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Autore: Arasta    30/10/2011    2 recensioni
One shot piccolissima dedicata a tutti quelli che come me ritengono non sia possibile che TUTTI i Serpeverde siano scappati prima della battaglia finale.
Non sappiamo nulla di Astoria Greengrass, la moglie di Draco Malfoy.
Io ho provato ad immaginarla qui, nel suo quinto anno, quello di Piton preside e dei crudeli Carrow.
Una ragazza di quindici anni che si ritrova a riflettere su quella nobiltà tanto ostentata dalla casata di Salazar, su cosa significhino veramente le parole "fedeltà" e "onore"
Enjoy it :-)
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Astoria Greengrass
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Honor to us all Ho scritto questa shot in due ore.
DUE ORE gente.
Sono stata al Lucca Comics e vedendo un ragazzo vestito da Serpeverde e, penso, da Draco Malfoy visto che aveva i capelli color platino mi sono chiesta: aspetta, Draco non si era sposato alla fine? E com'é che si chiamava la moglie? Astoria Greengrass? Sì, proprio lei!
Ed ecco che é venuta fuori questa cosa.
Piccola postilla prima di iniziare: cito In Noctem una canzone che esiste davvero e che fà parte della colonna sonora del Principe Mezzosangue. MAGNIFICA.
Leggete, poi ne riparliamo ^_^

Honor to us all

Greengrass.
Purosangue.
SERPEVERDE.

Semplice l'equazione, come bere un bicchier d'acqua.
Ma é corretto?

Astoria é sempre rimasta nell'ombra.
A testa bassa, dietro le spalle della sorella maggiore, tra le protettive braccia dei genitori. Le andava bene in realtà: sempre zitta, accondiscente, una vera signorina.
Andava tutto benissimo.

Finché non é diventato asfissiante.

Le mura nere della Guerra e di una Hogwarts irriconoscibile si sono chiuse su di lei, inghiottendola.
Ma Astoria ha capito una cosa: in quell'oscurità che prima era rassicurante e ora è diventata un mare nero ed in tempesta, lei deve imparare a nuotare.

Andare CONTRO la corrente, se necessario.

I pupilli di Severus Piton dormono cullati da sonni tranquilli; tutti gli altri annaspano tra gli incubi.
E a lei non sta bene.

Non sa il perché.
Non sa come né quando ha cambiato idea su tutto, su tante parole che se prima avevano un significato ben preciso ora le sembrano così vuote davanti alla follia distruttiva dell'Oscuro Signore.

Stato di sangue.
Lignaggio.
Eredità.

Cosa vogliono dire, ormai?

Forse é stato quando hanno preso a calci il piccolo Dennis Canon fino a fargli sputare lo stomaco che ci ha ripensato?
O meglio quando la sorella degli Weasley si è messa davanti ad un gruppo di primini terrorizzati dalla bacchetta, pronta a scagliare una Cruciatus, di quella megera di Alecto Carrow?

Non lo sa, DAVVERO.

E come se non bastasse, anche la sua coscienza fà la confusionaria: da una parte, lo spirito di autoconservazione dei Serpeverde le urla di tornare indietro, al sicuro nel suo letto di coltri smeraldine, mentre un'altra, per assurdo più convincente, le dice di continuare a camminare verso l'aula (se la si può ancora chiamare così) di Babbanologia.

Quella voce somiglia stranamente a quella del Cappello parlante.

Ormai cinque anni fà, in un tempo che Astoria ora come ora fatica davvero a credere che sia esistito, quel pezzo di stoffa rattoppata aveva preso in considerazione l'idea di mandarla a Corvonero, ma poi aveva scelto, grazie al cielo, per Serpeverde.

Avrai una grande opportunità laggiù, oh sì che ce l'avrai.

Così le aveva detto, quel copricapo chiaccherone.

Ed é QUI la sua opportunità?
Nell'aula dove la costringono a parlare dei babbani come degli schifosi animali opportunisti, nel regno dei Mangiamorte, in quel muro dove hanno sbattuto la testa di un ragazzino del secondo anno di Tassorosso così, per divertimento, in questa notte dove nessuno si è accorto che LEI, Astoria Greengrass di Serpeverde, sta per lasciare alle spalle tutto e rendere pubblica la sua intenzione si unirsi alla Resistenza?

Se non fosse troppo occupata a non fare il minimo rumore scoppierebbe a ridere.

In tutta quest'assurdità, che però é vera com'é vero che lì fuori Colui che nessuno nomina trama per ucciderli tutti, l'unica cosa di cui é certa é che ormai é ora di CRESCERE.

Basta vivere in mezzo alla bambagia.
Basta annuire e sorridere ad ogni "devi comportarti a modo" e "devi ascoltare solo tua sorella" e "devi portare onore alla stirpe di Salazar."

Adesso é il momento.
Il momento in cui Astoria capisce.

Ha paura, una paura folle, ma non le importa.
Ci penserà al mattino, quando tutti, Mangiamorte compresi, vedranno ciò che ha fatto.
La bacchetta si alza tremante, ma inizia a muoversi senza indugi, senza ripensamenti.

