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Autore: Jane41258    01/11/2011    6 recensioni
Una nutrita comitiva di amici. decide di passare Halloween in un castello circondato da una sinistra leggenda. Si dice sia infestato. Quando la gente inizia a morire, sembra troppo facile credere ad un fantasma e il sospetto che sia uno di ad uccidere loro inizia a serpeggiare tra i ragazzi.
Wow questa è la mia prima AU
Pairing: ShikaTema, SasuSaku, Sorpresa
[Questo è solo il prologo di una long e non per ora non c'è molto Shikatema, ma in futuro ci sarà, eccome se ci sarà, quindi pubblico (in ritardo come al solito) questo capitolo in onore dell'iniziativa "Halloween is black as night it seems" del forum TheBlackParade
Genere: Dark, Horror, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sorpresa, Temari, Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura, Shikamaru/Temari
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Nessun contesto
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 “C’era una volta una famiglia che abitava in uno splendido castello sulla cima di una montagna. Apparteneva ad un clan nobile e potente, il più potente del Giappone.
Erano belli, ricchi e felici, invidiati da tutti gli altri clan, ma una notte maledetta, una notte in cui la luna splendeva rossa nel cielo il primogenito sterminò suo padre, sua madre, i suoi zii, suo cugino.
Risparmiò soltanto il fratellino di sette anni, l’unica persona che amava al mondo e se ne andò.
Il bambino crebbe pieno di odio e di vendetta e impazzì. Non sopportava che le altre persone potessero essere felici, così iniziò a uccidere tutti quelli che mettevano piede nel suo castello, sgozzandoli nel sonno. Il loro sangue si mischiò a quello della famiglia e abbeverò le pareti e i pavimenti del castello.
Il giovane era bellissimo, gli bastava guardare negli occhi una donna o un uomo per rapire il suo cuore, così molti si recavano al suo castello per fargli visita e morivano tutti. Quando il fratello maggiore tornò, il giovane lo uccise e poi folle di dolore per aver perso anche l’ultimo legame si suicidò. Tanto sangue fu sparso fra quelle mura che il castello divenne malvagio. Si dice che chiunque entri di notte in quel castello scompaia in un bagno di sangue e che ad Halloween i fantasmi di tutte le vittime si risveglino per seminare terrore nel castello e nei villaggi circostanti e poi si narra che…”
“Dacci un taglio Niisan” lo interruppe Sasuke “Tu sei malato”
“E’ solo una storia” ribatté Itachi sorridendo “E poi non sono io quello che passa ventiquattro ore al giorno davanti al videogioco di Hostel ridendo come un maniaco”
“E’ vero” confermò Sakura assestandosi meglio sulle gambe del suo fidanzato, il minore degli Uchiha. Non pareva aver prestato molta attenzione alla storia, anzi aveva passato tutto il tempo a baciargli l’angolo della bocca e a tracciargli con le dita disegni immaginari sulla nuca. Lui non rispondeva alle attenzioni, ma il fatto che non l’avesse allontanata a calci costituiva una grande prova d’amore.
“A me la storia piaceva” ribatté Kiba ridendo “Un gran cumulo di cazzate, ma erano cazzate divertenti”
“Non hai spaventato nessuno” intervenne Shikamaru annoiato.
Temari lo guardò e annuì convinta.
Sai stirò le labbra pallide in un sorriso di scherno.
“A quanto pare qualcuno sì. Naruto-kun è terrorizzato.”
Naruto se ne stava seduto, raggomitolato su sé stesso, tremava e stringeva le ginocchia al petto.
“Usuratonkachi” decretò Sasuke disgustato.
“Ti conforto io” propose Sai passandogli lascivamente un braccio attorno alle spalle.
Il biondo girò appena la testa verso il compagno: aveva gli occhi sbarrati e il viso pallido dalla paura.
Sai avvicinò il suo viso a quello del biondo, sempre di più, finchè…
Naruto scattò in piedi e urlò.
“IO NON SONO DELL’ALTRA SPONDA! Smettila di provarci!”
“Io non ci stavo provando!” si giustificò Sai mettendo su un’espressione fintamente innocente “Io volevo…”
“Sappiamo bene cosa volevi fare!” lo interruppe Temari ghignando.
Ino aggrottò le sopracciglia.
“Smettetela di prenderlo in giro! Sai-kun lo fa per scherzare!”
Tutti sapevano che Ino aveva una cotta terribile per Sai.
Lui non era gay, almeno non ufficialmente. Usciva con gente di entrambi i sessi, senza porsi il problema dell’orientamento sessuale, e sembrava trovare estremamente divertente provarci con Naruto, etero convinto ma estremamente sensibile alle sue advances.
“Eri così spaventato e carino, così ho pensato…” disse lasciando apposta la frase in sospeso.
“Non ero spaventato!”  gridò Naruto agitando le braccia.
Sakura si staccò da Sasuke guardò perplessa il biondo.
