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Autore: dark_lady89    28/10/2011    2 recensioni
Vedete, il mal tempo può fare tante cose, un alluvione può distruggere una famiglia, segnando così la vita di tante persone ma può anche regalarti qualcosa, a me a regalato Lui.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E’ un giorno qualsiasi, di un qualsiasi mese, di un semplice anno.

Esco con le mie amiche faccio cose normali, cose semplici.

Chiacchieriamo, sedute su delle panchine, nella piazza del paese.

Quando passa Lui, i nostri sguardi si incontrano, le nostre anime si accarezzano ma poi lui va oltre e tutto si dimentica.

Qualche giorno dopo, sola e incazzata, vado a casa di un'amica.

Parliamo del più e del meno, ad un tratto salta fuori un nome: il nome del mio ex. 

Io mostro indifferenza, e la lascio parlare, lei vorrebbe farci tornare insieme ma ormai non provo più niente, se è un ex, un motivo c’è, poi la saluto, promettendole di rivederci l'indomani e vado via.

Dovrei tornare a casa ma non ne ho voglia, mi si è appiccicata addosso una strana sensazione, non so spiegarla bene ma è come se aspettassi qualcosa “che succeda qualcosa”.

In questo periodo -non so perchè- sono sempre scontrosa e mi irrito facilmente. 

E’ per questo che decido di farmi un giro prima di andare a casa.

Decido di andare in piazza, sedermi sulla solita panchina e calmarmi un po’, non posso rientrare con quest'umore, litigherei con mamma di sicuro.

Sono persa nei mie pensieri quando ad un tratto, sento qualcuno sedersi accanto a me, io faccio finta di niente, non ho voglia di parlare con nessuno.

Lo sento muoversi a disagio, mi volto e mi accorgo che è Lui.

Lo guardo fisso, non credendo ai miei occhi, com’è possibile che sia qui, di fianco a me?

-         Ciao … -  mi saluta, in modo semplice, poi mi guarda, aspettando forse, una risposta.

Io non rispondo, lo osservo e basta, e mi rendo conto di star facendo la figura della stupida.

-         Ciao, a te. - la voce quasi non mi esce ma lui sembra aver sentito.

Sorride, ha un bel sorriso e lo vedo rilassarsi.

-         Mi chiamo Davide … -  allunga una mano, io in automatico la stringo.

-         Claudia ... - rispondo come una rincoglionita ma che volete farci sono in black-out

 ma lui sorride.

-         Hai proprio un bel nome … - io gli lancio uno sguardo stranito: il mio nome è orribile, come può dire che è bello?

-          Che ho detto? … -mi chiede- … perché mi guardi in quel modo?…

-         In che modo ti sto guardando? …

-         Sembra che tu mi voglia incenerire con lo sguardo!...

Io lo fisso, sono sbalordita, di solito nessuno riesce mai a capire i miei pensieri, ma lui sì, ce riuscito.

-         No, non è vero, sarà stata una tua impressione - dico con nonchalance

Si alza improvvisamente, io lo guardo ma non parlo, se vuole andarsene è libero di farlo.

-         Permettimi di offrirti qualcosa, c’è un piccolo Caffè qui d’ avanti, potremmo prenderci qualcosa

Io sono indecisa, non so se sia la cosa giusta lasciarmi trascinare da questa cosa, qualsiasi cosa sia.

 

Ho appena rotto con il mio ex e non so se sono pronta ad imbarcarmi in un'altra storia.

Ma è il tempo a decidere per me.

Mentre Davide aspetta una mia risposta una goccia di pioggia mi colpisce il viso, automaticamente alzo lo sguardo al cielo e in un attimo viene giù il mondo,

piove a dirotto e così, un po’ per ripararmi dalla pioggia e un po’ per curiosità accetto il suo invito e ci avviamo, correndo, verso il Caffè.

Entriamo che siamo bagnati fradici, ci guardiamo intorno e decidiamo di sederci vicino alla finestra che da sulla strada.

Prendiamo posto e tempo un minuto, si avvicina una cameriera. Io ordino una cioccolata calda, mentre lui un caffè con panna.

Lo vedo un po’ nervoso, non fa altro che lanciare sguardi fuori, io seguo il suo sguardo e mi accorgo che il tempo è peggiorato tantissimo, sembra che da un momento all’altro possa cader giù anche il cielo.

Vedo Davide diventare sempre più pallido e non capisco che gli prende,

-         Davide, tutto bene? Sei pallidissimo …

-         Si, sto bene – ma lo vedo deglutire in modo nervoso – è solo che non sopporto il mal tempo …

-         Hai paura dei lampi?... – gli  chiedo nella mia genialità, ma lui non risponde, sembra non essere nemmeno presente.

-         Hey, ci sei?- gli sventolo la mano davanti a gli occhi e lo vedo ritornare al presente poi mettere a fuoco la mia mano ancora penzoloni davanti al suo viso.

-         Non ho paura dei lampi…-parla in tono monocorde, sembra faticare ad ogni sillaba-…solo che qualche tempo fa, per la precisione tre anni fa, ho perso i miei. Erano partiti per un viaggio, quando a causa del maltempo, venne una forte alluvione, loro erano in macchina e furono travolti, morirono sul colpo …

Non so che dire, è una cosa orribile, gli prendo la mano in un moto di consolazione, ma di consolazioni non ci sono.

-         E’ per questo che odio il mal tempo, la pioggia scende portando con se brutti ricordi, della quale poi è difficile disfarsi, mi restano addosso per giorni.

-         Mi dispiace, è orribile che tu abbia dovuto affrontare tutto questo. Ma se vuoi da oggi, ogni volta che ci sarà mal tempo io sarò con te, e ti aiuterò a non annegare nei ricordi, ti trascinerò portandoti a galla con me, ci stai?...

-         Ci sto! …- si alza, mi viene incontro poi si ferma davanti a me, io mi alzo e una volta che ci ritroviamo occhi negli occhi lui mi bacia, un bacio leggero, solo uno sfiorarsi di labbra ma che lascia nei nostri cuori un impronta indelebile.

 

Da quel giorno sono passati tanti anni, ancora oggi quando c’è mal tempo lui si avvicina e mi abbraccia stretto, rimaniamo così, fino all’ultimo istante di pioggia.

 

Vedete, il mal tempo può fare tante cose, un alluvione può distruggere una famiglia, segnando così la vita di tante persone ma può anche regalarti qualcosa, a me a regalato Lui, se non fosse stato per quel temporale forse non avrei mai accettato il suo invito e forse oggi non saremmo qui, insieme.

   
 
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