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Autore: giormoments    01/11/2011    6 recensioni
Questa è la prima OneShot che scrivo su The Vampire Diaries.. Sono una Delena convinta e spero che la mia storia sia di vostro gradimento!
Anticipazioni:
'-Non.. Non avrei dovuto. So che sarà sempre..-
-Non te ne andare. Non.. Non di nuovo.- dissi, tutto d’un fiato. Forse per coprire ciò che sapevo avrebbe detto.’So che sarà sempre Stefan’. Le sue parole mi avrebbero provocato fastidio. '
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccola qua, la mia prima OneShot.
Spero vi piaccia :)

 Elena’s POV
 
-Elena? Ehi.. Elena.. svegliati….-
La sua voce, inconfondibile, mi destò dal sonno.
Il suo tono era un misto tra dolcezza e preoccupazione, ma era evidente che fosse la seconda a predominare sull’altra.
Provai ad aprire gli occhi, ma non appena lo feci sentii una fitta lancinante alla testa, e mi coprii il viso con le coperte.
Profumavano di fresco, profumavano di lui.
Al riparo dai raggi del sole, inspirai profondamente quel profumo, che subito mi provocò dei brividi lungo tutto il corpo.
-Scusa.. Scusa, hai ragione.- disse ancor più preoccupato, se possibile.
Lo sentii alzarsi e con la sua super-velocità da vampiro chiuse le pesanti tende rosse della stanza, lasciando aperta però la porta del bagno in modo che la stanza non fosse del tutto buia. 
Poi lo sentii chinarsi su di me, e io mi scoprii il volto.
-Hei.. Ti prego, mi sto seriamente preoccupando. Fammi un cenno.. Voglio solo sapere se stai bene..-
Percepii l’emozione nella sua voce, e gli sorrisi.
-Buongiorno.. Non sto bene, ma.. sono stata peggio.-  dissi a testa bassa.
Dopo quello che era successo tra di noi la sera precedente, non riuscii a guardarlo negli occhi.
I suoi occhi. Esisteva qualcosa di più bello? Di più profondo?
‘Sei innamorata di lui..’ sussurò una vocina dentro di me.
‘ANCHE di lui.’ precisai. E mi sorpresi di me stessa.
Ultimamente avevo speso tutte le mie energie  per cercare di nasconderlo, di negarlo, o perlomeno di non darlo a vedere. Anche se con scarsi risultati, come mi aveva fatto notare Caroline..
‘Ti è entrato sotto la pelle’. Ed era vero. Ma non l’avevo mai ammesso a me stessa. Tutto questo come mi avrebbe fatto apparire? 
La ragazza dei fratelli Salvatore. Come Katherine.
Ma io non sono Katherine. E non volevo esserlo.
La voce di Damon mi riportò alla realtà.
-Beh, allora.. ti lascio ai tuoi pensieri..- La sua voce era leggermente incrinata. Si capiva che tutto ciò che voleva era rimanere con me.
‘E anche tu lo vuoi’
Beh, in effetti..
Lo vidi alzarsi controvoglia  e dirigersi lentamente verso la porta.
Lo guardai allontanarsi. Fermarlo o non fermarlo?
-Damon?-
Si girò di scatto, puntando i suoi occhi nei miei.
-Sì, Elena?-
-Ti va di.. Ti andrebbe.. Ecco..-
-Elena, capisco che il mio fascino ti fa un certo effetto, ma potresti non balbettare?-
Sempre il solito. Ma almeno riuscì a strapparmi una risata. Mi sentii così leggera..
Mi guardò quasi sollevato, vedendo che almeno riuscivo a ridere ad una delle sue battute.
-Salvatore, sei sempre il solito idiota!-
-Ti piaccio per questo, no?-
Le sue parole mi colpirono. Ma non in senso negativo, anzi..
Vedendo che mi ero bloccata udendo le sue parole, abbassò lo sguardo.
-Non.. Non avrei dovuto. So che sarà sempre..-
-Non te ne andare. Non.. Non di nuovo.- dissi, tutto d’un fiato. Forse per coprire ciò che sapevo avrebbe detto.’So che sarà sempre Stefan’. 
Le sue parole mi avrebbero provocato fastidio. E non avrebbe dovuto essere così.
Mi guardò, avvicinandosi.
-Rimani con me, ti prego.- Lo fissai negli occhi. Li vidi riempirsi d’amore. E i miei insieme ai suoi.
Con la sua supervelocità arrivò vicino al letto.
Lo vidi sedersi, ma lo fermai.
-No.. Non lì-
Alzai le coperte e mi feci più in là, per fargli spazio.
Mi guardò con aria sorpresa. Ci sperava, ma non se lo aspettava.
Con cautela si sdraiò di fianco a me, e d’istinto sentii il bisogno di accoccolarmi sul suo petto muscoloso.
Mi cinse le spalle con un braccio, mentre con l’altro mi accarezzava i capelli.
Mi rilassai, e sentii il sonno prendere il sopravvento, dopo la nottata da incubo che avevo passato. E nei miei sogni fecero capolino le immagini delle ore precedenti.
 
