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Autore: Seiyako    29/10/2011    9 recensioni
one shot su Bunny sul vero significato del Natale, dedicato a tutte le fan che seguone le mie storie.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Usagi/Bunny
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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BUNNY IN: “LA MAGIA DEL NATALE”

( dedico questa one shot a tutte le fan che seguono le mie storie, vi ringrazio dal più profondo del cuore, Seiyako)

     
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Aria di festa, aria di felicità, aria di unione, aria di riconciliazione, voglia di giocare insieme, voglia di esultare dalla gioia.

Era esattamente questa l’atmosfera che respirava la nostra amica Bunny mentre girovagava per la città.
La buffa testolina bionda fischiettava saltellando allegramente sulle note di “ JINGLE BELLS ROCK” che uscivano dagli altoparlanti attaccati ai pali delle luci, senza badare minimamente ai passanti che la guardavano con fare ironico, come per dire “ Ma questa qui è tutta matta!”.
Di certo loro non sapevano assaporare il meraviglioso spirito natalizio e non apprezzavano fino in fondo la bellezza delle lucine colorate appese ai balconi delle case e alle splendide decorazioni fatte con nastri rossi, pigne e rami d’agrifoglio che davano quel tocco in più alle vetrine dei negozi.
Bunny tutto questo lo chiamava: “ la magia del Natale” e passando davanti ad un fornaio, il forte odore dei panettoni mischiato ad un odore dolcissimo di zucchero a velo e cioccolato le stuzzicarono le narici facendole brontolare lo stomaco.
 
“ Mamma mia che fame!” disse abbassando la testa e mettendosi una mano sulla pancia.
Con passo veloce e spedito andò verso il forno.
Aperta la porta ed entrando nel negozio, dietro al bancone vi trovò una signora robusta e di media statura intenta a pesare del pane sulla bilancia. Indossava un grembiule bianco e una cuffietta dello stesso colore da cui uscivano dei ciuffetti di capelli color biondo cenere. Rimesso il pane nella cesta, la signora si voltò trovandosi Bunny che aspettava in piedi di fronte a lei.
 
“ Prego, posso esserle utile?” Chiese la signora fornaia molto educatamente.
 
“ Si, vorrei quelli lì” rispose Bunny indicando con il dito indice dei biscottini fatti con la pasta frolla.
 
“ Certo, la servo subito” riprese la signora infilandosi dei guanti di plastica e prendendo ad uno ad uno quei deliziosi dolcetti mettendoli nella busta:
 
“ Serve altro signorina?”
 
“ No, grazie basta così” rispose Bunny prendendo la busta e porgendo una banconota alla fornaia.
 
“ Torni a trovarci!” Sorrise la signora.
 
“ Senz’altro arrivederci!” Replicò Bunny ricambiandole il sorriso.
 
Uscita da lì, Bunny guardò la busta dei dolcetti con molta predilezione, stava per prenderne uno per assaggiarlo ma il suono forte e deciso di una campana la fece sussultare.
Incuriosita, camminò verso il punto da cui proveniva quel suono e si fermò davanti a una bella chiesetta con un maestoso campanile.
La nostra amica Bunny esitò per qualche istante, infine infilò i dolcetti nella borsa a tracollo e vi entrò spingendo la robusta porta di legno. Appena messo piede nella chiesa, la buffa testolina bionda fu avvolta da un forte odore di incenso.
Non c’era nessuno dentro, apparte una signora anziana inginocchiata davanti al confessionale, nonostante la penombra, Bunny riuscì a scorgere che quella donna indossava un tailleur grigio e un velo di pizzo sul capo. Stringeva un rosario tra le mani e parlava sottovoce attraverso la grata.
Tuttavia un’altra cosa attirò l’attenzione di Bunny, ossia il bellissimo presepio allestito al fianco dell’altare.
La nostra amica bionda percorse la lunga navata camminando sul pavimento di marmo color avorio e giunta davanti al presepe non potè che rimanerne affascinata. I personaggi posti in quella piccolissima grotta fatta con la ghiaia e il legno sembravano veri!
La Madonna indossava una tunica rosa con un velo bianco sulla testa, inginocchiata e con le braccia incrociate al petto, con sguardo amorevole guardava Gesù Bambino, Suo figlio, che giaceva nella culla di paglia, coperto con un lenzuolino bianco.
S.Giuseppe invece posto alla destra del fanciullo, indossava un lungo abito marrone, con un mantello dello stesso colore che gli copriva le spalle, aveva un bastone in mano e anche lui guardava Gesù Bambino molto dolcemente.
Un po’ più in alto appeso con un filo di nylon era posto l’angelo con dei bei capelli a riccioletti biondi e gli occhi azzurri, indossava un lungo vestito color carta da zucchero e con entrambe la mani teneva lo striscione con su scritto “ Gloria”.
Il finto muschio e la cartapesta usata a mò di collina rendeva il tutto ancora più bello, lo faceva sembrare davvero reale!
 
“ Ti piace?” Domandò una voce maschile molto pacata e gentile.
 
Bunny si voltò e vide un uomo con gli occhiali, alto sull’uno e ottanta, con i capelli castano scuro e gli occhi scuri, indossava una lunga cappa nera che gli scendeva fino ai piedi e stretto in una mano aveva un messale. Non ci volle un genio a capire che quello doveva essere il parroco.
 
“ Si, è molto bello” rispose Bunny.
 
“ Sai mia cara?” Continuò il prete con molta famigliarità “ molti si dimenticano qual’è il vero senso del Natale".
 
“ Cosa intende dire?” Chiese Bunny incuriosita.
 
Il parroco si tolse gli occhiali e se li rimise, infine disse:
 
“ Oggigiorno il Natale è diventato un commercio, nessuno pensa più a niente.”
 
“ Mi scusi ma non la seguo” replicò Bunny perplessa.
 
“ Guarda quello che c’è scritto lì e lo capirai” rispose l’uomo indicando una piccola locandina attaccata al di sotto del presepe.
 
La nostra amica Bunny, curiosa più che mai lesse ciò che c’era scritto su quella locandina:
 
 
Un giorno ho trovato scritto su un calendario queste parole:
“Il mondo è di chi lo ama e sa meglio darne testimonianza.”
Quanto sono vere queste parole! Nel cuore di ogni persona c’è un’infinita sete d’amore e noi con quell’amore che Dio ha effuso nei nostri cuori, possiamo saziarla.
( François Xavier Nguyen van Thuan)

 
Bunny con le lacrime agli occhi capì finalmente ciò che intendeva dire: la vera magia del Natale non è nei regali o nelle decorazioni, ma nell’amore e nel rispetto che si ha verso il prossimo! Anche se riceviamo delle offese e delle umiliazioni non dobbiamo mai abbatterci, ma rialzarci più forti di prima restando sempre uniti e senza mai smettere di volerci bene! Perché quando ci si vuole bene è sempre festa! 

 
  
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