Il nostro non conoscersi
per poi riprendersi
e' una tortura da vivere.
POV IAN
1/11/2011
Davanti alla grande parate a specchio del mio
camerino stavo
cercando di sistemare il nodo della cravatta. Quella sera, in quei miei
jeans
scuri, in quella camicia bianca leggermente sbottonata sul petto, mi
sentivo
impacciato, agitato, sottopressione. Non amavo le cravatte, ma per
quella
occasione avevo deciso di indossarla. Volevo essere elegante, perfetto
solamente per.. lei.
Avevo penato, sofferto, nascosto a tutti il sentimento che
provavo per lei, per quella ragazza dai lunghi capelli castani, dai
profondi
occhi anch’essi castani, che sapevano trasformarsi da perfetti occhi da
cerbiatta a occhi da cacciatrice. Lei, semplicemente lei. Nina.
La prima volta quella piccola ragazzina mi aveva incuriosito,
ma in quel periodo ero impegnato con Megan. E proprio per Nina avevo
lasciato
Megan.
POV NINA
..precisamente un anno prima
«E stop! Per oggi basta
così! Grazie a tutti, ci vediamo
domani»
disse forte la voce di Kevin, ponendo fine a quella lunga giornata.
«Nina, complimenti come sempre! Prestazione
perfetta!»
mi disse sorridente Julie.
«Grazie mille» le risposi,
arrossendo leggermente.
Avevo in quel momento una voglia matta di entrare nel mio
camerino, farmi una lunghissima doccia e poi correre subito a casa per
buttarmi
sul letto. Ero stanca e un po’ di sano riposo era quello che mi serviva.
Giunsi davanti al camerino e lo aprii. Accesi svelta le luci
e chiusi la porta alle mie spalle. Presi un lungo respiro ad occhi,
sentendomi
decisamente meglio. Quando, però, aprii gli occhi, feci un salto
all’indietro con
un mezzo urlo. Seduto, o meglio, comodamente allungato sul mio
divanetto c’era
Ian.
Mi portai una mano sul cuore. «Se mi volevi
morta, bastava
dirlo subito!» gli dissi leggermente acida. Lo
vidi alzarsi e
avvicinarsi a me serio in volto. Mi iniziai a preoccupare. «Ian,
se stai provando la scena finale della 2x08, mi dispiace dirtelo, ma
l’abbiamo
girata la settimana scorsa». Si portò davanti a
me. «Ian, che succede? Ho.. ho
paura!»
gli dissi timorosa e spaventata.
Un angolo della sua bocca si sollevò. «Va
tutto bene, rilassati»
«E allora.. E allora perché questo tuo strano
comportamento?»
Abbassò per un attimo lo sguardo prima di rialzarlo. «Ti
amo»
esclamò così, guardandomi negli occhi e abbozzando un sorriso.
Io, invece, lo guardai sorpresa, con le labbra schiuse. Il
respiro lievemente velocizzato. «Tu..Tu cosa?»
«Ti amo, Nina. So che forse questa non è la perfetta
dichiarazione sentimentale che ti saresti mai aspettata, ma è quello
che sento.
Ti amo. Sono così fottutamente innamorato di te che tutto questo tempo
passato
a trattenermi con te mi ha portato alla pazzia!»
disse, voltando il capo,
sorridendo nervosamente. Fece per parlare, ma poi sospirò. «Ok,
non so che dire. Ho fatto la figura dell’idiota, vero?»
mi chiese, sorridendo e
portandosi una mano tra i folti capelli neri.
Mi morsi il labbro inferiore incapace di fare qualsiasi
cosa, di pensare a qualsiasi cosa. Riuscivo solamente a pensare
“Bacialo, Nina!
Desideri quelle labbra dalla prima volta che lo hai visto! Bacialo!”.
Mi
avvicinai un po’ di più a lui. A dividerci pochi centimetri. Mossi
lentamente
un braccio fino a posare il palmo della mano su di una sua guancia.
Mentre lo
facevo, non guardare le sue labbra fu impossibile. Alzai gli occhi,
sorridendo
timidamente. «Lo ammetto: non è la migliore
dichiarazione che abbia mai
sentito ma..»
sorrisi maggiormente «per me è la più bella in
assoluto»
Vidi i suoi occhi accendersi e farsi ancora più azzurri, il
suo sorriso arrivare quasi fino agli occhi. «Quindi..»
«Quindi tra quanto mi vorrai baciare e sancire tutto ciò
una volta per tutte?»
