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Autore: Becky58    02/11/2011    1 recensioni
Salve ^^
Ok allora cosa posso dire...mi piacerebbe ricevere commenti sinceri per questa storia, se c'è qualcosa che non va ditemelo, sono qui anche per imparare.
Questa sarà una Fan Fiction forse un po' diversa, o forse no, chi lo sa.
Molto probabilmente più avanti si inserirà anche un altro cantante ma non c'è ancora nulla di certo, per ora vi lascio con questo primo capitolo che è un po' misto ad un prologo a parer mio.(E che non è molto lungo, scusate )
Fatemi sapere che se è decente continuo ^^
Buona lettura :)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Camminava lentamente per la strada deserta, persa nei suoi pensieri, persa nella sua voce.
Erano passate ore da quando era uscita di casa in quella fredda notte di metà febbraio, completamente sola se non per il suo fedele iPod che riproduceva ininterrottamente le loro canzoni, delle quattro persone più importanti della sua vita. 
Era talmente presa a cantare per accorgersi di una macchina sbucata fuori dal nulla.
Lo strillo acuto dei freni.
Un urlo.
Un botto.
Poi più nulla, buio totale.

“Cazzo Shannon aiutami!” 
Un uomo, o forse un ragazzo dato il suo aspetto, corse giù dalla macchina, fiondandosi sul corpo della povera ragazza stesa a terra priva di sensi.
I suoi occhi azzurri la scrutavano da capo a piedi.
“MERDA! Perde troppo sangue! AIUTAMI SHANNON!”
Un altro uomo, di pochissimo più grande del primo, lo raggiunse con in mano un telefono. I suoi occhi fremevano dalla paura.
“Fratello stai tranquillo, ho chiamato Mike, sta arrivando!”
“Perché cazzo hai chiamato Mike e non l’ambulanza?! CHIAMA SUBITO! Potrebbe morire”
Cercò di tamponarle il sangue dal viso, in preda al panico, non sapeva che fare.
Appoggiò la mano tremante sul collo di lei, terrorizzato all’idea di non sentire più il suo battito cardiaco.
“E’ ancora viva! Chiama l’ambulanza Shannon!”
L’aria sembrava pesare dei quintali ed essere spessa dei metri, faceva quasi fatica ad entrare nei polmoni dei tre ragazzi.
“Non possiamo Jay pensaci! Se chiamiamo l’ambulanza tutti sapranno cosa è successo, ne va della nostra carriera, non possiamo! Mike è un medico, saprà cosa fare, stai tranquillo”
Parlò il più grande dei fratelli.
Come uno schiocco d’arco, gli occhi celesti del minore incenerirono quelli verdi dell’altro, quasi spaventato da questo sguardo.
“Stai scherzando spero! Abbiamo appena tirato sotto una ragazza in macchina, ti rendi conto?! POTREBBE MORIRE e tu pensi a quella cazzo di fama?! Chiama il 911!” disse sputando rabbia e panico.
Scintille.
“No” rispose l’altro deciso “non lo farò, sta per arrivare Mike”
Successe tutto in un secondo. L’aria sembrò diventare elettrica, Jared scattò verso il fratello come un leone inferocito e gli sferrò un pugno talmente forte da fargli perdere l’equilibrio.
Shannon, incredulo, si appoggiò alla macchina dietro di lui e si tastò lo zigomo caldo per il destro ricevuto.
Nello stesso istante arrivò sgommando una Jeep completamente bianca.
“Vaffanculo Jared! E’ arrivato Mike” disse il maggiore.
I minuti seguenti furono interminabili; Mike, un uomo alto e snello, “visitò” la ragazza accuratamente.
Jared tremava di paura e controllava il suo BlackBerry ogni cinque secondi.
Shannon si tastava ancora il volto,facendo passare lo sguardo dalla ragazza al fratello, dal fratello alla ragazza.
“Se la caverà, non so come, non so che conseguenze ci saranno ma se la caverà. Aiutatemi a portarla in macchina, svelti!”Il tempo sembrava passare velocemente attraverso diversi flash, tutti intervallati dal forte rumore del proprio battito cardiaco, che proprio come il fiato,fremeva nelle loro orecchie.
Mike guidava per le strade di New York tenendo gli occhi fissi davanti a sè,gli occhi di Shannon erano persi nel vuoto, con un terribile velo di paura poggiato su di essi, mentre quelli di Jared erano puntati sul volto insanguinato della ragazza, adagiata sulle gambe di lui anch’esse sporche di sangue.
Tachicardia.
Un secondo dopo erano nell’ambulatorio di Mike e quello dopo ancora, seduti in terra alla notizia: “la tengo in coma farmacologico per un paio di giorni ma ha avuto un forte trauma cerebrale. Molto probabilmente ha perso la memoria, non so da che periodo della sua vita la sua mente ripartirà, o se i suoi ricordi sono stati completamente cancellati.”
  
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