Di gorilla, mayonese e stupiditą
Non sapevi cosa avesse di speciale quell'uomo, non l'avevi mai capito.In fondo era un semplice uomo, neanche troppo bravo con la katana, nč troppo intelligente;
Eppure, tutti avevano seguito quel semplice contadino, anche quando gli era stato tolto il dojo, nessuno lo aveva abbandonato.
Eri andato anche tu,che non avevi mai creduto in nulla, avevi seguito quell'uomo, che credeva ciecamente in tutto; lo avevi seguito nel suo sogno di formare una squadra, la Shinsengumi, che proteggesse il governo, quel governo che vi aveva tolto il dojo.
Ben presto ti eri accorto, che a nessuno di quegli uomini importava niente del governo, nemmeno a quel piccoloetto che ti fissava con sguardo pieno di odio.
L'avevano seguito, peri i suoi modi di fare, per la sua ingenuitą, che era rimasta impressa anche in te, ronin senza fede.
Eri rimasto al suo finaco, spalla fidata, avevi compreso quel senso di fede, di obbligo, che lega il samurai al suo padrone;
Quello che non avevi ma capito e ancora non capisci del tutto, l'unica cosa che sapevi e che sai, č che saresti rimasto al suo fianco.
Angolo Autrice
Ecco i pensieri di Hijikata verso Kondo (si era capito? spero di si).
Non penso sia venuto bene, ma la pubblico lo stesso.
Sadiko