Cenere.
Stai davanti ad un telefono che non squillerà mai.
Sai che non chiamerà. Non si farà sentire.
Non sei indispensabile per lui, sta benissimo anche senza di te.
Ma tu, sola come sei, basti a te stessa?
Ti stai buttando a capofitto in questa storia senza punti fermi, fatta solo di leggerezza e imprevidibilità, perché lo vuoi, o solamente perché hai paura?
Hai paura di stare sola, hai paura di continuare a sentirti vuota, hai paura di farti avvolgere completamente dall'apatia.
Che poi, cosa siete voi due?
Semplice cenere distillata con polvere, lacrime e amarezza.
Farsi compagnia nell'attesa di qualcosa di migliore.
* * * * *
94 parole tutte per voi.
Sì sì sì, fa un po' schifo, ma non sono brava con le drabble, specie con quelle introspettive.
Spero tuttavia vi sia piaciuta, è una visione abbastanza poetica di una situazione che sto vivendo al momento attuale.