Dondolando
sui miei
fianchi
Bianchi e stanchi, come
te, che insegui me.
Senza fiato
– Negramaro
Il mio petto si alza e abbassa frenetico. L’eco della tua voce mi pervade. I tuoi baci sul mio collo. Le tue mani sul mio corpo. I tuoi passi con i miei, uniti, come le nostre anime, un tempo.
Il mio respiro è affaticato, le tue mani lontane dalle mie. Le onde del mare vanno e vengono, così come i respiri. Manca l’aria quando ti allontani, manca l’aria senza te.
Dimmi, dimmelo come posso andare avanti. Ora, devi dirmi come potrei pensare di vivere senza te. Come posso restare accesa, come posso restare dentro di te?
Come posso restare viva, senza te, senza noi, senza me stessa?
La tua lontananza mi strazia. Mi uccide, annerisce. Le rughe aumentano, le mani tremano. Malattie giungono.
Sai qual è la verità? La verità è che tutto scompare senza te. Ogni cosa, ogni dettaglio. Ogni istante si oscura. Ogni cosa viene cancellata, la mia pelle assieme a quelle emozioni. Quelle sensazioni.
Dimmi, cosa posso pensare di vivere senza te? Esplode dentro di me la tua assenza. La mancanza si fa strada sulla mia pelle.
Mi distruggi, torni, vai via.
Toccami.
Posa le tue labbra sulla mia pelle, bruciami.
Stringimi a te.
Baciami, sfiorami.
Dimmi come posso pensare di vivere senza te.