Capitolo 1

Nonostante fossi una ragazza di soli 25 anni, la fama mi aveva raggiunta, e anche molto in fretta. Il mio nome si sentiva ormai ovunque, alla radio, in televisione, sui quotidiani, sulle riviste femminili.. Ogni mattina, o quasi, non esageriamo adesso! Leggevo a caratteri cubitali, “A BREVE IL NUOVISSIMO LIBRO DELLA GIOVANISSIMA SCRITTRICE MILEY CYRUS! ANCHE QUESTA VOLTA CI STUPIRA’!!”

Alla fine però, non mi lamentavo, era quello che volevo, e che avevo sognato sin da bambina..

Avevo ereditato questa passione da mio nonno, che era stato a suo tempo, un grande scrittore di gialli. Da lui ho imparato tutti i segreti per essere un bravo scrittore. Ed è proprio grazie a questi segreti, e a lui in particolare, se sono arrivata così in cima..

Posso ritenermi soddisfatta della mia vita, certo, vivo in maniera al quanto sregolata, dal momento che la mia “esistenza” è condizionata dalle mie idee e ispirazioni, a volte dormo di giorno e scrivo di notte, mangio quando capita, sono una caffè dipendente, le amicizie sono poche, e gli amori quasi inesistenti, ma si sa, che la vita dello scrittore non è il massimo.. ma non mi lamento, sono felice ed appagata, approfitterò di questa occasione, offertami dal fato, fino alla fine!

Anche se sono famosa e di condizioni economiche abbastanza agiate, divido un appartamento con la mia, forse unica, amica, Demi. Perché divido un appartamento?  Essenzialmente per due motivi, sia perché io odio la solitudine, cosa che invece uno scrittore cerca, ma io sono un caso a parte, e sia perché Demi aveva bisogno di un tetto sulla testa. E allora perché non approfittare?

Io e Demi ci conoscemmo per caso, nella libreria dove era stata appena assunta, mentre io ero li per autografare dei miei romanzi. La trovai simpatica, e soprattutto era una ragazza che non mi conosceva e che non aveva mai letto i miei libri. Ero molto contenta, per quanto mi piacesse la notorietà, a volte ne preferirei fare a meno, e sapere che c’era qualcuno a cui non interessavo, mi rendeva felice!

Ma aimè, questo piccolo dettaglio, il mio editore, nonché amico Log, me lo ricordava spessissimo. Anzi se fosse dipeso da lui, ci doveva essere una mia foto su ogni singolo giornale.. lo sapeva che odiavo questa situazione, ma in fondo è lui che mi ha scoperta, qualche anno prima, è lui che mi ha lanciato sul mercato, quindi dovevo ascoltarlo, proprio come avrei dovuto fare in quel momento, quando invece preferivo di gran lunga fantasticare e ricordare i tempi andati..

“Miley!! Mi vuoi ascoltare santa pazienza! Sto cercando di illustrarti il tuo nuovo lavoro!!” urlò Log per riportarmi al presente, era davvero acido e antipatico a volte

“hai ragione dimmi, di che si tratta!” mi sedetti comoda e pronta ad ascoltare

“bene.. allora ricomincio.. e spero sia l’ultima volta!” mi fulminò, e io gli sorrisi, poi continuò  “dicevo, la tua casa editrice, e io ho ritenuto fosse un’ottima opportunità per te, ha pensato e deciso, di farti scrivere una storia, diversa da quelle che scrivi di solito..” stavo per controbattere, ma lui non me lo permise “..so che non ti piace cambiare il tuo genere, ma ha volte fa bene modificare, trasformare e ideare cose nuove, pertanto, dovrai scrivere un romanzo rosa, nonché d’amore.. e la cosa importante, se non la vera novità, e che verrai affiancata da un altro scrittore!” sorrise, sembrava molto soddisfatto, ma di certo io non lo ero!

“spero che tu non abbia accettato!?” chiesi speranzosa. Voi vi chiederete perché no? Be, primo non mi piace cambiare il mio genere, io sono abituata a scrivere gialli avvincenti, come avevo imparato da mio nonno, con a volte storielle romantiche, infilate ogni tanto, ma non veri e propri romanzi d’amore, non avrei saputo cosa scrivere, io non conoscevo l’AMORE, non l’avevo mai provato! Secondo non volevo assolutamente essere affiancata da nessun altro scrittore! Perché avrebbe significato cambiare il proprio stile, unirlo a un’altro, concordare idee, emozioni.. no no no! Questa esperienza lavorativa non l’avrei accettata. Ma non mi fu possibile..

“Miley, so che non sei d’accordo, e capisco le tue ragioni, ma pensa, questo ti permetterà di essere ancora più conosciuta, di quanto già non sei, e poi ti arricchirà dal punto di vista professionale e di esperienze! Pensaci tesoro è un’ottima occasione per te!” mi sorrise, aveva quello sguardo supplichevole, che utilizzava ogni volta che voleva farmi accettare qualche lavoro che non mi piaceva, ma sapeva che adoravo quello sguardo, e così a malincuore, accettai

“ok accetto!! Spero di non pentirmene però! Ma dimmi chi è questo scrittore che mi affiancherà?”

“grande tesoro!! Non te ne pentirai! Ah quanto mi hanno detto comunque, è un certo Nicholas Jonas, uno scrittore di romanzi horror, molto famoso..

“fantastico!! uno scrittore di romanzi horror e una scrittrice di romanzi gialli lavoreranno insieme per pubblicare un romanzo d’amore, che grande accoppiata!! Che cavolo ne uscirà da sotto!!” dissi sarcastica

Salutai Log, che mi comunicò, che la settimana dopo avrei incontrato il famoso Nicholas Jonas, che io però non conoscevo. Così, per arricchire le mie conoscenza su di lui, avrei fatto delle ricerche e letto perché no qualche suo libro. Scoprii che in effetti era davvero un tipo famoso, ma su di lui non si sapeva un granché, le uniche cose che trovai furono, che aveva 29 anni, era molto ricco, appartenente a una buona famiglia e che era sposato.

Ero davvero curiosa, e per una scrittrice di gialli, il mistero e l’ignoto erano come pane e acqua, indispensabili e insostituibili. Pertanto decisi che avrei scoperto i suoi segreti. Ma un’altra cosa interessante avevo notato, nonostante fosse “aristocratico”, famoso e per di più sposato, di lui non c’erano foto, nemmeno un motore di ricerca come google, era in grado di soddisfare la mia curiosità, per quanto ne sapevo, avrei anche potuto lavorare con un individuo mostruoso, come i suoi personaggi, con chili di troppo, non curato, trasandato, occhialuto, con barba incolta, e nei sporgenti sul volto.. per essere chiari, non sono una persona a cui importano molto queste cose, per me è importante il talento, ma sarei ipocrita se dicessi che non ne sarei “disgustata”, sono pur sempre una ragazza, con uno stomaco!!

Pregai Dio, che non fosse così terribile, e che mi sarei trovata bene con lui.. e pensai chiudendo il mio portatile, e salutando Demi che era appena rientrata, “speriamo bene! E che Dio ce la mandi buona!!”