“Eri spaventato”  lo contraddisse  “Però è strano come Naruto, che di solito non ha paura di niente, sia…”
“Di niente dattebayo, hai detto bene Sakura-chan!” s’intromise il diretto interessato gonfiando orgoglioso il petto.
“Se, s’è visto prima quanto coraggio hai mostrato.” commentò Temari con un tono sfacciato, leggermente acido.
Shikamaru scosse la testa e sorrise: provava un sottile godimento quando quella strega bionda sgridava qualcuno che non fosse lui.
“Temari-san!” protestò l’Uzumaki guadagnandosi soltanto un ghigno divertito.
Sakura zittì il ragazzo con un pugno ben piazzato sulla scatola cranica.
“Fatemi finire. Volevo dire… Naruto non ha mai paura di nulla ma è terrorizzato dal soprannaturale. Insomma prenderebbe a pugni il campione mondiale di wrestling ma davanti a un fantasmino scapperebbe a gambe levate, piangendo come una femminuccia”
“E dici niente, un fantasmino!” confermò il biondo.
Tutti risero, tranne Shikamaru che sembrava terribilmente annoiato da quei discorsi infantili.
“Il soprannaturale è la materializzazione delle più arcane paure umane” sentenziò.
“Quindi non credi ai fantasmi, non credi ai vampiri, non credi a niente di niente?”  incalzò Ino incredula.
“No, ovviamente” rispose lui quasi stupito che altri potessero credere in stupidaggini del genere.
“Invece qualcosa esiste” decretò Shino impassibile tenendo lo sguardo basso nascosto dagli occhiali da sole e le braccia incrociate “La storia che ha raccontato Itachi-san non è completamente infondata. Non ci sono tracce storiche della famiglia di cui ha parlato, né si sa a che clan appartenesse…”
“E’ ovvio” lo interruppe Sasuke con superiorità “E’ una delle cazzate di mio fratello, lui ‘ste cose se le inventa di sana pianta”
“Però il castello esiste” ribatté Shino “E’ il castello di Sakkaku, su monte Zao”
“Monte Zao?” chiese Naruto confuso “Nonno Jiraya ha una casetta di legno lì, ci va per scrivere o a rilassarsi con le donne e non mi ha mai parlato…”
“E come fai a sapere che è proprio quello il castello? E poi non l’ho mai sentito” obiettò Kiba.
“I miei genitori sono di Sendai e mi hanno raccontato spesso della famiglia maledetta.” spiegò Shino “Inoltre Sakkaku-jo  è una bellissima struttura, decisamente graziata dal tempo, ma nessuno ha mai pensato di trasformarla in un museo,  né sono stati mai apportati lavori di ristrutturazione. L’ultimo proprietario si è ucciso ed è stato trovato in un lago di sangue e ora appartiene ad un americano che l’ha acquistato e l’ha lasciato a far da casa agli insetti”
Itachi annuì come per confermare le parole dell’altro ragazzo.
“Ahahahah” rise nervosamente Naruto “Tanto si sa che sono tutte sciocchezze vero? Vero?”
“Ovvio dobe” rispose Sasuke in un tentativo di conforto reso vano dal tono arrogante
“Tra due giorni è Halloween” constatò Sakura in tono neutro.
Per un po’ nessuno parlò, ma tutti si guardavano negli occhi, lo sguardo saltava febbrilmente da uno all’altro. La proposta era nell’aria, impalpabile ma pesante, ma non c’era nessuno che volesse prestargli la sua voce.
Alla fine fu Temari a parlare.
“Quest’anno andiamo al castello di Sakkaku”
Aveva usato un tono autoritario, simile a quello che si usa quando si impartisce un ordine.
Sorrise, abbandonò la schiena contro la sedia, accavallò le gambe e guardò gli altri ad uno ad uno sfidandoli a contraddirla.
Improvvisamente il silenzio fu rotto da un vociare di commenti e suoni umani di varia natura.
“No” soffiò secco Sasuke.
Itachi scosse il capo, incurvando le labbra in un sorriso quasi paterno.
Naruto scoppiò a ridere grattandosi la testa.
“Ma stai scherzando?”
Sakura sorrise, affermando con convinzione: “A me pare un ottima idea ragazzi!”
“Si dai, sarà una figata!” esplose Kiba afferrando e scuotendo il braccio di Shino, che sembrava impassibile.
Sai annuì, dando la sua approvazione, dopo essersi immaginato nitidamente un Naruto spaventato e bisognoso di comprensione e tanto tanto isolamento.
“Che palle” si espresse Shikamaru “Io volevo rimanere a casa”
“Ma che dici?” Ino gli strillò nell’orecchio esaltata “Vuoi fare come l’anno scorso, quando siamo andati alla festa in maschera degli Hyuuga? Siamo stati seduti in cerchio ad ascoltare Shino-kun suonare la chitarra? Ma ti rendi conto?”
“Hai qualcosa contro il mio modo di suonare?” chiese il ragazzo con un tono pacato ma risentito.
“No” s’intromise Kiba “E’ solo che suoni cose così lente da far scendere i coglioni a terra pure a chi non li ha! Una nota all’ora!”
