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Autore: _Luna_    28/10/2011    1 recensioni
Lo ammetto. In questo periodo mi sto molto interessando di personaggi secondari, ma che volete farci? Lane e Dave mi sono sempre piaciuti come coppia... a voi commentare :D
Dalla storia:
Da un lato lui, la chitarra in spalla. La mia vita reale, senza sotterfugi o pressioni. Nella mia mano la Bibbia, una vita fatta di bugie e falsità per far contenta mia madre.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Lane Kim
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi guardò dritto negli occhi, parlando seriamente: « Quando sarà il grande giorno? »
Non ci credevo, non potevo crederci. Quel ragazzo era pazzo, matto da legare!  « Scherzi, nonostante la maratona degli inni e il ponch e il tacchino con il tofu vuoi ancora uscire con me? » Continuò a non spostare lo sguardo: era bellissimo, gli occhi neri incontravano i miei e mi sentivo come non mai. Gli occhiali, la statura, il carattere, tutto di me gli piaceva. Non importava che suonassimo nella stessa band, che si sarebbe potuta rompere per la nostra relazione che però non si poteva chiamare tale. Nessun bacio, nessuna uscita, nulla di nulla. Perché io ero il solito brutto anatroccolo, completamente succube di mia madre e senza una spina dorsale.
E poi le sue labbra mi fecero riemergere da quei pensieri cupi. Erano morbide e si posavano piano sulle mie, senza costringermi, senza forza. Era il momento perfetto. Da un lato lui, la chitarra in spalla. La mia vita reale, senza sotterfugi o pressioni. Nella mia mano la Bibbia, una vita fatta di bugie e falsità per far contenta mia madre. Ero divisa a metà, non avevo un’esistenza libera, spensierata. Ma se era il prezzo da pagare per Dave, non avevo alcun dubbio sul da farsi: lo avrei accettato, senza pensarci due volte. Dove avrei trovato uno come lui? Si era spacciato per un praticante per far contenta mia madre, aveva mangiato degli squallidi panini al purea di patate, aveva atteso venti minuti davanti alla chiesa pur di vedermi. Esisteva allora, il principe azzurro? Ed era capitato a me?
Mi rifiutavo di crederci, ma la sua bocca combaciava perfettamente con la mia.
Si staccò da me « Devo andare »
Attraversò la strada, in fretta, con la chitarra in spalla. Ero spiazzata e senza parole. Forse avrei dovuto rincorrerlo, ma perché spezzare quel istante?
In fondo, non potevo neppure lamentarmi, se da un lato la mia vita era tremendamente noiosa e soffocante, da un lato c’era il rock’n roll che mi faceva esprimere, senza limiti.
E sapevo che ci sarebbe stato Dave, nella mia vita.
Dopotutto, non era poi così male. 

N.d.A. Okkeeeeei, è un po' cortina, lo ammetto. Ma purtroppo nasce da uno stancante venerdì senza nemmeno un po' di musica di sottofondo da cui trarre ispirazione. Ma vi prego, commentate :D Mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate di questa coppia!
   
 
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