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Autore: Acquamarine_    01/11/2011    3 recensioni
Una lettera di Ninfado... ehm Tonks a suo figlio, dopo la sua morte.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Teddy Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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- Teddy?

La voce di Hermione era roca, sembrava stesse per piangere.

- Sì, zia?

- Ti... ti ricordi quando ti ho parlato di tua madre?

- S... sì - rispose lui con voce flebile. Avrebbe tanto voluto conoscere i suoi genitori.

- Non ti ho detto una cosa.

Il ragazzo alzò gli occhi incuriosito e li fissò in quelli castani di sua zia.

- Prima... prima di morire, lei mi ha dato... questa- l'ultima parola era stata sussurrata così piano che non l'avrebbe sentita se non avesse letto il labiale.

La donna gli tese la busta che aveva preso in mano poco prima, prelevandola da un cassetto.

- Ti prego, non pensar male. Mi ha fatto giurare che te l'avrei data solo il giorno del tuo diciassettesimo compleanno.

- Ma oggi non è il mio...

- Lo so, ma non credo si offenderà se anticipiamo un po' i tempi.

La donna gli sorrise dolcemente e lo lasciò solo, scompigliandogli i capelli prima di uscire.

Lui sospirò e girò la busta.

'A mio figlio', recitava una scritta sul retro, scritta in grafia disordinata.

Estrasse un foglio e cominciò a leggere.

Caro bambino mio,

se stai leggendo questa lettera vuol dire che è successo qualcosa che non vorrei succedesse.

È un po' strano scrivere come se non ci fossi più, anche perché non riesco a pensare di non vederti crescere, camminare, cadere, piangere, non sentirti dire - Mamma - o - Papà - o - Pappa -.

Mia madre dice che la mia prima parola è stata - Uffa -, spero che tu sia riuscito a dire qualcosa di più profondo.

Mi auguro che non farai impazzire Remus - calde lacrime bagnarono il foglio -, lui sembra un po' burbero e solitario... ma ti vuole bene.

Non riesce ad ammettere i suoi sentimenti perché ha paura di 'trascinarci nel vortice della sua disperata esistenza'.

Non lo trovi anche tu un po' melodrammatico?

Gliel'avrò ripetuto centinaia di volte, ma non capisce che a me non importa nulla di cos'è.

Riesce ad essere un gran rompiscatole a volte, non trovi?

Volevo scriverti per dirti una cosa importante.

Non vergognarti mai dei tuoi genitori.

Non vergognarti di essere figlio di un Lupo Mannaro e una Metamorfomagus.

Tuo padre ti ha amato sin dal primo momento, anche quando è scappato. Aveva solo paura. Paura di sbagliare, paura di non essere un buon padre, paura di averti condannato ad una vita di emarginazione.

Ed io... per me sei stato come l'arcobaleno dopo la tempesta, come il sole a dicembre, come la neve a Natale... sei stato la cosa più improvvisa e la sorpresa più meravigliosa che io abbia mai avuto.

Ho capito di amarti già quando ho saputo che stavi crescendo dentro di me, quando accarezzavo il pancione e ti sentivo scalciare, quando mi ritrovavo a parlarti anche se non potevi rispondermi.

Anche ora, mentre dormi nella tua culla ed io ti guardo, capisco di amarti.

Ma non come amo tuo padre, o il mio, o mia madre. Non come ho amato i miei amici, o qualsiasi altra persona.

Ti amo come se fossi l'unica cosa importante, e lo sei.

Ti amo più di quanto ami me stessa e voglio che tu sappia una cosa:

tutto questo lo abbiamo fatto per te.

Non è colpa di nessuno se io non ci sono più, ma devi sapere che ho combattuto affinché tu abbia un futuro migliore.

Perché io so che se morirò in questa guerra tu avrai un mondo alla tua altezza.

Harry non permetterà che io e gli altri moriremo invano.

Lui sconfiggerà Voldemort e tu avri un mondo che sarà adatto a te.

Voglio che tu sappia solo una cosa: la tua mamma ti ama più di ogni altra cosa al mondo, più di ogni altra persona, e non avrebbe voluto lasciarti, ma ha dovuto farlo.

Mi ero ripromessa di non essere sdolcinata e non piangere, ma lo sto facendo.

Oh, ti sei svegliato.

Vuoi la tua mamma.

La mamma è qui con te, sempre.

Anche ora.

Ti amo.

Mamma. ,,

Un ragazzo seduto nel salotto dei suoi zii piangeva.

Nessuno avrebbe mai saputo quanto si era sentito solo per tutta la sua vita.


***
Angolo Autrice:
Una OS veloce veloce. Può essere descritta in poche parole: mamma, morte, figlio, dolore.
Cosa può dire una madre che si augura di non morire ma che non può escluderlo?
Dora non voleva morire, ovviamente, ma decide di scrivere una lettera nel caso dovesse succedere.
Lei non sa se Remus morirà, quindi ho voluto che pensasse che Teddy sarebbe cresciuto con suo padre.
Insomma...  è un po' tragico dire 'Se io dovessi morire, e anche tuo padre venisse ucciso...', no?
È tragico anche pensare alla propria morte, ma in tempo di guerra tutto è possibile.
Ho cercato di non essere troppo sdolcinata, non credo sia nello stile di Dora.
Ho cercato di non essere troppo distaccata, non è nello stile di una madre.
E se ho fatto confusione, è fatto di proposito.
Provate a scrivere una lettera alla persona che più amate al mondo facendo finta di essere morti... non è semplice. 
Per una come lei, poi, è davvero complicato!
Io la adoro.
E boh... la Rowling ce l'ha con i figli dei Malandrini.
Baci!
p.s. L'ultima frase si rifà alle parole di Tonks 'La mamma è qui con te, sempre'.
 Lui si sente solo perché.. non riesce a parlare con lei. Lei non risponde. Lei non c'è perché lui non la sente.
Diciamo... Dora c'è. Sopravvive nel suo cuore. Ma lui non la vede.

   
 
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