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Autore: Lily_James    31/10/2011    1 recensioni
Non c’era, senza Hogwarts. Non c’era, senza i Malandrini al suo fianco in ogni momento della sua giornata.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Malandrini, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Sirius chiuse gli occhi, e sospirò. Le mani gli tremarono lievemente, scosse da un brivido.
Era impegnato a buttare ferocemente ogni cosa gli capitasse a tiro dentro il baule scolastico, perché il giorno dopo avrebbe dovuto abbandonare Hogwarts per sempre.
Non era mai stato pronto a lasciare Hogwarts. Era il suo rifugio, la sua casa, la sua vita, la sua felicità. La sua famiglia si trovava là dentro. James, Peter e Remus, i suoi migliori amici.
Chiuse il baule di scatto. Una lacrima gli rigò il volto, ma scosse la testa: lui era forte, lui era un Black. Non doveva comportarsi in questo modo.
Ma quella sera fu come se tutto si sbriciolasse dentro di lui, lasciando posto a un terribile vuoto.
D’ora in poi sarebbe stato indipendente. D’ora in poi non avrebbe più potuto correre libero sul prato nelle fantastiche notti di Luna Piena, non avrebbe più potuto progettare scherzi, non avrebbe più potuto partecipare alle lezioni, mangiare nella Sala Grande, dormire sul letto a baldacchino.
Non c’era, senza Hogwarts. Non c’era, senza i Malandrini al suo fianco in ogni momento della sua giornata.
E sarebbe stato così per sempre.
Si appoggiò al letto e singhiozzò silenziosamente. Abbassò la testa e i lunghi capelli neri gli coprirono il volto.
Avrebbe più potuto entrare a Hogwarts? Avrebbe più potuto chiacchierare con i suoi amici sul parco ed osservare gli studenti ridere spensierati?
Non era mai stato pronto a lasciare Hogwarts.
Ora, davanti a lui, vedeva solamente il nero.
Scivolò giù dal letto e ascoltò il rumore del silenzio, in quel momento così poco confortante.
La porta del dormitorio si aprì ed entrarono James, Peter e Remus. Erano stranamente seri, mentre si avvicinavano piano a Sirius, che cercò di deviare il loro sguardo per non mostrare i suoi occhi pieni di lacrime.
«Sei un bastardo, Sirius» disse James con un sospiro.
«Sì, Jamie».
James ignorò quel nomignolò e gli porse la mano. Sirius la afferrò e si alzò da terra.
«Ci conosciamo da sette anni, tu credi veramente che cambierà qualcosa? Credi veramente che ti lasceremo in pace, razza di cagnaccio pulcioso?»
Remus scoppiò a ridere e scosse la testa.
Sirius cercò di trattenere un sorriso.
«Credevo che fossi meno donnicciola, Felpato...».
Sirius li guardò, uno a uno. Sorridevano sereni, come se la guerra non esistesse. Come se fossero ancora i ragazzini spensierati che sgattaiolavano a notte fonda dalla Sala Comune per progettare qualche scherzo.
Si sentiva incredibilmente libero, ora.
Per una volta, mise da parte l’orgoglio e la freddezza che lo avevano sempre caratterizzato e li abbracciò con forza. E mentre si stringevano tra di loro, tutti e quattro, capì che ce l'avrebbe fatta, perché aveva loro tre.
Sorrise, e si districò dall'abbraccio.
«La parte da checche è finita, gente. Smettiamola».
Dopotutto, era sempre Sirius Black.



Note dell'Autrice:
Mi chiedo perché debba scrivere cose deprimenti come questa.
Onestamente.
Non è che sia una fanfiction molto felice. *sigh*.
Ho cercato di immaginare la reazione di Sirius l'ultimo giorno di scuola, sì. Secondo me, anche lui considerava Hogwarts la sua casa, visto il suo rapposto con i genitori e il fratello, e inoltre lì stava sempre con i Malandrini. Dev'essere stato orribile andarsene.
Non devo pensarci non devo pensarci non devo pensarci. cwc
Spero che vi sia piaciuta.
Un bacio a tutti! :)
Lily_James.
  
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