FLASHBACK
 
Damon’s POV
 
-Katherine, non sto scherzando! Dammi quel dannato cellulare!-
-Non si torna indietro, ricordi?- disse lei con tono duro.
-Katherine! Telefono! ORA!- urlai.
Con fare rassegnato mi porse il cellulare che mi aveva sottratto in macchina.
Guardai il display. Un messaggio da Bonnie.
Che voleva ora quella dannata strega?
‘Dove diavolo sei finito? Klaus è qui.’
Klaus è qui.
Quelle parole mi rimbombarono nella testa, e mi portarono a pensare una cosa sola. Un nome.
Elena.
Era in pericolo, e io ero lontano da lei, non potevo proteggerla.
-Devo andarmene.- dissi con tono apatico a Katherine e Jeremy.
-Damon, non si torna indietro! Ti ucciderà! Il Damon che conoscevo non sarebbe stato così stupido!- urlò, cercando di fermarmi.
-Per te non l’avrei fatto.- dissi con tono sprezzante.
Iniziai a correre più veloce che potevo. Dovevo raggiungerla. Se fossi arrivato troppo tardi, se non avessi potuto proteggerla per quella stupida litigata.. 
Non avrei mai potuto perdonarmelo.
Ero stato il solito ragazzino. Lei non voleva farmi diventare come Stefan. Voleva solo che non facessi del male al padre di Barbie Vampira.
 E io avevo rovinato tutto urlandole in faccia che io non ero Stefan.
Per il resto del viaggio nella mia mente vi era l’immagine del suo sorriso, dei suoi occhi e di come si illuminavano quando rideva.
Accelerai.
Dopo qualche ora di corsa ininterrotta, arrivai a Mystic Falls.
Aguzzai i sensi per cercare di capire dove potesse essere Elena.
Sentii la scia del suo dolce profumo, inconfondibile, e la seguii.
Portava all’ospedale.
Tirai dritto verso l’entrata, quando mi accorsi della sua presenza. Klaus era lì.
-Guarda chi ha deciso di unirsi alla festa.. Il vampiro pazzo e impulsivo, innamorato della ragazza di suo fratello.-
-Che diavolo le hai fatto? Dov’è lei?- dissi con tono rabbioso.
-Oh, Elena sta facendo una.. donazione. E’ per una buona causa!.. Lascia perdere!-
-Dovrai uccidermi!- urlai.
-Ho fatto una promessa a tuo fratello, e io mantengo le mie promesse. Ma se continui a mettermi i bastoni fra le ruote sarò costretto a fare un’eccezione-
In quel momento mi scaraventò sul cofano di una delle macchine del parcheggio. Mi prese per il collo. Stava per strapparmi il cuore dal petto, quando mi venne un’idea.
-Mikael ti manda i suoi saluti.-
Lo vidi irrigidirsi all’istante e, per la prima volta, la paura nei suoi occhi.
-Cosa ne sai tu di Mikael?- disse con voce tremante.
-So che è felice di sapere che sei qui!-
-Stai bluffando..-
-Katherine l’ha trovato.-
Mi sbattè per terra e sentii una folata di vento.
In un attimo, era sparito.
Diamine, quel Mikael doveva essere proprio terribile per spaventare anche l’ibrido Originario.
‘Elena.’  Mi tornò in mente il motivo per cui ero lì.