Mentre traccia nell'aria le lettere che appaiono in contemporanea sulla parete, Astoria si concede un sorriso di trionfo.

" Onore a tutti noi, devi portare, Astoria. "

Ripete nella testa mille volte le parole di sua madre, mentre le sue labbra le sfiorano solo una, piano e senza farsi sentire da nessuno.

La sua battaglia la condurrà nel silenzio.

Un'altimo tocco, ed é fatta.
Si sfila dai ricci neri la fascia verde con il serpente che a Daphne piace tanto. Anche alla Lovegood sembra piacere.
L'ha vista mentre osservava lei nei corridoi, e ha visto il suo sorriso negli anni passati, quando il Coro le faceva fare gli assoli di In Noctem.
Spera che quella ragazza sia tanto intelligente quanto strana.
La fà cadere a terra, quasi attaccata allo zoccolo del muro.

Osserva quasi estasiata la sua opera.
Sa che in quelle tre parole ci sono il suo destino, la sua condanna, forse persino la sua morte.

Ma ci sono cose più importanti.

Dignità.
Quella che riporterà alla sua Casa venduta, troppo codarda per combattere.

Fedeltà.
Quella alla luce che il vecchio preside diceva di ritrovare, nei momenti bui. Bastava solo accenderla.

Onore.
Quello che sentirà quando, spera, l'accetteranno tra i ribelli, tra quelli che hanno scelto ciò che é GIUSTO e non ciò che é FACILE.

La sua famiglia la rinnegherà invece, se scopriranno. Ma la voglia di rivincita é più forte. La voglia di uscire dall'ombra, di essere più alta di tutti loro, di dimostrare che Astoria il folletto, quella magrolina con la pelle color latte, ha la forza negli occhi, verdi come le vesti di Salazar.

E lei é degna di quelle vesti. Il fondatore apprezzerebbe la sua ambizione.
La nobiltà é nel sangue, questo le hanno insegnato.
Allora, se proprio é così, vedranno quanto é nobile il suo sangue se lo verserà insieme a quello dei combattenti della Luce.

Scappa Astoria Greengrass, ma non come i pusillanimi.
Torna nella notte, prima che l'alba illumini il suo cammino.

In quell'Hogwarts divorata dalle tenebre pochi insistono ad accendere candele di speranza.
Scrivono graffiti per ricordare a tutti di non mollare.
Graffiti dalle tonalità sgargianti, calde come il fuoco e il sole.
Sono apparsi molte volte.

Questa é la prima che le parole ESERCITO DI SILENTE compaiono orgogliose nei colori verde ed argento.

 

Credits, thanks and co.

Dunque...
...cosa posso dire? Non saprei, visto che di Astoria non sappiamo un benemerito piffero e viene ignorata nelle fanfiction e nei siti su HP in generale.
Io ho deciso di dedicarle una shot perché penso sempre a quei personaggi che non hanno avuto giustizia nella serie, mi fanno decisamente pena poveracci...
L'ho caratterizzata in questa maniera per un motivo molto semplice: checché se ne dica, Draco é un pavido. Ha avuto delle possibilità di riscattarsi, seppur minime, ma non l'ha fatto. Lasciamo perdere le ragioni, in questa sede sarebbe inutile elencarle.
Torniamo a sua moglie: ho pensato che per una persona codarda ed insicura come lui, ci volesse una personalità forte, qualcuno che avrebbe potuto risollevarlo insomma. E quindi ecco che arriva Astoria (mi piace questo nome, ho scoperto che in greco vuol dire "stella", se sbaglio correggetemi), dal nulla, a soccorrerlo.
Ho scritto questa shot non solo per lei ma anche per la questione che accennavo nell'introduzione alla storia: NON MI SEMBRA POSSIBILE che NESSUN Serpeverde sia rimasto a combattere durante la battaglia finale. Non ci credo che nessuno di loro un giorno non si sia finalmente tolto il prosciutto dagli occhi e abbia deciso di ribellarsi insieme alle altre case.
Qui Astoria ha quindici anni, è vero, non sarebbe potuta rimanere in teoria. Però pensate un attimo a Ginny, che aveva solo un anno più di lei. Pensate a Colin Canon che è tornato indietro, anche se per lui è finita male, poverino..oddio ora piango.
In sostanza, zia Row potrà pure mal sopportare le Serpi (ditemi che non é vero u.u) ma secondo me loro c'erano e hanno combattuto eroicamente con tutti gli altri, anche se magari erano pochissimi.
Bene, filippica finita ^_^
Un'ultima cosa: non me ne vogliano a male le fan delle Drarry. Io adoro Draco ed Harry assieme, ho scoperto la loro coppia da poco ma incredibilmente mi sembra non solo plausibile ma anche bellissima! Però mi trovo a rispettare la scelta dell'autrice di mettere Draco insieme a questa sconosciuta di nome Astoria.
Vabé, i gusti son gusti!
Aspetto recensioni per sapere che ne pensate!

1 kiss, Sara

  
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