Anime & Manga > Junjou Romantica
Ricorda la storia  |      
Autore: Temari    02/11/2011    6 recensioni
- "Misaki sospirò, iniziando ad andare avanti e indietro per la stanza, cullando il bambino che aveva fra le braccia inconsciamente. I suoi occhi verdi si posarono sulla piccola forma di suo nipote[...]." -
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Shonen-ai | Personaggi: Mahiro Takahashi, Manami Takahashi, Misaki Takahashi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve a tutti! =D
Dopo Halloween e la fic relativa (di Sekai), ecco un'altra storia per Junjou... in cui si dà un po' di spazio a quella donna che - povera lei - si deve sorbire un uomo ottuso come Takahiro come marito P: Facciamo una ola per Manami ù.ù

E' uscita più lunga del previsto, oh beh!

Disclaimer: mi appartiene solo ciò che scrivo.

Ja ne,
Temari


Family






        "Misaki-kun... mi dispiace davvero costringerti a fare questo..." la voce di Manami era bassa mentre si rivolgeva a lui, il tono contrito ed in colpa comunque evidente ed accentuato dalle sopracciglia corrucciate. Dopo aver finito di pulire la cucina, la donna si diresse verso il tavolo da pranzo dove Takahiro era collassato dopo aver esagerato con la birra a cena e, con non poca fatica, procedette a passare un braccio dell'uomo intorno al collo, mettendolo poi in piedi e dirigendosi verso il corridoio.
        "Nee-san," disse Misaki in tono incerto e facendo un passo in avanti, vedendo Manami aggiustare la presa intorno alla vita di suo fratello, "sicura di non volere che faccia io?"
        "No, no, non c'è problema Misaki-kun!" rispose la donna con un sorriso (un tantino forzato), "E poi, Mahiro ormai si è addormentato in braccio tuo; se dovessimo spostarlo e si dovesse svegliare, chissà quanto ci vorrebbe per farlo ri-addormentare." concluse sparendo dietro al muro.

        Misaki sospirò, iniziando ad andare avanti e indietro per la stanza, cullando il bambino che aveva fra le braccia inconsciamente. I suoi occhi verdi si posarono sulla piccola forma di suo nipote: i corti e lisci capelli castani e la bocca della madre, gli occhi scuri e il naso del padre... Mahiro era il perfetto mix delle caratteristiche fisiche dei suoi genitori; se avesse mantenuto quell'equilibrio perfetto anche una volta cresciuto, chiunque avrebbe pensato 'Oh, è proprio loro figlio! Sono identici!', rendendo orgogliosi i suddetti genitori—il contrario di quello che era sempre capitato a lui.
        "... Aki-han..." la vocina di Mahiro che lo chiamava nel sonno fece trattenere il fiato a Misaki, che si sentì sciogliere il cuore e riempire gli occhi di lacrime senza ben sapere perché; il ragazzo spostò leggermente una mano per spostare un ciuffo di capelli dalla fronte di suo nipote, che subito dopo si accoccolò ancora di più contro il petto dello studente, la piccola guancia rosea poggiata sopra al suo cuore.
        "Saresti un ottimo genitore, Misaki-kun..." preso alla sprovvista dalla voce di Manami, lo studente si voltò di scatto e vide che la donna era in piedi all'entrata del salotto, le braccia incrociate ed un'espressione gentile sul viso mentre osservava i due uomini più importanti per Takahiro. Il sorriso dolce che distendeva le labbra di Manami fece sentire Misaki improvvisamente timido e quasi fuori luogo, lì in mezzo al salotto con un bambino di poco più di un anno in braccio e con la madre del suddetto a nemmeno un metro.
        "I-io... uhm, n-n-non credo... a-haha..." balbettò il ragazzo, il rossore di imbarazzo che gli prendeva le orecchie mentre agitava una mano per enfatizzare la negazione, facendo attenzione a mantenere la presa su Mahiro. "Non saprei nemmeno da dove partire..."
        "Oh, tutti partiamo da zero in questo campo; i libri servono solo fino ad un certo punto, credimi." disse Manami, avvicinandosi a Misaki, ma non facendo nessun movimento per riprendere suo figlio dalle braccia dello studente. "E' dura, questo è vero... ma con la persona che ami accanto, si può fare tutto." La mano morbida e calda della donna si posò su una guancia di Misaki, fissando gli occhi castani in quelli verdi, continuando a sorridere, "Non credi?" concluse, un accenno di malizia nel tono calmo, come se Manami sapesse qualcosa ma preferisse tenerlo per sé.
        Il rossore, a quelle parole, prese piede su tutto il viso di Misaki, che si irrigidì di scatto per l'imbarazzo quando un flash del viso di Usagi-san gli passò per la mente senza che potesse prevenirlo. Lo studente sapeva che Manami lo stava ancora guardando, ma non poté costringersi ad alzare lo sguardo da terra, dov'era incatenato nel vano tentativo di nascondere la vampata di calore che sentiva bruciargli le guance.
        "Credo che ora sia sicuro spostare Mahiro," la donna decise di non infierire oltre sul ragazzo e allungò le mani, prendendo delicatamente in braccio suo figlio e sparendo poi nuovamente dietro al muro e lungo il corridoio.

