Serie TV > The Vampire Diaries
Ricorda la storia  |       
Autore: BrunaS    03/11/2011    3 recensioni
Questo è come io immagino che dovrebbe andare: l'introduzione di un nuovo personaggio per sconfiggere Klaus e salvare Stefan;il rapporto sempre più profondo di Damon ed Elena, costruito passo dopo passo. Una cosa a cui tengo particolarmente: la possibilità che lei scelga Damon nonostante tutto! Insomma, che non sia sempre e solo Stefan!
"Elena aveva visto Stefan combattere eroicamente la sua natura ma aveva anche scoperto lati del suo essere che non aveva mai compreso in maniera tangibile. L’aveva idealizzato in passato, così tanto da dimenticare che se accettava di amare un vampiro doveva farlo del tutto. Forse, all’inizio, era stato più facile attaccarsi all’umanità a cui lui si aggrappava con forza disperata; forse il fatto di poter scaricare tutto il male dell’essere vampiri su un tipo come Damon l’aveva aiutata. Poi tutte le certezze si erano infrante una ad una: Stefan aveva ceduto al suo essere un vampiro, Damon aveva ceduto al suo essere ancora un po’ umano. Il tutto portava ad una sola soluzione: non esistono né il male assoluto né il bene incondizionato. Anche il vampiro, come l’umano, non è del tutto buono come non è del tutto cattivo."
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Per la prima volta dopo mesi Elena sentì che aveva bisogno di fermarsi a riflettere. Fino a quel momento lo aveva evitato accuratamente perché pensare sul serio a cos’era diventata la sua vita era davvero troppo doloroso: tutte le perdite, tutti i traumi, tutta quella confusione. Ora, però, sentiva che si era arrivati ad un punto di svolta. Grazie a Rebekah –chi l’avrebbe mai detto?!- avevano una nuova speranza di arrivare alla soluzione definitiva. Sconfiggere Klaus, riavere Stefan… il suo Stefan.
Ci avevano lavorato così tanto, creando ancora una volta alleanze bizzarre: Bonnie e Damon, Jeremy e Katherine, perfino lei e Rebekah! Rebekah… in fondo era stata la chiave di tutto. Quando Katherine l’aveva minacciata di risvegliare Michael lei l’aveva detto: “Michael non è l’unico in grado di sconfiggere Klaus.”
(Flashback) Gli sguardi interrogativi di tutti si erano posati su di lei. Rebekah aveva continuato: “un ibrido può essere ucciso da un altro ibrido”. Tutti avevano guardato Tyler ma la vampira aveva sghignazzato: “Non parlo certo di un ibrido nuovo di zecca ma di qualcuno di millenaria esperienza, proprio come Klaus”. Lo stesso Tyler aveva sgranato gli occhi: “ne esistono altri come me?” Rebekah continuava a fare la misteriosa: “Non che io sappia…” Damon, a quel punto, aveva perso la pazienza: “Se sai qualcosa dillo e basta!”. Lei aveva tentennato per un attimo poi l’aveva detto: “Esisteva un’altra tipologia di ibrido un tempo… una tipologia molto potente. Metà vampiro e… metà strega!” Stavolta tutti avevano guardato Bonnie che era sembrata particolarmente turbata: “Stai mentendo! Le streghe odiano i vampiri! Le streghe preservano l’ordine naturale degli eventi!”. Rebekah l’aveva guardata con aria di sfida: “Mai sentito parlare di Tabitha?” A sentir proferire quel nome Bonnie era impallidita. L’unica cosa che era riuscita a balbettare era stata “Tabitha è morta…”. Rebekah aveva fatto spallucce: “Forse. Non sono io ad avere un fidanzato in contatto con l’aldilà”. Poi si era volatilizzata.
Dopo qualche istante di frastornazione Jeremy aveva rotto il silenzio: “Chi diavolo è Tabitha?!”.
