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Autore: S e n    29/10/2011    5 recensioni
"Sei sicura di voler stare con me?" Elena fece per rispondere, ma lui parlò prima di lei. "Rifletti bene prima di darmi una risposta, perchè se mi dirai di si, non ti lascerò più, mai più, e non ti libererai mai di questo vampiro combina guai."
L'umana sorrise, premendo la sua fronte contro quella di lui. Il cioccolato e il ghiaccio. "Vorrà dire che imparerò a sopportarlo, lui e tutti i suoi guai."
Sorrisero insieme e poi Damon la baciò. Con tutta la malinconia e il dolore che aveva provato, con tutto il desiderio e l'amore che provava. Con tutto, tutto ciò che poteva darle.
... ... ... ... ... ... ... ... ... ...
Damon sta bene grazie a Stefan, il fratello che si è venduto al diavolo. Elena, sconvolta per la scomparsa del suo fidanzato, deve affrontare dei nuovi pericoli e ritrovarlo. Ma il problema più grande è un altro: quando inizia a capire che il vampiro dagli occhi di ghiaccio ha un'anima nobile e farebbe di tutto per lei, compare nella sua testa una nuova consapevolezza.
Un Delena che va alla ricerca di Stefan, subito dopo la fine della seconda stagione.
Genere: Azione, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Goodbye Brother cap. ultimo
Goodbye Brother
Capitolo 29

La felicità che Elena provava in quel momento era immensa. Perchè, nonostante tutto, le cose si era risolte; nonostante tutto il dolore che aveva provato e che ancora provava, qualcosa era cambiato. Adesso c'era lui.
Lui che si sarebbe preso cura di lei, che non l'avrebbe più abbandonata. Si, si sarebbero presi cura a vicenda, perchè era giusto così. Continuava a passare le mani in quei capelli color ebano, così soffici e morbidi. Ah, li amava quei capelli, così come amava quel corpo e quella personalità che vi abitava. Quelle battutine sarcastiche e poco pure, quei sorrisi pieni di amore che le rivolgeva, quegli occhi in cui potevi trovarci il mondo. Già, perchè se c'era una cosa che aveva sempre tradito Damon dal nascondere i suoi sentimenti, quelli erano i suoi occhi. Così limpidi, da far trasparire qualsiasi emozione.
Il vampiro era ancora appoggiato sul petto dell'umana. Poi, all'improvviso, si staccò da lei e le prese il viso tra le mani.
"Sei sicura di voler stare con me?" Elena fece per rispondere, ma lui parlò prima di lei. "Rifletti bene prima di darmi una risposta, perchè se mi dirai di si, non ti lascerò più, mai più, e non ti libererai mai di questo vampiro combina guai."
L'umana sorrise, premendo la sua fronte contro quella di lui. Il cioccolato e il ghiaccio. "Vorrà dire che imparerò a sopportarlo, lui e tutti i suoi guai."
Sorrisero insieme e poi Damon la baciò. Con tutta la malinconia e il dolore che aveva provato, con tutto il desiderio e l'amore che provava. Con tutto, tutto ciò che poteva darle. Elena rispose al bacio, nello stesso identico modo.
Il vampiro fece scorrere le sue mani lungo la schiena dell'umana, sotto la maglietta leggera che ricopriva quel perfetto corpo. E come l'acqua per gli assetati o il pane, per gli affamati, loro non ne abbero mai abbastanza. Continuarono ad amarsi, come se tutto il resto del mondo fosse scomparso. Perchè c'erano solo loro due. Perchè, dopo così tante sofferenze, se lo meritavano.


