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Autore: emme30    29/10/2011    7 recensioni
SPOILER sulla 3x07-3x08 anche nella descrizione della storia.
Kurt tirò su col naso, strofinandoselo appena con una mano mentre una lacrima calda gli scivolava lungo la guancia. Se la asciugò subito, dandosi mentalmente dell'idiota perchè non era sensato piangere per una cosa del genere.
Si piangeva quando succedevano le disgrazie. Aveva pianto quando suo padre era stato in ospedale, quando i suoi sogni per entrare nella NYADA si erano infranti dopo aver visto quel gruppo di ballerini (ma quella era anche un po' colpa di Rachel), quando Finn gli aveva detto quella brutta parola in camera sua e anche al ballo quando l'avevano eletto reginetta.
Ok, forse piangeva per un po' troppe cose e quella era solo un'altra tacca sulla lista.
Ma stare raggomitolati sulla scala antincendio per non aver vinto le elezioni per il rappresentante di istituto era davvero infantile, e anche molto sciocco.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dave Karofsky, Kurt Hummel
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Basata su questo SPOILER. Grazie alla mia ans.
 

I Voted For You.


Kurt tirò su col naso, strofinandoselo appena con una mano mentre una lacrima calda gli scivolava lungo la guancia. Se la asciugò subito, dandosi mentalmente dell'idiota perchè non era sensato piangere per una cosa del genere.

Si piangeva quando succedevano le disgrazie. Aveva pianto quando suo padre era stato in ospedale, quando i suoi sogni per entrare nella NYADA si erano infranti dopo aver visto quel gruppo di ballerini (ma quella era anche un po' colpa di Rachel), quando Finn gli aveva detto quella brutta parola in camera sua e anche al ballo quando l'avevano eletto reginetta.

Ok, forse piangeva per un po' troppe cose e quella era solo un'altra tacca sulla lista.

Ma stare raggomitolati sulla scala antincendio per non aver vinto le elezioni per il rappresentante di istituto era davvero infantile, e anche molto sciocco.

Un'altra lacrima gli rigò la guancia mentre ripensava al momento in cui Figgins aveva annunciato che Brittany aveva vinto. Si era sentito morire, si era sentito distruggere in mille piccoli, piccolissimi pezzettini sparsi sul pavimento della palestra per poi essere calpestato da una marea di ragazze che cantavano Run The World mezze nude.

Voleva bene a Brittany, le voleva davvero bene ed era grazie a lei che si era scoperto un unicorno, ma non la riteneva in grado di mandare avanti una scuola come il McKinley, un posto in cui il bullismo e l'indifferenza erano all'ordine del giorno e per i quali nessuno faceva nulla. Brittany sarebbe stata capace di istituire il Venerdì Arcobaleno e far vestire la gente di rosa distribuendo zucchero filato. Era sicuro che ne sarebbe stata capace.

Si passò una mano tra i capelli, strizzando gli occhi e lasciando che le sue guance si bagnassero di nuovo. Odiava quella scuola, odiava dover stare così male per una stupida, stupidissima elezione, odiava sentirsi così solo.

Era difficile persino per lui immaginarsi un Kurt Hummel non continuamente circondato dai suoi amici o dal suo adorabile fidanzato, ma ultimamente le cose stavano così.

Riusciva a vedere Blaine soltanto in momenti molto sporadici perchè era sempre così indaffarato per il musical da non avere neanche più il tempo di andare a prendersi un caffè insieme. Il suo ruolo in West Side Story non era così importante, non doveva neanche cantare, quindi sia Artie che gli altri due registi non ritenevano che i ruoli secondari facessero così tante prove come Tony e Maria, col risultato che Blaine era sempre con Rachel a provare, e lui non aveva mai occasione di vederlo se non quando aveva un po' di tempo e si sedeva in auditorium a guardare il suo ragazzo e una delle sue migliori amiche a fare prove su prove.

Ma non gli piaceva trovarsi lì, perchè ogni volta che vedeva Blaine cantare su quel palco sentiva qualcosa bruciargli dentro che era sicuro fosse invidia, o per lo meno una latente gelosia.

Perchè quel ruolo sarebbe dovuto essere il suo. Sarebbe dovuto essere la sua rampa di lancio insieme alle elezioni per avere libero accesso alla NYADA, e invece, nel giro di un mese, aveva perso entrambi e i suoi sogni si stavano lentamente sgretolando sotto le sue dita.

