Storie originali > Soprannaturale > Fantasmi
Ricorda la storia  |      
Autore: fila    01/11/2011    10 recensioni
«Ho un po' di paura!» balbettò la più piccola del gruppo.
«La solita fifona» la schernì J.
Storia scritta per la maratona Halloweeniana
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Scritta per Trick or treat?, la maratona organizzata dal « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest.

Prompt utilizzato N° 5 "di ragnatele e candele"



 

Fantasmi

 

 

 

«Ho un po' di paura!» balbettò la più piccola del gruppo.

«La solita fifona» la schernì J.

«I Grandi lo dicono sempre! Non bisogna cercare di rompere le barriere che ci dividono dall'Altro Mondo. É pericoloso» replicò la bambina stringendo i pugni.

«Ma piantala di fare la saputella» la rimbrottò il più grande del terzetto di amici.

«Lo vado a dire al nonno!» disse la bimba e tentò di uscire dalla stanza. Venne trattenuta da J e K.

«Lasciatemi» cominciò a piagnucolare la piccola B. «Perché non facciamo come al solito e ci raccontiamo le storie spaventose sugli Esseri dell'Altro Mondo?»

«Che noia, sono secoli che facciamo così. Ora voglio vederne anch'io uno di questi Mostri» replicò K. Da diversi mesi, ormai, suo cugino gli narrava le sue avventure nel Mondo Oltre.

«Dovete sapere che mio cugino M, in gran segreto, mi ha raccontato che la notte tra il 31 ottobre e il primo novembre le barriere sono più deboli. Basterà leggere la formula sul Libro Segreto di Magia del nonno di B e potremmo andare nell'Altro Mondo!» disse K riducendo la voce a un flebile sussurro.

«No! Non si può. Non ti ricordi cosa ha detto il nonno? Si rischia di rimanere intrappolati oltre la barriera, per sempre. O ancora peggio, che uno di quei Mostri venga qui da noi. Come faremmo allora? Nessuno di noi sarebbe in grado di rimandarlo via. É troppo pericoloso, toglietevelo dalla testa» dichiarò decisa B.

I due bambini più grandi cominciarono a blandire la piccola e mezz'ora più tardi B sgattaiolava nello studio segreto del nonno per prendere il Libro Segreto.

«Brava, ero sicuro che tu ci saresti riuscita» disse J raggiante. «I Grandi ormai si aspettano guai da me o da K. Per cui solo noi due veniamo costantemente tenuti sott'occhio. Tu sei la perfettina di casa, chi sospetterebbe mai di te?»

Questo discorso fece sentire B in colpa. Tentò di riportare il libro dove lo aveva preso ma era troppo tardi. I suoi due amici stavano già sfogliando il Libro Segreto alla ricerca della formula giusta.

«Eccola!» esultò J.

«Dai, proviamo subito» propose K.

B cominciò a tremare. Dopo un'ora di tentativi erano ancora al punto di partenza.

«Ma cosa stiamo sbagliando? Non capisco» disse J frustrato.

«Mi sembra ovvio, noi siamo troppo piccoli e non abbiamo abbastanza potere per usare la magia» disse B.

«Ok, so-tutto-io, cosa dobbiamo fare?» la interrogò K.

«Niente. Riportiamo il libro dove lo abbiamo preso e speriamo che nessuno si sia accorto della sua assenza. Così eviteremo anni di punizioni» replicò la femminuccia.

«Dai, K, proviamo ancora una volta. Adesso è mezzanotte, magari l'ora giusta ci aiuterà. Forza, B, vieni anche tu» propose alla fine il bambino più grande.

La bambina si avvicinò controvoglia, prese la mano degli altri due e riprovarono un'ultima volta a intonare la cantilena in latino.

Improvvisamente, si trovarono avvolti da una strana nebbia maleodorante. Istintivamente i tre chiusero gli occhi e sciolsero la catena magica. Udirono uno strano suono. I tre bambini aprirono gli occhi di scatto spaventati: la loro casa era scomparsa. Si trovavano in uno strano locale a pianta rotonda, con le pareti in pietra e delle catene appese alle pareti.

«Sembra la stanza di un castello. Guardate è piena di ragnatele e di candele.» bisbigliò K.

«Lo sentite questo odoraccio?» chiese B.

«Certo, sembra un misto tra cibo avariato e sangue» rispose J con voce tremante.

«Cosa facciamo ora?» piagnucolò B.

«Usciamo dalla stanza. Magari di là ci sono dei Grandi. Non sentite delle voci?» disse K e abbracciò la piccola per tranquillizzarla.

Cercarono di aprire la porta ma non ci riuscirono.

«Buttiamola giù» propose J «Al mio tre, insieme.»

Si lanciarono, urlando, contro la massiccia porta di legno. Quella non cedette di un millimetro, ma loro ci passarono semplicemente attraverso.

Stupiti, i tre bambini si guardarono attorno.

E li videro. Cinque orrendi Mostri erano seduti attorno ad un basso tavolino con una placchette in mezzo.

I tre bambini urlarono dal terrore.

I Mostri rimasero fermi e li guardarono silenziosi per un secondo.

Poi si alzarono di scatto gridando «FANTASMI!»

 

 

 Questa storia partecipa alla maratona notturna
Trick or treat?,  un'idea del « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »

 Ringrazio, come sempre, Vannagio per la sua pazienza e Ulissae per l'invito alla maratona. Grazie a chi passerà di qui.

  
Leggi le 10 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Fantasmi / Vai alla pagina dell'autore: fila