Dalla finestra vedeva le stelle, puntini che brillavano sparsi nel cielo. Quegli stessi puntini che l'aveva guardata ogni notte, per chissà quanto tempo. Quegli stessi puntini che, sperò, potessero vedere anche i suoi genitori e zia Jenna e tutti coloro che aveva abbandonato quello strano mondo. E Stefan. Stefan non poteva perderseli, erano un spettacolo fantastico.
Un brivido percorse la schiena di Elena. La sottile camicia che indossava e le gambe nude, non erano proprio il giusto abbigliamento per un autunno così freddo. Eppure, lei sapeva che non erano brividi di freddo, ma di malinconia, eccitazione, adrenalina e tutti quei sentimenti e quelle emozioni provate nell'ultimo periodo.
Non sapeva che ora fosse e di sicuro non le importava. Era seduta su quel grande letto, tra le leggere lenzuola bianche di Damon. Lui dormiva e, oh, sembrava un angelo. Non un angelo qualunque. Sapeva che era il suo angelo. Per sempre.
Già. Per sempre.
'Prenditi cura di lui e fai in modo che sia felice, per quanto l'eternità possa renderti felice.' Le aveva scritto Stefan. Quelle parole non la aveva abbandonata. Sapeva che prima o poi avrebbe dovuto fare una scelta e la cosa la terrorizzava. Lei voleva stare con Damon per sempre, per l'eternità. Anche se, una parte di lei, amava troppo la propria parte umana.
Poi, guardò il vampiro che dormiva accanto a lei. Il petto nudo, così perfetto. I capelli sul cuscino e gli occhi chiusi. Si calmò. Poteva decisamente pensarci in futuro, adesso, aveva troppe cose da godersi.


Il sole non era ancora sorto. Damon se ne accorse appena spalancò gli occhi. Il silenzio e la pace che erano presenti in quella casa, e anche fuori, erano davvero insuperabili. Sapeva che le cose non erano a posto, sapeva che suo fratello non c'era più; ma, il fatto di riavere la donna che amava al suo fianco, lo rendeva felice.
Si voltò e vide Elena che dormiva beata di fianco a lui. Il vampiro sospirò. Non avrebbe permesso a nessuno di portargliela via. Non adesso che era da solo a dorverla proteggere. Lei era sua, la sua fragile, piccola, umana.
"Buon compleanno."
Troppo preso dalla contemplazione del suo amore, o forse perchè ancora mezzo addormentato, Damon non si era accorto che Elena aveva aperto gli occhi e solo dopo alcuni minuti di silenzio e non senza aver spremuto qualche neurone, riuscì a capire ciò che l'umana aveva appena detto.
"Che?" Ripetè ugualmente, nonstante fosse quasi sicuro di aver sentito bene.
"Ho detto: buon compleanno." Elena gli fece un sorriso a trentadue denti.
"Tu come... come fai a..."
"Me lo disse Stefan, un giorno. Stavamo parlando della sua famiglia e il discorso è caduto su di te e, beh, sul giorno del tuo compleanno... mi ha anche detto che ti arrabbi molto se nessuno ti fa un regalo. Così, beh, ecco qui!" L'umana, mentra parlava, si era alzata dal letto e aveva preso, dalla sua borsa, una scatolina color rosso scuro.
Damon era rimasto come paralizzato. Non pensava che Elena conoscesse il giorno del suo compleanno e la cosa che lo lasciava ancora più perplesso, era il fatto che lei avesse avuto il tempo di prendergli qualcosa.
Si alzò piano dal letto e, con la velocità di una tartaruga, avanzò verso l'umana. Quando fu sufficientemente vicino, allungò il braccio e prese dalla mano di Elena, la scatolina rosso scuro, aprendola. Rimase a bocca aperta per diversi minuti.
"E'..."
"Si, il suo." L'umana completò la frase, consapevole che il vampiro non l'avrebbe fatto. Aveva ormai preso in mano quell'anello tra le sue forti dita e continuava a rigirarlo.
"Voglio che lo tenga tu, Damon. Sei, sei suo fratello. E' giusto così."
"Grazie, io...è dal mio ultimo compleanno umano che non ne ricevo uno, e questo è decisamente il più bel regalo che potessi farmi." Il vampiro fece una breve pausa prima di continuare. "Ora, vorrei che tu venissi con me in un posto, prima che il sole sorga."
"..ok" L'umana si sbottonò la camicia di Damon che indossava, per rimettersi i propri vestiti. Il vampiro continuava a fissarla, immobile. "Damon, hai detto prima che sorga il sole! Non abbiamo molto tempo..."
"Oh, si, giusto è solo che...!"
"Cosa?"
"...sei bellissima"
"Me l'hai già detto quattro volte" L'umana sorrise.
"Ah.." Disse e andò in bagno. Elena scoppiò a ridere, sicura di essere sentita dal vampiro. Damon Salvatore innamorato, era davvero la cosa più bella che esistesse al mondo.

