli fuori.
Se lo amavo? Sì.
Se lui mi amava? Forse.
Anche se, fino a qualche giorno fa, avrei detto “sicuramente”. Sospirai e chiusi gli occhi. Li riaprii dopo due minuti e ascoltai il silenzio che c’era a casa mia. Il tonfo della porta che si chiude, il profumo di Harry, le sue parole sembravano essere ancora lì, sembrava non essere mai andato via, e invece, con una punta di profonda delusione e tristezza mi dovetti rassegnare al fatto che lui se ne era andato. E chissà se mai sarebbe tornato. Sospirai più volte e poi decisi di infilarmi sotto una doccia bollente. E fu lì che qualche lacrima amara scese giù, confondendosi con l’acqua. Mi passai una mano sul viso. L’acqua scottava dappertutto, ma non mi importava. Rimasi dentro la doccia per una buona mezz’ora e poi uscii con il corpo completamente rosso. Mi sistemai quasi con fretta e feci per uscire dalla mia stanza, ma sentii dei rumori in salotto che mi fecero quasi paralizzare.
“C-chi è?” Mormorai. La testa prese a girarmi.
“Sono io.”
Harry. Harry. Harry.. Harry?
“Dov’eri andato?” Gli chiesi dopo un po’, senza muovermi.
“Non me ne sono mai andato. Sono rimasto davanti la porta a pensare, per quasi un’ora.”
A quel punto la mia testa si svuotò completamente e tutti i dubbi che avevo svanirono. Harry mormorò qualcosa, ma io non lo capii. Ci riprovò di nuovo, ma le parole gli si inceppavano nella lingua. Non lo sentivo anche perché ero troppo lontano da lui. Mi avvicinai con un accenno di sorriso. Quando entrai nel salone lo vidi seduto sul mio divano, che guardava fisso davanti a sè.
“Che dicevi?“
“TI amo. Ecco sì, l’ho detto… Figo.”
Io aprii la bocca per cercare di parlare, ma non mi uscii nulla. Non sapevo cosa credere, non sapevo se dicesse la verità.
“Sei sicuro? Perché sinceramente non puoi farmi quello scherzo due volte, poi dirmi che mi ami e pretendere anche che io ti creda.”
“Io sono un idiota. Lo so che lo sai e mi dispiace per essere così. Sono sempre stato sicuro di amarti dal primo momento che ti ho visto, in realtà. Scappo via in quel modo quando amo qualcuno, non so perché, non mi chiedere una spiegazione. Io so solo di amarti.”
Mi ero seduto accanto a lui mentre parlava. Eravamo vicinissimi e io appoggiai la mia testa sulla sua spalla.
“Dimostrami che mi ami davvero.”
“Domani dirò a tutto al mondo che stiamo insieme, durante l’intervista radiofonica.”
“Ti amo anche io, sai Styles?”
“Sì, Tomlinson, lo so.”
Alcuni dicono che l’anima gemella è solo una leggenda per illudere le persone più sensibili al fatto che l’amore esiste. Alcuni dicono che il vero amore è una gran cavolata. Alcuni non credono nemmeno che questo esista. Io invece ci credo. E sapete perché? Perché la mia anima gemella è accanto a me. Non è una donna, è un maschio, è il mio migliore amico, ma poco importa. 




Note dell'autrice...

Buonsalve popolo di EFP! Allora, ho scritto questa shot in cinque giorni perché ci ho messo tutta me stessa. 
Allors, so che ad Agata non piacerà questa shot per il fatto che odia le bromance, ma spero che la legga lo stesso çwç
Sero che la shot vi sia piaciuta e che vi abbia trasmesso almeno un pochettino-ino-ino.
Ne approfitto per fare pubblicità a queste FF... Sono le mie FF preferite e se passate vi regalo gli One Direction ùù (?)
Passate anche dalla mia ovviamente ùù Il mio migliore amico è Harry Styles.
Revolution
 Hi, I'm PrinceCharming93, and you are? 
~ Wedding

Recensite pipol ùù 
Sarah ♥
 

   
 
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