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Autore: Erratic Element    01/11/2011    1 recensioni
Di cosa potrà mai parlare un anima che se ne sta per andare?
Parlerà di ciò che l'ha portata a un tale gesto.
Parlerà del mondo.
Parlerà della gente.
Genere: Angst, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Libera.

 

Arrivai sulla scena del crimine verso le 8 di mattina.

Suicidio mi avevano detto. Povera ragazza, aveva vent'anni appena, se non meno.

Come donna mi impersonavo in lei.

Salutai il mio collega con un cenno e andai verso di lui.

<< Ciao. Ben svegliata? >> a una mia smorfia di disapprovazione andò avanti a parlare: << L'ha trovata stamattina così il portiere. Era venuto a portarle il giornale, dato che stamattina non era passata a prenderlo. >>

Sapevo che entrambi stavamo guardando il suo viso.

Era bella e doveva esserlo stata ancora di più in vita. I capelli le si allargavano attorno al capo come una corona, mentre la leggere inclinatura della testa dava l'illusione che dormisse.

<< Ha lasciato una lettera. Tipico suicidio direi. >> Si rivolse poi alla squadra << Gli ultimi accertamenti e poi possiamo andare >>.

Io quasi non lo ascoltai, mentro mi chinavo a prendere il foglio.

 

 

 

 

 

 

“ Vanno e volano nel vento le promesse che in vita io feci.

 

Come foglie d'autunno,

hanno conosciuto la leggerezza dell'estate

e non hanno paura della fine che aspetta loro.

 

Io non sono come loro.

 

Conobbi la vita con dolore, astio e odio.

 

Non ho goduto della stagione

che si lieta precede il freddo.

E mai lo farò.

 

La mia misera esistenza ha conosciuto il gelo

ancora prima di conoscere il tepore

del possente astro che governa il vostro cielo.

 

 

Parli mai dell'Amore, Vento d'Estate?

 

Questo bianco corpo resterà puro,

così fu alla nascita,

così resterà fino alla fine.

 

Mi appresto a procurarmi il più sublime dei veleni,

che non ha antidoto,

talmente zelante nella sua perfetta funzione da non avere pari.

 

Non mi fermai a parlare del delizioso abbraccio di due labbra,

tanto desiderate,

quanto amate e fidate.

 

Non mi fermai in vita, ma da morta lo farò.

 

Di come evolve l'amarsi,

da uno sfiorarsi proibito,

a un gioco segreto.

 

Di come un bacio sia capace di scaldare e illuminare,

come l'Equinozio di Primavera

è araldo di una promessa antica e sempre nuova,

di calore e dolci frutti.

Un Gioco degli Dei.

 

 

Parli mai del Mondo?

 

Convinto di essere uno,

 

Convinto di essere solo e al sicuro.

 

Ma questa è la campana di vetro dei potenti,

che è una dolce consolazione per troppi.

 

 

Parli mai della Gente?

Amo solo l'Amore forse, ma non la gente.

 

Divertente perchè il primo è già morto,

ma morirà di nuovo con me.

 

Dimenticato e usato come scusa,

contorno delle bugie,

ricordato solo quando è comodo.

 

Mai rispettato.

 

Mai amato.

 

La gente è stupida e non tollera pietà.

Ci spinge ad essere tutti uguali,

solo con vestiti diversi.

 

Senza sentimenti.

Come automi.

 

La gente leggerà ciò che ho scritto,

vi si soffermerà lievemente.

Poi, lo lascerà andare,

annegare nell'Oceano.

 

Ascoltate ciò che vi dice questo povero spirito,

che visse e soffrì per un Amore mai arrivato, perchè non più vivo e presente :

Non dimenticate, non siate leggeri.

Siate pesanti come piombo.

 

Ora sono Libera.

Non ho mai pensato che il mio destino fosse questo.

Morire.

Morte.

Finitezza.

La vita nasce per morire,

eppure non è possibile io sia la prima a pensarlo.

 

Addio.

 

Libera. “

 

Appena finii di leggere, mi resi conto di non essere parte della gente.  

   
 
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