Corsi nell’ospedale, continuai a seguire la scia finché non la trovai.
Non appena la vidi, ebbi un tuffo al cuore.
Stesa su un letto d’ospedale, pallidissima, labbra esangui.
L’avevo lasciata sola per mezza giornata, ed ecco il risultato.
‘Sono un’idiota.’ Pensai..
Notai che dal suo esile braccio pendeva un piccolo tubicino.
Lo staccai, e me lo rigirai fra le dita, fissando, come ipnotizzato, le gocce di sangue che si erano fermate all’interno della parete di plastica.
Normalmente, sarei stato attratto da quel sangue, ne avrei pregustato il sapore, avrei sentito le vene formarsi sotto gli occhi per la brama insostenibile di sangue.
Ma quello era il sangue di Elena, della donna che amavo. Aveva bisogno di me, in quel momento, e non riuscivo a pensare ad altro se non alle sue condizioni.
Come avevo potuto Klaus farle una cosa del genere?
La vidi muoversi e mi destai dai miei pensieri,
-Damon..- mi guardò.
Sollevato, pensai ‘Mi ha riconosciuto, è sveglia.’
Per un attimo avevo pensato al peggio.
Senza parlare, le tolsi le coperte e la presi in braccio. Sentii subito il suo cuore accelerare i battiti,  e mi emozionai.
Uscii dall’ospedale e la portai al vecchio pensionato.
Appena si riprese, mi raccontò tutto quello che era successo.
Tyler che era diventato un ibrido, Klaus che aveva obbligato Stefan a nutrirsi di Elena, Klaus che l’aveva ‘guarito’.
La parte umana di mio fratello, l’unica cosa che ci rendeva veramente diversi, era andata.
-Dov’eri, Damon?- disse Elena all’improvviso, con voce tremante. Mi guardava fissa negli occhi, che esprimevano tutto il bisogno che aveva avuto e che tutt’ora aveva di me.
-Non sarei dovuto andare via..
Elena, te lo prometto. Non ti lascerò di nuovo.-
Sentii me stesso dire quelle parole con voce piena d’emozione e d’amore.
Le posai una mano sul ginocchio per rafforzare il concetto. La vidi avvicinarsi a me..
 
 
Elena’s POV

-Te lo prometto. Non ti lascerò di nuovo.-
Nei suoi occhi vidi l’amore con cui aveva pronunciato quelle parole. E sentii il bisogno di abbracciarlo, di stringerlo a me, di fargli sentire il mio amore, dopo tutto quello che aveva passato per me.
-Che scena romantica!-
La voce di Stefan veniva dalla porta d’ingresso.
E infatti eccolo lì, se ne stava appoggiato allo stipite della porta con aria beata.
Damon si alzò immediatamente davanti a me, per proteggermi.
-Che ci fai qui, fratello?-
-Se non sbaglio, questa è anche casa mia. Klaus se n’è andato, e mi ha chiesto di tenerti d’occhio. Da ora sei sotto la mia protezione.- disse, guardandomi.
Si avvicinò al mobile degli alcolici, si versò un bicchiere di whisky, poi tornò a noi.
-Oh, fate come se non vi avessi interrotto. Continuate pure!- disse con aria ironica, e sparì.
Io e Damon ci guardammo, increduli.
 