Forte nella mente di Elena, si affacciò il ricordo di quella strana storia che Bonnie aveva raccontato nel salotto di casa Salvatore. Tabitha era una delle streghe Originarie che, però, innamoratasi di un vampiro, aveva scelto di rinnegare i valori della sua stirpe e diventare uno di loro. Era divenuta, così, entrambe le cose: un vampiro con i poteri di una strega. Questo stato l’aveva resa talmente potente da permetterle di manipolare completamente la volontà stessa dei vampiri e la loro essenza. Le altre streghe, adirate, l’avevano rinnegata, e gli altri vampiri, temendo i suoi poteri e volendola allontanare, avevano coinvolto colui che lei amava in un piano per ucciderla. Scoperto il piano e ferita dal tradimento, Tabitha aveva sterminato i cospiratori, aveva torturato e ucciso con le sue mani il vampiro che un tempo amava e aveva giurato odio eterno all’intera razza. Secondo la leggenda, però, la sua doppia natura e il disprezzo per se stessa l’avevano fatta impazzire e l’avevano spinta al suicidio. Quello che, al tempo in cui Bonnie aveva raccontato questa storia, nessuno di loro sapeva era che Tabitha non era affatto morta. Era stata Anna a spiegarlo a Jeremy ed era stata sempre lei a fornire delle indicazioni sul come rintracciarla. Non sapevano se li avrebbe aiutati ma valeva la pena provarci. Il piano era stato difficile da concordare: Alaric e Jeremy si erano offerti di andare a parlare con Tabitha perché erano umani –quindi non soggetti al suo odio- e avevano entrambi l’anello che li avrebbe protetti. Bonnie, però, era scettica e preoccupata. Aveva preferito richiamarla tramite un incantesimo…
 (Fb)Il tutto era stato predisposto in fretta e furia: grimori, candele, il ciondolo di Elena in quanto oggetto appartenente alla famiglia delle streghe Originarie. Tutt’un tratto una forte folata di vento gelido aveva spento le candele, una dopo l’altra. Tutti avevano istintivamente voltato lo sguardo verso la porta che si era spalancata. Ferma sull’uscio, immobile e minacciosa, c’era una giovane mulatta dagli occhi verdissimi: indubbiamente Tabitha. Tra il silenzio generale, però, era emersa, inconfondibile, la voce di Damon: “Elisabeth?!”. La nuova arrivata aveva sorriso  senza bonarietà: “Non è mai stato il mio nome. È un piacere rivederti… Damon.”
Lo sconcerto era tangibile. Bonnie si voltò verso Damon: “Tu conosci Tabitha?”. Lui non staccava gli occhi dalla donna ferma sulla porta: “Non mi aveva detto di chiamarsi così”. Tabitha finalmente si decise ad entrare: “Ci sono molte cose che all’epoca non ti ho detto, dolcezza”. Attraversando la stanza si soffermò su Katherine e poi su Elena. “Interessante” commentò. “Noto che le tue ossessioni secolari sono addirittura raddoppiate”. Damon le si parò davanti a gran velocità: “Tu eri morta. L’ho visto con i miei occhi!” Lei ghignò: “O per meglio dire, l’hai fatto con le tue mani”. “Hai cercato di ucciderla?” esclamò Elena. “L’ho uccisa!” rettificò lui voltandosi per un istante verso di lei. “Ma bene!” sbottò Bonnie “Questo ci è di grande aiuto! Ora lei non ci aiuterà mai!”. Tabitha sorrideva ancora. Ci aveva pensato un attimo e poi: “Volete sconfiggere Klaus, vero? E liberare la mente di Stefan. Perché non dovrei aiutarvi? Klaus è un ibrido ed è pericoloso, Stefan è soggiogato. Le streghe servono l’equilibrio della natura” aggiunse guardando Bonnie che subito precisò: “non è stata questa la tua scelta.” Tabitha alzò le spalle: “è stato molto tempo fa. L’ho fatto per amore. A quanto mi risulta anche tu hai sconvolto gli equilibri a causa di un uomo…” disse indicando Jeremy. Bonnie, punta nel vivo, abbassò lo sguardo e fu Caroline a prendere la parola: “Perché dovresti aiutarci? Tu odi i vampiri e, a quanto pare, Damon ti ha uccisa. Dov’è la fregatura?”. “Già” aggiunse Katherine: “qual è il prezzo da pagare?”. Stavolta Tabitha guardò tutti con attenzione: “Lo volete o no il mio aiuto?”. Elena non si fece pregare: “Certo. Certo che lo vogliamo! Sei la nostra ultima speranza!” Tabitha sembrò improvvisamente seria: “ve lo ripeto: Klaus è un pericolo e io posso aiutarvi. E non porto nessun rancore verso Damon… per quanto risulti difficile crederlo.” Aggiunse guardando male il vampiro.