"Come conosci questo posto?" Elena guardava il cielo ancora buio sulla sua testa.
"Beh, non sei stata la prima a cui Stefan l'ha mostrato. Mi dispiace, ma sono arrivato prima io..."
Si trovano esattamente nello stesso posto in cui il più giovane dei fratelli Salvatore aveva portato l'umana, quando aveva assunto il sangue di Damon e rischiava di trasformarsi.
Il vampiro la abbracciò da dietro, appoggiando la sua testa sulla spalla di lei e avvicinando le proprie labbra al suo orecchio. "Un giorno, quando eravamo solo dei ragazzini, mi disse che aveva scoperto un posto magico e mi portò qui. Disse anche che non avremmo dovuto dirlo a nessuno, che questo era il nostro posto segreto da cui ammirare l'alba e il tramonto. Beh, lui non ha mantenuto la promessa... Ti ci ha portata."
"E perchè pensi che l'abbia fatto?"
"Perchè ti amava." Il vampiro fece una breve pausa. "E anche io..."
Elena si girò e lo baciò dolcemente sulle labbra. Poi gli sorrise e tornò a guardare l'orizzonte incontrarsi con il cielo, che piano piano si stava schiarendo.
"Mi trasformerai?" Lo chiese con un sussurro, che si mischiò al sibilo del vento ma che Damon riuscì a udire benisssimo.
"E' una tua scelta. Non posso negare che ti vorrei per l'eternità, ma è una tua scelta. Ho già commesso questo errore una volta, non intendo farlo di nuovo. Inoltre, dovresti rinunciare alla tua parte umana."
"Sarebbe comunque meno doloroso che rinunciare a te." Il cielo era ormai chiaro.
Il vampiro sapeva che sarebbe stato difficile dissuaderla, e, una parte di lui, ne era felice. "Già. Dove lo trovi un altro come me? E così bravo a letto?"
L'umana gli diede una pacca sulla spalla.
"Che c'è?" Chiese Damon, con un espressione divertita. "Vuoi forse negarlo?"
"No, assolutamente no. Ma hai rovinato un momento molto romantico..."
"Beh, si... credo di essere semplicemente.. Damon Salvatore." Il vampiro fece una smorfia.
L'umana sorrise. Aveva ragione. Lui era quel vampiro di cui si era innamorata e, molto probabilmente, per fortuna, non sarebbe cambiato mai. Si strinse ancora più forte al suo corpo.
Damon guardò Elena e poi chiuse gli occhi, ascoltando il suono del vento che gli sfiorava la faccia. Mai si era sentito così in pace con se stesso, mai aveva avuto quella sensazione. La sensazione che tutto fosse al giusto posto. Avrebbe ricordato Stefan per sempre, ogni giorno appena sveglio, il suo pensiero si sarebbe rivolto al suo fratellino. L'avrebbero ricordato insieme e, questa volta era proprio il caso di dirlo, per sempre.

Quando Damon riaprì i suoi splendidi occhi color mare, a Mystic falls, il sole stava, ancora una volta, sorgendo, imporporando l'immenso cielo di rosso.

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