FINE FLASHBACK
 
Un lieve bacio sui capelli mi svegliò.
-Scusa.. non.. non volevo svegliarti.-
Era palesemente imbarazzato. Pensava non avessi percepito quel gesto di profonda dolcezza.
-Non ti preoccupare..- dissi con tono emozionato.
Esatto, quel gesto mi aveva emozionato.
In quella notte di riflessioni avevo capito molte cose.
In realtà, non avevo mai amato entrambi i fratelli Salvatore.
Ne avevo amato sempre uno solo, mentre per l’altro era stata una semplice infatuazione che io avevo creduto amore.
Ma solo all’arrivo del vero amore avevo capito tutto.
E la conferma l’avevo avuta proprio la sera precedente, nel salotto del pensionato.
Quando Damon aveva promesso che non mi avrebbe più lasciata, ho sentito il cuore esplodere di gioia. Era quello che volevo, quello che avevo sempre desiderato.
Quando invece era apparso Stefan..Non avevo provato niente. Indifferenza totale. Apatia.
Certo, aveva fatto anche lui gesti significativi.
Si era venduto a Klaus purché salvasse la vita di suo fratello, e per questo gliene sarò eternamente grata. Senza quel gesto, non mi sarei mai resa conto veramente di quello che provavo per Damon.
Si era impalettato più volte pur di non nutrirsi di me.
Era una brava persona.
Era.
Non lo era più. Klaus l’aveva ‘guarito’.
Guarito dall’amore per me.
E ora, finalmente, nella mia mente era tutto chiaro, e lui doveva saperlo.
Dovevo dirglielo.
-Damon?- sussurrai..
-Sono qui Elena..Dimmi.-
-Io..-
Dai, Elena, fai un bel respiro e diglielo.
Con la testa appoggiata sul suo petto, sentii il suo cuore accelerare i battiti.
Stava immaginando cosa stavo per dirgli?
Inspirai profondamente il suo profumo e presi coraggio.
-Io ti amo, Damon.-
Sentii il suo cuore accelerare ancor di più, se possibile.
-Elena.. Parli così perché sei sconvolta.. Tu ami Stefan. Sarà sempre Stefan, ricordi?-
Vidi la sua mano stringere le lenzuola tra le dita.
-No, Damon. Devi credermi. Ho capito tutto. Non è mai stato Stefan.
Sei sempre stato tu. E sarai sempre tu, per me. Non ho mai amato Stefan.. Da qualche tempo ho capito che.. Che amo solo te, e che ho sempre amato solo te. Damon, io ti amo.- 
Ripetei, stavolta più facilmente, senza vergogna. Le parole uscirono da sole, con naturalezza. In fondo, cosa c’è di più naturale della verità?
Alzai lo sguardo verso di lui, e vidi che i suoi meravigliosi occhi azzurri erano lucidi.
Gli sorrisi, e scese anche a me una lacrima.
La mano che prima, per il nervosismo, aveva stretto le lenzuola candide, ora si avvicinava al mio viso. Con le dita mi sollevò il volto, e lentamente lo fece avvicinare al suo.
Dopo un istante interminabile, mi baciò.
In quel momento sentii le farfalle nello stomaco, sentii suonare le campane e ogni cosa potesse rappresentare la mia felicità in quell’istante.
Mentre lo baciavo, mi scappò un sorriso, e sentii sorridere anche lui.
Con coraggio mi avvicinai di più a lui e quello che era un bacio casto diventò il bacio più passionale che avessi mai dato e ricevuto.
Ora sì che ne ero sicura.

C’era stato sempre Damon.
Ci sarà sempre Damon.



Angolo-Autrice:
Beh, come già detto, è la prima OneShot che pubblico su The Vampire Diaries.
Spero vi sia veramente piaciuta, e ringrazio tutti quelli che la metteranno nelle seguite/preferite, ma anche chi leggerà e basta :)
Un ringraziamento particolare va alla mia carissima Elen91!
Donna! Tutto ciò è stato possibile anche grazie a te, quindi un pò del merito va anche a te :3 Grazie mille *_* 
  
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