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Autore: M i n d    03/11/2011    3 recensioni
La sera di Halloween, due famiglie riunite e una torta molto speciale.
[Questa storia partecipa all'iniziativa "Halloween Auror" indetta da Lights Efp nel gruppo Facebook "Cercando chi dà la roba alla Rowling (Team Harry/Hermione)"]
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Questa storia partecipa all'iniziativa "Halloween Auror" indetta da Lights Efp nel gruppo Facebook "Cercando chi dà la roba alla Rowling (Team Harry/Hermione)"



Solo se non siamo ad Halloween








Torta di zucca.


Ma cosa le era venuto in mente?


Pensava, mentre accendeva il forno alla temperatura indicata dalle istruzioni per la ricetta.


Torta di zucca?


Doveva essere impazzita!


A lei non piacevano nemmeno troppo le zucche. Sì, di tanto in tanto cucinava piatti a base di zucca, ma lo faceva per Rose, che ne andava matta, non per altro.


Eppure, rifletteva mentre, a fatica, tagliava la scorza dura dell'ortaggio, quella mattina, quando si era svegliata, aveva sentito il bisogno di preparare quella torta.


Era Halloween. E quella sera Harry, Ginny, James e il piccolo Albus si sarebbero uniti a loro per cena.

Era stata un'idea di Harry. Un paio di giorni prima aveva telefonato annunciando a Ron l'intenzione di passare la serata di Halloween tutti insieme, per poi portare i bambini a fare "dolcetto o scherzetto".
Ron era rimasto entusiasta dell'idea, e così pure Hermione. Se non altro era un'occasione per passare un po' di tempo tutti insieme, dal momento che, fra impegni vari, ormai riuscivano a vedersi di rado.


Sarebbero arrivati alle sette e così pure Ron, che stava lavorando al negozio con George. Sarebbe passato lui a prendere Rose dalla nonna. L'orologio segnava le 16.30. Hermione sospirò, sollevata: aveva tutto il tempo.


Tagliò la zucca a dadini per poi posarli nella pentola, aggiungendo l'acqua, come da istruzioni. Accese il fornello e vi pose sopra la casseruola, dopodiché iniziò a mescolare. Mentre osservava la zucca sciogliersi iniziò a sperare che andasse tutto bene. La signora Weasley le aveva insegnato a cucinare diverse pietanze, ma in quando a dolci non era sicura di essere molto ferrata; specialmente sulla torta di zucca.


Ciononostante non capiva, davvero, non capiva. Perché la riuscita di quel dolce era così importante per lei? Perché la torta di zucca? Aveva provato a ricordare un eventuale sogno della notte precedente che potesse averla condotta a quella scelta, mentre si procurava gli ingredienti al supermercato, quella mattina, ma niente. Eppure sentiva di doverlo fare. Avrebbe reso felice qualcuno. Il suo cuore le diceva questo.


Quando il composto divenne sufficientemente cremoso, Hermione prese il frullatore e lo versò all'interno. Nel farlo, sorrise ripensando alla fatica fatta per spiegare a Ron di cosa si trattasse, quando l'avevano comprato poco dopo il matrimonio.


- Secondo me è una cosa inutile! - aveva ripetuto, per la terza volta, nel giro di un minuto.


- E' molto utile, invece. - aveva ribeccato lei mentre leggeva le varie caratteristiche su una delle confezioni.


- Non capisco proprio a che serva.. - aveva borbottato, esasperato.


- Te l'ho detto. Serve a frullare verdure e altro.. -


- Cosa vuol dire frullullare? -


- Frullare, Ron. Frullare. Significa che tu metti, ad esempio, delle verdure, in questo coso, attacchi la spina e lui le fa diventare un.. composto morbido! -


- Ah, adesso capisco! Però è davvero strana questa tecnologia babbana, eh! Non so come faccia papà ad esserne così appassionato! A me fa venire mal di testa! -


- Ti ci abituerai, Ron. - e poi aveva riso.



Bei tempi quelli, ricordava Hermione, mentre sbatteva le uova per poi versare dell'olio in una padella, aggiungendo tutte le spezie elencate dal ricettario; erano tutti così giovani e pieni di sogni e di speranze dopo la guerra. Credevano non ci sarebbe stato più alcun mago oscuro dopo Voldemort, di avere vinto il male in persona e per sempre. Questa convinzione on durò a lungo, comunque. Ben presto, scoprirono che di maghi e streghe folli, intenzionati a conquistare e sottomettere, era pieno il mondo. Voldemort era soltanto uno di loro. Comunque non doveva essere permesso ad altri di raggiungere i suoi livelli, questo era chiaro a tutti. Era così che Harry aveva preso la decisione definitiva di diventare un Auror.


Hermione ricordava quanto questa scelta sorprese tutti; ricordava le loro espressioni stupite e confuse, le domande cristalline sui loro volti, anche senza essere espresse realmente:"Dopo tutto quello che hai passato, Harry?" , "Sei sicuro, Harry?".


Ricordava di averne parlato con lui, privatamente. Ricordava la sua espressione seria e decisa; la determinazione ed il coraggio nei suoi occhi verdi mentre parlava.


