“Buon Halloween, tesoro! È l'ora dei cupcakes!”. Era sempre stata una tradizione, per lei, essere svegliata da sua madre la mattina del giorno più spaventoso dell'anno con queste parole che preannunciavano vassoi ricolmi dei suoi dolci preferiti, pronti ad accompagnarla per tutta la giornata.

Era una tradizione talmente radicata che aveva deciso di continuarla, anche dopo aver lasciato la casa dei genitori. L'aveva continuata al college, quando con le compagne di stanza preparava deliziosi dolcetti che finivano puntualmente per saziare gli stomaci più o meno delicati dei ragazzi del dormitorio. E l'aveva continuata pure quando era andata a vivere insieme al suo ragazzo; data però la scarsa capacità di lui nel cucinare si era dovuta abituare all'idea di dover essere lei stessa a preparare i cupcakes e a svegliarlo con quell'odore che le ricordava l'infanzia.

Anche quella mattina di Halloween, come da tre anni ormai, impastava energicamente i suoi dolcetti preferiti, ripassando mentalmente gli ingredienti per accertarsi di non aver dimenticato nulla. Uova, burro, latte, farina, zucchero, lievito, aroma... si fermò un attimo, sogghignò e appoggiò la ciotola con l'impasto sul ripiano più vicino. Aroma, ripeté fra sé e sé prendendo in mano la boccettina che aveva davanti gli occhi. Arsenico recitava l'etichetta bianca che la avvolgeva. Sorrise e ne fece cadere un paio di gocce nell'impasto, prima di riprendere a mescolare.

Un'ora dopo circa un gradevole odore pervadeva la casa. I cupcakes, ormai sfornati e decorati con tipici motivi halloweeniani, invadevano il ripiano della cucina illuminata dal sole alto nel cielo.

Ne prese un paio e li poggiò delicatamente su un vassoio, accanto a una tazza ripiena di latte e poi si diresse verso la camera da letto. Aprì lentamente la porta, si sedette sul bordo del letto dove il suo uomo dormiva beato e lo fissò un attimo. Sadicamente.

“Buon Halloween, tesoro! È l'ora dei cupcakes!” gli sussurrò dolcemente all'orecchio. Lo vide destarsi felice e ghignò contenta.

Forse sarebbe stato più corretto dire che quella sarebbe stata la sua ultima ora dei cupcakes.
 

***

Torno a scrivere, dopo una lunga assenza. Torno a scrivere perché non ne posso fare a meno quando ci sono di mezzo le maratone del CoS! Lo so, la storia non è horror, ma l'idea che vuole trasmettere è quella; in ogni caso non sapevo neanche come classificarla! 
Questa storia partecipa alla maratona notturna Trick or treat?, un'idea del « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 » Incipit, plot bunny, prompt e altre spaventose iniziative vi aspettano, per rendere omaggio alla notte più spaventosa dell'anno. Come non partecipare? :)