        "..." Misaki rimase in piedi al centro del salotto, immobile per diversi minuti e pregando il rossore di muoversi a sparire - non avrebbe saputo come guardare di nuovo in faccia sua cognata altrimenti.
        Non poteva certo negare che l'idea di una famiglia tutta sua non fosse un pensiero piacevole... i bambini non gli erano mai dispiaciuti, anzi, ma da lì a pensare al gradino dopo, beh non gli era mai capitato: per prima cosa era troppo giovane (aveva appena diciannove anni!) e poi... c'era Usagi-san
—da qualunque parte si rigirasse quella nozione, per due uomini era impossibile avere dei figli e Misaki si sorprese nell'avvertire il cuore mancare un battito per come quel pensiero fosse effettivamente doloroso, al punto che si ritrovò a stringere una mano al petto.
        "Misaki-kun? Tutto bene...?" Manami era tornata in salotto e, alzando gli occhi, Misaki la vide fissarlo con aria preoccupata. Portando la mano che stava stingendo la maglia alla nuca, il ragazzo la tranquillizzò dicendo che era tutto a posto. "Sicuro?"
        "Sì, tranquilla nee-san, sto bene." rispose Misaki, "... Si sta facendo tardi, penso che mi convenga andare." e fece per andare a prendere il cappotto e dirigersi verso la porta.
        "A piedi, con questo buio?" chiese Manami, fermando il ragazzo, "Aspetta Misaki-kun, ho già chiamato Usami-san... ormai sarà già partito, è meglio se rimani finché non arriva, no?" gli disse con un mezzo sorriso.
        Non potendo dire nulla in risposta, Misaki tornò in salotto e si sedette sul divano, raggiunto subito da Manami che prese il posto alla sua sinistra. Rimasero in silenzio per un po' - entrambi persi nei loro pensieri - finché la donna non ruppe la quiete. "...Sai, Misaki-kun, ci sono cose che acquistano un peso diverso quando ci pensi dopo essere diventato genitore." disse con tono serio, "Avere un figlio tuo ti fa realizzare quanti sono invece i bambini che non hanno nessuno... a quanto sia triste e difficile passare l'infanzia in un orfanotrofio... eppure quei bambini hanno così tanto amore da dare, che il solo avere qualcuno da chiamare 'famiglia' sarebbe un bellissimo sogno." la donna sospirò, lasciando cadere stancamente la testa sulla spalla di Misaki.
        Il ragazzo non seppe cosa rispondere, così si limitò ad un vago "Già..." appena accennato.

        Il suono del cellulare che segnalava l'arrivo di un messaggio fece saltare Misaki dallo spavento e disturbò l'atmosfera seria che si era creata nella stanza (fortunatamente per il diciannovenne); il messaggio era di Usagi-san, che gli diceva di essere in macchina ad aspettarlo fuori.
        Una volta preso il cappotto ed infilate le scarpe, Misaki si voltò verso Manami per salutarla; la donna fece un passo in avanti e gli schioccò un bacio sulla guancia con un sorriso e gli disse a mò di saluto, "L'appartamento di Usami-san è troppo grande per due sole persone, Misaki-kun, scommetto che qualcuno di quei bambini orfani sarebbe più che disposto a riempire lo spazio." ridacchiando amabilmente nel vedere Misaki avvampare di botto, "Oh, saluta Usami-san da parte nostra, mi raccomando!" concluse la donna spingendo fuori il ragazzo di peso e chiudendogli la porta alle spalle.


   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Junjou Romantica / Vai alla pagina dell'autore: Temari