- Io ho deciso, Hermione. So che potrò sembrare pazzo, o folle.. - aveva riso – Beh, forse lo sono..ma quei maghi e quelle streghe vanno fermati e se c'è qualcuno che può farlo, beh, quello sono io, credo.. -


Si interruppe e la fissò, preoccupato – Pensi ancora che voglia fare l'eroe? -


Lei sorrise – E' possibile. - il suo sorriso si allargò vedendo la preoccupazione aumentare sul volto di Harry – Però credo che in questo caso tu voglia semplicemente fare quello che hai sempre sognato di fare, Harry. E comunque, mi sono sbagliata quando ho detto che sembri voler sempre fare l'eroe. Tu sei un eroe. -


Lui aveva sorriso – Bene. Lo farò, allora. -


Hermione sorrise ancora mentre, dopo aver finalmente unito e amalgamato tutti gli ingredienti, infornava finalmente la teglia con il composto per poi impostare il timer a 35 minuti.


Harry.


Si sfregò le mani nel grembiule, poi lo levò e lo appese.


Sembrava ieri che si era iscritto alla scuola di addestramento, e adesso, probabilmente, sarebbe stato promosso Capo del Dipartimento. Sorrise malinconicamente, guardando fuori dalla finestra.
Erano passati dieci anni dal giorno in cui Harry aveva annunciato la sua decisione. Il tempo era proprio volato.


Scosse la testa, riemergendo dai ricordi e, nell'attesa, decise di leggere un libro. Scelse accuratamente un volume dalla libreria: erano i racconti di viaggio di una vecchia strega di nome Margerie Mahgony. Era un libro molto interessante che Hermione aveva trovato un po' di tempo prima al Ghirigoro, ma che, a causa degli impegni, non aveva avuto ancora il tempo di finire.
Si sedette sul divano in salotto e si immerse nella lettura.


Non seppe dire quanto tempo passò dall'inizio del capitolo sulla Nuova Zelanda, alla sua inspiegabile e bizzarra catapultazione nella Sala Grande di Hogwarts.


- Ma che?! - esclamò spaventata – Che ci faccio qui!? - non riusciva a vedersi, ma poteva osservare chiaramente le tavolate imbandite di tutte le pietanze possibili ed immaginabili, le candele a mezz'aria sul soffitto e l'orda di studenti che adesso stava entrando dal portone principale. La maggioranza erano bambini, dovevano essere del primo anno. Uno per uno presero posto, mentre Hermione prese a camminare fra le file, tentando di riconoscere qualcuno. Si rese conto che la maggior parte di quei volti non erano ben definiti, molti erano solo sagome scure. Stranamente, la cosa non la preoccupava.


Arrivò alla tavolata dei Grifondoro proprio nell'istante in cui Silente finì il suo lungo, incomprensibile discorso e i piatti di tutti si riempirono. Camminò per un altro po'. Era quasi giunta alla fine della tavolata quando intravide tre ragazzini che riconobbe all'istante: erano lei, Ron e Harry a undici anni.


La piccola se stessa stava discutendo con il piccolo Ron. "Come al solito", si ritrovò a pensare, divertita.


- La devi smettere di ingozzarti così! Finirai per farti del male! - rimase un po' stupita dal proprio tono di voce, non ricordava fosse così acuto, aspro e saccente.


Cavoli, dovrò essere sembrata a tutti molto antipatica! Sorrise a quella se stessa con tenerezza.


- Chi se ne importa! Poi, scusa, è Halloween!! Voglio mangiare tutti i dolci che posso!! -


Hermione rise di nuovo; Ron, non sei cambiato per niente!


La piccola Hermione sbuffò e alzò gli occhi al cielo – Guarda che Halloween è domani! Do – ma – ni!! Lo capisci?? -


- E allora spiegami perché la tavola è già imbandita come se fosse Halloween!! -


- Perché qui i festeggiamenti li iniziano un giorno prima, non lo sai? Lo sa chiunque abbia letto "Storia di Hogwarts". -


Il ragazzino sbuffò sonoramente e borbottò un – Va bene, ma adesso lasciami mangiare! - per poi avventarsi su una fetta di torta con Smarties.


La piccola Hermione sbuffò e alzò nuovamente gli occhi al cielo, poi posò lo sguardo sul ragazzino dai capelli scuri che le stava di fronte: era impegnato a trasportare una grossa fetta di torta color arancione dal vassoio al piatto, senza romperla.


Hermione storse il naso – Che roba è? - domandò, inorridita.


Lui alzò i suoi magnifici occhi verdi dalla fetta nel suo piatto e li posò in quelli di lei; l'espressione fra lo stupito e il confuso – E' una torta. - rispose.


- E' arancione. - ribatté lei.


- E' torta di zucca. -


La piccola Hermione storse il naso ancora di più.


- Torta di zucca? Ti piace quella roba? -


Lui le sorrise e Hermione poté sentire quel piccolo balzo, quel movimento tremulo nel cuore della se stessa di allora, anche nel suo.