Tirò di nuovo su col naso e pensò a come era andata sbiadendosi la sua favolosa amicizia con Mercedes, non si salutavano neanche più quando si vedevano per i corridoi e la cosa lo tormentava un giorno sì e l'altro anche, ma non sapeva assolutamente come fare per cercare di rimettere insieme i pezzi con lei, visto che ormai faceva parte del glee club della Corcoran ed erano quasi avversari. Neanche quando era nei Warblers l'aveva sentita così lontana.

Nemmeno con Tina se la sentiva di parlare, visto che il padre di Mike stava irrimediabilmente provando a far lasciare l'unica coppia che avesse mai resistito così tanto all'interno del glee, lei dedicava tutte le sue attenzioni a Mike.

E così era solo, a piangere lacrime amare sulla scala antincendio mentre il resto del glee era a festeggiare Brittany per la sua vittoria. Di lui non si era ricordato nessuno, nemmeno Blaine che non aveva partecipato ai risultato perchè Rachel l'aveva nuovamente trascinato in auditorium a provare. Gli avevo scritto un messaggio qualche minuto prima chiedendogli come era andata, ma Kurt non se l'era sentita di rispondere.

Si asciugò gli occhi col palmo della mano, senza neanche pensare a quanto quelle lacrime gli stavano irritando le pupille, quando sentì qualcuno sedersi di fianco a lui.

Cercò di ricomporsi e di asciugarsi il viso, per poi voltarsi e rimanere piacevolmente sorpreso.

Ciao David. Cosa ci fai qui? Non sei a festeggiare con i tuoi compagni della squadra di football perchè la più gnocca del McKinley ha vinto?” Il suo tono era tagliente, aggressivo.

Dave sospirò, sconsolato, ma conscio di come prendere Kurt in quelle situazioni. “Ehi, non prendertela con me, lo sai che non la penso così.”

Kurt trattenne un sospiro. “Hai ragione, scusa.”

Meglio.”

Cosa ci fai qui con questo povero sfigato che non è neanche riuscito a vincere le elezioni?”

Piantala. Ti ho visto scappare via, sono venuto a dirti che mi dispiace.”

Per cosa.”

Che non hai vinto.”

Anche a me dispiace, che cosa buffa, vero?”
Dave gli mise una mano su una spalla e la strinse leggermente. “Sì, ma non piangerti addosso adesso, erano solo delle stupide elezioni.”

Kurt sospirò, appoggiando un braccio al ginocchio e il mento sul palmo della mano mentre ancora fissava il pavimento.

Non erano solo delle stupide elezioni, mi serviva per entrare al college. Non mi prenderanno mai senza delle attività extracurricolari.”

E perchè no? Non ti basta cantare e sculettare un po'?”

Kurt sorrise tristemente. “Non sono abbastanza bravo.”

Queste sono tutte cazzate.”

Kurt alzò la testa e per la prima volta incontrò lo sguardo di Dave. Sorrideva e i suoi occhi erano troppo profondi per non perdercisi.

Non ho mai sentito nessuno cantare meglio di te, sai di essere bravissimo. Se non ti prenderanno solo degli emeriti idioti.”

Kurt fece un debole sorriso ma non disse nulla. Si prese il viso tra le mani e continuò a guardare di fronte a sé. Dopo un paio di minuti di un silenzio calmo e tranquillo sentì Dave schiarirsi la gola.

Comunque, io ho votato per te.”

Kurt si voltò verso di lui, con le sopraccigli alzate e la bocca leggermente aperta.

Sul serio?” disse con un sussurro, immergendosi in quegli occhi cangianti e profondi.

Certo” Dave gli sorrise e si morse un labbro. “Se c'era qualcuno che poteva cambiare le cose quello eri tu, anche se non credo che questa scuola una cosa del genere la capirà mai.”

Kurt fece un sorriso più ampio. “Grazie. Sono... sono colpito.”

Dave gli fece un cenno e ricambiò il sorriso, per poi distogliere lo sguardo dai suoi occhi e fissare un punto a caso di fronte a sé.

Kurt seguì il suo esempio e lasciò che quel caldo silenzio li avvolgesse nuovamente, arrivando alla conclusione che forse non era così solo come pensava.

   
 
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