Che l’amore non fa soffrire,”non so se sono innamorata”,mi ripeto,da quanto tempo lo ripeto?Troppo forse.
-Se vuoi scegli lei
-ma io amo te..
-la scelta,per qesto,non dovrebbe essere forzata
-ma io non voglio amarti-un colpo al cuore,come una lama che sprofonda in una crepa già aperta-tu non fai per me,sei la persona sbagliata,non era di te che mi dovevo innamorare-un tono deciso,mai sentito così deciso.
Presa dalla rabbia,dal nervoso e annoiata dalla lezione di musicologia oramai infinita,presi la mia cartella,mi alzai e uscì dalla classe. Bellamy corse da me,chiedendomi cosa mi fosse successo,ma la prof ci raggiunse e…
-entra subito in classe-urlò a Bellamy-tu,Federica,torna al più presto e riprenditi-disse con aria premurosa,sembrava avesse sentito tutta la discussione che tanto avrei voluto evitaare. Il mio cuore era ormai cancellato dal petto,solo sentimenti negativi erano rimasti,solo ora posso dire di aver amato.”Vieni e abbracciami”,urlavo dentro me.La giornata finì in fretta e tornata a casa,suonai un po’ e mi misi a scrivere poesie,come mio solito.
Ecco che entro in classe,il giorno seguente.
io ero seduta sul banco,lui mi sfila la chitarra dalle mani e...
alzando la voce mi dice”ora mi hai fatto incazzare,io e te non siamo più niente,non hai diritto di prendere la mia chitarra,noi due non condividiamo niente”.Io rimango immobile, impassibile,quasi impaurita. Bellamy  mi fissa,anche Angelo e anche Federico,come se aspettassero una mia reazione,ma io ferma,quasi statuale.
Per non scoppiare in un pianto e per non mandarlo a quel paese

 scappo in bagno,il mio mondo crolla,mi sento in preda a una crisi,una di quelle in cui svengo usualmente,”che fai? Federica respira,ed espira,tranquilla andrà tutto bene”,mi dicevo fra me e me,ma sapevo che non era così,basta,rifletti. Cos’è successo? Nulla di particolarmente brutto o traumatizzante,no.