E’ tutto tranquillo. Non c’è rischio che Nelly Yuki o le altre civettuole mi vedano.
Sorrido maliziosa all’uomo che ho davanti e lo tiro per la cravatta. Finiamo attaccati, quasi incollati.
Il suo alito caldo inebria il mio collo e il suo profumo costoso mi strappa un gridolino.
Sssh…non devo gridare.
Il mio chignon elegante si sta scomponendo, mentre la zip del mio vestito scende ticchettante.
Ora della mia mise originale restano soltanto le scarpe, che in un attimo volano via.
La sua cravatta violacea sparisce in un secondo e ci ritroviamo in lingerie.
Ci sorridiamo appassionati e iniziamo a baciarci con trasporto, presi dal momento.
Finiamo a terra, senza preoccuparci dell’igiene.
Lui ci sa fare, e in un attimo arriviamo all’eccitazione.
“Non è la tua prima volta…”, sussurro piano, ansimando.
“Neanche la tua…”, ridacchia lui, intimandomi di star zitta e di godermi il momento.
Suggello il momento con un ultimo, passionale bacio, prima che la tenda si apra e riveli una donna che afferra disgustata il mio vestito e ci guarda con disappunto.
La serata procede, e niente può distogliermi dal pensiero fisso di qualcosa che vaga nel mio stomaco…no, non può essere…sono passate soltanto due ore…