Eppure, per quanto lo scetticismo avesse più volte preso il sopravvento, si erano affidati alle indicazioni di Tabitha: per sconfiggere Klaus era necessario operare per tappe e dividersi al meglio i compiti. Guarire Stefan poteva essere ancora più semplice e si sarebbe potuto farlo contemporaneamente. L’incantesimo però era complesso e necessitava di un grimorio in particolare: il primo grimorio di Tabitha, il grimorio Originale, che le streghe Sorelle le avevano sigillato nel momento in cui l’avevano scacciata. Lei sapeva esattamente dov’era il libro ma non poteva aprirlo se il sigillo non veniva rotto…
(Fb) “E come credi di romperlo, allora?” chiese Damon con fare indagatorio.
“Fidati. Ho la possibilità di farlo se tu ed Elena me lo porterete qui.”
Lui la penetrò con i suoi occhi azzurri: “Perché proprio io ed Elena?”
“Ve lo dirò quando sarà il momento” rispose Tabitha sostenendo il suo sguardo.
Le cose da fare erano molte: Damon ed Elena avrebbero pensato al grimorio; Bonnie, Jeremy e Matt avrebbero studiato un incantesimo per adescare Klaus; Alaric, Caroline e Tyler si sarebbero occupati di catturare Rebekah per capire da quale parte stava ed estorcere ulteriori informazioni. Infine, Katherine avrebbe dovuto semplicemente occuparsi di Stefan mentre gli altri avevano altro da fare.
“Perché a me il compito meno entusiasmante?” lamentò la vampira.
Tabitha rispose candidamente:“Rebekah ti detesta e non avresti mai la pazienza di studiare i grimori. Sono andata per esclusione. Inoltre sono certa che non ti dispiace affatto renderti utile con il nostro Stefan”
Ad Elena non importava affatto che Katherine si prendesse cura di Stefan e non intendeva cedere alla provocazione di Tabitha. D’altronde, fino all’arrivo della strega, non era neanche sicura che Stefan avesse ancora una possibilità di tornare quello di un tempo e, ora, la cosa più importante era solo recuperare il grimorio. Per la prima volta in tanti mesi si trovò faccia a faccia con la concreta possibilità di riuscire nell’intento e per la prima volta dovette interrogarsi sul futuro, quel futuro che fino a quel momento era sembrato troppo confuso per potervi riflettere su. “E allora, Elena, che succederà una volta che Stefan sarà tornato?” Gliel’aveva chiesto Caroline, a bruciapelo,  proprio quel giorno. Ed Elena per la prima volta aveva dovuto seriamente porsi quella domanda. La verità è che non poteva tornare tutto come prima, proprio come lui le aveva detto a Chicago. Non nell’immediato sicuramente. L’aveva visto combattere eroicamente la sua natura ma aveva anche scoperto lati del suo essere che non aveva mai compreso in maniera tangibile. L’aveva idealizzato in passato, così tanto da dimenticare che se accettava di amare un vampiro doveva farlo del tutto. Forse, all’inizio, era stato più facile attaccarsi all’umanità a cui lui si aggrappava con forza disperata; forse il fatto di poter scaricare tutto il male dell’essere vampiri su un tipo come Damon l’aveva aiutata. Poi tutte le certezze si erano infrante una ad una: Stefan aveva ceduto al suo essere un vampiro, Damon aveva ceduto al suo essere ancora un po’ umano. Il tutto portava ad una sola soluzione: non esistono né il male assoluto né il bene incondizionato. Anche il vampiro, come l’umano, non è del tutto buono come non è del tutto cattivo. Lei e Stefan meritavano una seconda occasione ma gli eventi l’avevano amaramente fatta maturare al punto che, quando il suo uomo sarebbe tornato, non sarebbe stata la ragazzina di un tempo, disposta a gettargli subito le braccia al collo. O forse sì?
Non erano facili da prevedere le sue reazioni. Per il momento però c’era solo una cosa da fare: recuperare il grimorio di Tabitha. E lei e Damon sarebbero partiti l’indomani.

  
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: BrunaS