Ghignò e subito le sue mani si chiusero a coppa sul mio viso
e le sue labbra trovarono svelte le mie labbra, iniziando ad
assaggiarle,
assaporarle. Mi persi in quel bacio con tutta me stessa, lasciando che
le
emozioni e le sensazioni prendessero il sopravvento.
«Le tue labbra erano diventate il mio miglior
incubo.
Sognavo di toccarle, baciarle, morderle» disse
affannato contro la mia bocca.
«Ora sono tue» gli dissi
con voce lieve.
«Non sono le tue labbra ad essere mie, sei tu ad
essere
mia. Ora e per sempre» riprese svelto a baciarmi.
Mi lasciai andare, permettendogli di farmi sua dopo tutto
quel tempo passato ad ignorare, a celare ciò che entrambi provavamo
l’un per
l’altro.
POV IAN
1/11/2011
Pensare di lei mi fece spuntare un immenso
sorriso sulle
labbra e una piacevolissima sensazione di benessere si era propagata in
tutto
il mio corpo, fino all’anima.
«Vuoi rimanere lì
davanti
ancora per molto?»
chiese una voce in tono divertito.
Spostai di poco lo sguardo,
sempre guardando nello specchio, e la vidi bella come sempre.
Appoggiata
con le spalle contro la parete, mi guardava divertita, sorridendo. I
capelli
lisci le ricadevano morbidi lungo le spalle, una canotta grigia e
bianca, con
sopra una giacchetta bianca, le coprivano il busto mentre le gambe
erano
fasciate da stretti pantaloni neri. Ai piedi calzava alte scarpe color
arancio.
«E tu dove vorresti andare così
vestita?»
le chiesi a mia volta
divertito.
Si avvicinò sensualmente. «Avrei un romanticissimo appuntamento con un
bellissimo
uomo»
rispose, stando al gioco. «Tu invece dove te ne vai?»
«Ho anche io un romantico
appuntamento con una seducente ragazza, ma questa cravatta non ne vuole
sapere
di allacciarsi!»
Nina sorrise e si mise di
fronte a me. «Aspetta» prese una estremità
della cravatta, sfilandola sotto il
mio sguardo curioso «credo
che a questa tua seducente ragazza piacerai molto più senza cravatta»
«Dici?» e lei annuì prima di portare i suoi occhi nei miei. «Te l’ho detto che sei
bellissima?»
Finse di pensarci un po’ su. «Credo di si ma in questa giornata è la prima volta» disse, sorridendo,
mentre le sue braccia mi cinsero il
collo. «Ti
amo e non vedo l’ora di
passare questo anniversario con te».
Mi lasciò un dolce bacio a stampo prima di sciogliere la presa da me.
Feci un
verso di protesta che provocò le sue risa. «Prima fai, prima
avrai le mie labbra»
disse sensuale, allontanandosi da me, giungendo alla
porta.
Corrugai la fronte. «Solo le labbra?»
chiesi malizioso.
Lei roteò gli occhi aprendo la
porta. «Muoviti
Smolder, o vado a cena
con il primo che mi capita!» e
così uscì.
Guardai per altri secondi la
porta prima di prendere il telefono. Mi collegai su Twitter ed iniziai
a
scrivere:
“@iansomerhalder 1/11/11
Una data impressionante. Probabilmente una grande notte per uscire
insieme”
Inviai il tweet e, sorridendo, uscii dal
camerino pronto a
godermi quella favolosa serata con Nina. Quella sera sarebbe stata solo
e
soltanto nostra.
Buongiorno!! Guardate un pò chi rispunta? Ehehehehe.. sentivo la mancanza di EFP ù.ù
E visto che le idee per _White Flag_ , ovvero il sequel di _A Twist In My Story_ , non arrivano e non arrivano neanche quelle per _Signed, Sealed, Delivered I'm Yours_ , la storia su TVD, mi sono data alla stesura di una piccola OS Nian..
Diciamo che ho amato tantissimo il tweet di Ian sopra riportato e subito la mia mente ha iniziato a fantasticare..
Spero che questa piccola OS vi sia piaciuta come è piaciuta a me.. E' semplice ma nella sua semplicità è dolce.. e scrivere cose dolci per la sottoscritta è tosto ù.ù
Comunque, bando alle ciance, spero che vi piaccia e di leggere vostre recensioni.. Ora scappo che Hegel mi attende -.-
Alla prossima ;)