-Lily! Sei pronta?-
-Si Jamie, un secondo e vengo- ecco sarà tipo la quinta volta che dice un secondo, e invece resta chiusa in bagno per minimo un altro quarto d’ora…ah le donne.
-James, avvisa Sirius che stiamo arrivando-
-Ok- chissà che faccia avrebbe fatto alla vista del mio regalino.
Prendo il mio specchietto e cerco di mettermi in contatto con quel poltrone del mio amico.
-Sir…ehi Sirius mi senti?-
-Forte e chiaro Ramoso- almeno è già pronto!
-Ehy fatti trovare pronto tra…cinque minuti, il tempo che prendiamo Harry-
-Oh che bello! Non vedo l’ora di poterlo vedere-
-Sisi ora arriviamo- dissi prima di chiudere il contatto.
Presi Harry dalla sua culla e lo misi nel passeggino, e mi avviai alla porta dove Lily mi stava aspettando.
Era davvero bella, la maglietta nera che le avevo regalato per il suo compleanno le andava a fasciare  dolcemente il corpo e il jeans scolorito ad arte metteva in risalto le sue forme; il tutto completato da delle Converse nere.
Non resistetti e, girato il passeggino con Harry dentro, le catturai le labbra in un dolcissimo bacio.
Appena ci staccammo le agganciai al collo una catenina di sottilissimo argento, dove era appeso un ciondolo di vetro verde a forma di angelo.
La prese tra le mani con una faccia meravigliata e felice, prima di alzare lo sguardo con un sorriso a trentadue denti e saltarmi indelicatamente al collo riempiendomi di baci.
Ci smaterializzammo a Grimmauld  Place numero dodici, e li Sirius ci attendeva..come dire..impazientemente.
-Ah vedo che finalmente siete arrivati voi due eh?-
-Dai Black poche storie che siamo già in ritardo di venti minuti-  disse con fervore Lily
-Rem ci perdonerà- disse risoluto Felpato prima di precederci a casa del nostro Remus.
 
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-EH FORTUNA CHE SAREBBERO ARRIVATI PUNTUALI- sbottai alla fine, cavoli erano venti minuti che aspettavo l’arrivo di James, Sirius e Lily.
Non me la prendo con Lils, dopotutto lei è sempre stata una persona puntuale e rispettosa degli impegni presi, ma sono gli altri due che mi preoccupano…chissà cosa avranno combinato.
Crac.
Eccoli finalmente!
 
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Eccoci arrivati da Remus, devo ammettere che la casa è davvero graziosa, due piani divisi in tre stanze ciascuno, decorata con grande gusto.
Mi sistemai Harry sul braccio destro così da poter salutare più comodamente Rem.
-Ehy Lily! Quanto tempo è passato-
-Ciao Remus! Infatti ma ti trovo bene-
-Si non c’è malaccio- sempre il solito modesto.
-LUNASTORTA!!!-
Ma quei due sono proprio dei bambini, saltare al collo delle persone in quella maniera, poi Rem non è un tipo robusto, potrebbe farsi male, mah…chi li capisce è bravo.
-Allora ragazzi volete venire in cucina?-
Sirius (che nel frattempo si era appollaiato sul divano) chiese –Ci sono gradini?-
-Soltanto uno-
-E che sono matto?- e si sdraiò sul divano.
Poi aggiunse –Dato che voi andare lasciatemi Harry, così gioco un po’ con lui-
See lasciare il MIO bambino nelle mani di UNO COME SIRIUS..naa.
-Spiacente il bimbo viene con la mamma-
-Ma Lils amo..- ma non fece in tempo a finire la frase… a quanto pare le mie occhiate sono diventate particolarmente  convincenti.
Il silenzio che si era creato fu spezzato da una risata cristallina, che nessuno di noi aveva mai sentito, girammo simultaneamente la testa verso Harry che stava ridendo di gusto.
-Stà ridendo…è la prima volta che sentiamo la sua risata- Disse James mentre continuava a guardare nostro figlio con un’aria da triglia;
è miracoloso cosa riesce a fare un bambino ad una famiglia.
-Bene, ok giro annullato…ehy Rem vuoi che cucini io?-
-Si grazie Lily- disse abbassando la testa, dopotutto non è mai stato granché come cuoco.
Dopo aver lasciato Harry alle cure di Rem (con grande disappunto degli altri due) mi diressi in cucina e preparai pollo con patate al forno.
Inutile dire che gli occhi di James si tramutarono in cuoricini che vagavano dalle patate al pollo e viceversa.
Pranzammo tra le battute di Sirius e le risate di James, ma al pensiero di ciò che avevamo dovuto fare per poterci godere poche ore di libertà mi chiuse lo stomaco.
Dopotutto Voldemort era sulle tracce di mio figlio, e noi per proteggerlo abbiamo dovuto rinunciare a ogni tipo di divertimento.
Quel pranzo infatti era frutto di numerose riunioni su come poterci spostare magicamente facendo sparire le nostre tracce, ma ogni volta che vedo mio marito e mio figlio insieme…ogni paura sparisce perché so di poter fare tutto pur di vedere il loro sorriso…
Si, sono pronta a morire per loro.
 
 
 
>>_Angolo Autrice_<<
Salve a tutti cari lettori!
Siete arrivati a leggere fin qua..mmh bene bene.
Però mi piacerebbe sapere cosa ne pensate di questo capitolo.
Sono ben accette anche le critiche ;D
Baci Lils