L’altro si preparò al contrattacco, ma venne stroncato dalla parlantina veloce e brillante della bionda.
“O come due anni fa? Ricordi come andò a finire? Andammo al locale di Teuchi, un gruppo di teppisti guidata da Neji-kun offese gravemente Hinata-chan e Kiba-kun e Naruto per difendere il suo onore scatenarono una rissa facendoci buttare fuori a calci dagli scimmioni”
Chouji le venne in aiuto.
“Almeno al Sakkau-jo saremmo più tranquilli, per quanto mi riguarda basta che ci sia da mangiare”
“E da bere” specificò Itachi.
“Dai Shika-kun” riprese Ino infervorata “Non fare sempre l’asociale che fa saltare i piani della gente, già al compleanno di Naruto per colpa tua non siamo potuti andare in discoteca, please!”
Shikamaru sbuffò e roteò gli occhi infastidito.
“E va bene!” sbottò “Non sia mai che per colpa mia vi possiate perdere il più grande divertimento del mondo!”
“Allora chi ci sta?” chiese Sai sfiorandosi il mento con fare intellettuale.
“Tutti quelli che hanno partecipato alla riunione…” rispose Sakura.
“Tsk, riunione” la interruppe Sasuke con un tono fortemente sarcastico “Comunque io non vengo”
“Non rompere oututo, tu vieni invece” lo zittì Itachi.
Sakura continuò come se non fosse stata interrotta.
“Poi dobbiamo avvisare gli Hyuuga, Tenten e Rock Lee, i fratelli di Temari-senpai e poi… beh ognuno porti chi vuole basta che ci sia abbastanza gente con la patente.”
“Ok” annotò mentalmente Sasuke “Invitare gente con la patente”
“E con una macchina a disposizione” aggiunse il Nara.
Ino si aggrappò al braccio di Sai, raggiante.
“Ci pensi Sai-kun?” squittì sprizzando felicità da tutti i pori “La notte di Halloween in un Castello circondato da una leggenda sanguinosa! Sarà una figata pazzesca!”
“Sarà una rottura invece!” ribatté Shikamaru scocciato, appoggiando il mento sul tavolo.
Sapeva a cosa servivano quei raduni: per fumare, ubriacarsi e scopare.
Lui fumava dove voleva, era astemio e per quanto riguardava il sesso non c’era nessuno che gli interessasse particolarmente in quella comitiva o meglio non c’era nessuno alla sua portata.
Gettò uno sguardo a Temari che stava conversando di autostrade con Itachi.
Era stato colpito da lei fin dal primo incontro. Non era come le altre ragazze, carine, frivole e delicate come rose di maggio, lei era una quercia, possedeva tutte le qualità che rendevano gli uomini superiori alle donne: coraggio, intelligenza, forza fisica e caratteriale, fierezza, indipendenza, schiettezza; tuttavia riusciva ad essere comunque sexy e femminile come qualsiasi altra ragazza, anzi più di qualsiasi altra ragazza.
Era davvero bella: viso sensuale e indisponente, occhi intensi di un verde così scuro da sembrare nero, labbra carnose, corpo formoso e sodo che avrebbe portato alla pazzia chiunque. Fortunatamente Shikamaru non si riteneva chiunque.
Il suo motto era “Dove non puoi metterci le mani, non posarci neanche gli occhi” e aveva calcolato che una ragazza bella e forte come lei, per giunta di tre anni più grande non avrebbe mai considerato di uscire con un ragazzino sfigato e scazzato, soprattutto se si aggiravano perle di pura perfezione come Itachi Uchiha.
Così Shikamaru si era messo il cuore in pace.
Si guardò intorno: Sakura e Sasuke si stavano baciando, Naruto stava litigando scherzosamente con Kiba sulla paura dei fantasmi, Shino aveva estratto da chissà dove un libro sulle amantidi religiose e si era immerso nella lettura, Sai deviava abilmente su altri argomenti le domande di Ino sulla propria vita sessuale, Itachi e Temari erano immersi in un’appassionata conversazione sull’utilità dei limiti di velocità.
“Che qualcosa che non va, amico?” chiese Chouji sgranocchiando il suo fedele pacchetto di patatine.
“No” rispose Shikamaru “Ho solo il presentimento che quest’Halloween sarà di una noia mortale







NOTE:
Il capitolo partecipa all'iniziativa  "Halloween is black as night it seems" del forum Black Parade anche è solo il prologo di una long, se per ora non c'è stato tanto ShikaTema e se il cap è pubblicato in ritardo >_< rispetto al fatidico 31
Ma garantisco che la Fanfiction sarà anche troppo ShikaTema e di tema assolutamente dark halloweeniano  (non ci sarà  molto romanticismo in effetti). Siccome è tardi e sono parzialmente ubriaca non rileggo e ci potranno essere ogni tipo d'errori. Li correggerò prima o poi ;D
Intanto il mio banner per l'iniziativa:
 

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