- Certo! - intervenne il piccolo Ron, sputacchiando pezzetti di cioccolata in giro – La torta di zucca è la preferita di Harry! -


- Credevo fosse la torta di Melassa... dici sempre che la adori... -


Lui le sorrise ancora.


- Solo se non siamo ad Halloween. -


Tic-tic-tic!


Hermione si svegliò di soprassalto e si guardò intorno, confusa. Poi fissò le proprie ginocchia; il libro di Margerie era scivolato di lato, incastrandosi tra le fessure del divano; doveva essersi addormentata.


Quel sogno...quel rumore...


Con un urletto scattò in piedi e si precipitò in cucina.


- La torta! -


Aprì rapidamente il forno e tirò fuori la teglia; fortunatamente non pareva essersi bruciata. Hermione emise un sospiro di sollievo, dopodiché prese uno stuzzicadenti e lo infilò al centro della torta; ne uscì pulito: era cotta!


Soddisfatta, prese il suo miglior vassoio di portata e ve la posò delicatamente, aggiungendo qualche decorazione con della crema pasticcera. Guardò nuovamente l'orologio: erano le sei passate. Aveva concluso tutto in tempo. Adesso mancava solo di sistemare la tavola ed il gioco era fatto!

Mentre apparecchiava con il loro miglior servizio di portata, aggiungendo un paio di candele e qualche decorazione a tema, Hermione ripensò a quel sogno; Harry. Era dunque così? Era a causa di quel sogno sul loro passato che aveva finito per fare una torta di zucca? Perché a lui piaceva? Per Harry?



- Credevo ti piacesse la torta di Melassa! -


- Solo se non siamo ad Halloween. -



Hermione sorrise al ricordo di quello scambio di battute. Non sapeva perché aveva fatto una torta per Harry, o forse sì; comunque era molto soddisfatta del risultato, il resto non importava.
Restava solo da vedere se gli ospiti avrebbero gradito la sua cucina.




**



Tutti quanti arrivarono puntuali alle sette: i Potter si smaterializzarono nel vialetto, seguiti poco dopo da Ron e Rose; Hermione finì preparare tutto appena in tempo, nascondendo la torta. Mangiarono tutti avidamente e con gusto gli stuzzichini e la pasta al ragù preparati da Hermione quello stesso pomeriggio; la ragazza fu lieta che avessero gradito, si erano persino complimentati.


L'atmosfera era allegra e festosa, gli adulti chiacchieravano di cose da adulti, mentre i bambini giocavano poco distante, accanto al fuoco.


- Allora sorellina, hai deciso cosa farai con le Holiday Harpies? - chiese Ron, a un certo punto.


- Oh, già! Ron mi ha detto che stavi pensando di abbandonare..sicura che sia quello che vuoi? - intervenne Hermione, preoccupata.


- Beh.. - cominciò lei, un po' a disagio – Io non vorrei, ma..sapete, con un bambino ancora così piccolo..- posò lo sguardo sul piccolo Albus, che aveva da poco compiuto due anni, intento a modellare del Pongo Magico insieme a James e Rose. Poi cercò decisa lo sguardo di Harry, prendendogli la mano.


- Oltretutto..stavamo pensando di.. - si interruppe ridacchiando imbarazzata – Avere un altro bambino. -


Le orecchie di Ron si fecero paonazze; la forchetta di Hermione le scivolò di mano, finendo per tintinnare fastidiosamente nel piatto; Harry lo notò.


- Sì, ma per adesso è solo una possibilità. - si affrettò ad aggiungere, fissando Ginny con severità.


- Oh, beh – continuò la rossa, mentre il suo sorriso si faceva sempre più malizioso – Non ci metteremmo molto a concretizzarla.. - e gli strinse la mano.


Calò un silenzio imbarazzato per qualche minuto, interrotto solo dalla domanda di Ron – Che c'è per dessert? - a cui Hermione reagì con un sussulto.


Tutti la fissarono, in attesa.

Lei arrossì – Uhm..beh..- balbettò.


Ron spalancò la bocca – Non hai preparato il dessert!? - domandò, indignato.


Hermione scosse la testa con nervosismo – No, certo che l'ho fatto! - si affrettò a rispondere – E' solo che.. - lanciò un'occhiata a Harry ma abbassò subito lo sguardo; sospirò – Aspettate, vado a prenderla.. -

Così dicendo lasciò la stanza, sentendo lo sguardo penetrante e incuriosito di Harry addosso.


Fece il suo ingresso in cucina qualche momento dopo, reggendo la torta fra le mani tremanti. Quando oltrepasso la soglia, tutti la fissarono; lei si bloccò.


- Che roba è? - chiese subito Ron, storcendo il naso di fronte a tutto quell'arancione.


Lei prese un bel respiro e rispose – Torta di zucca. - per poi posare lo sguardo su Harry, in attesa.


L'uomo fissò la torta e poi lei diverse volte prima che Hermione riuscisse a scorgere quel sorriso appena accennato sul suo volto.


- Sembra deliziosa, Hermione – rispose Ginny, con tutto quello che aveva l'aria di essere un tono di pura cortesia.


- Ti ringrazio, Ginny – rispose, posando dolcemente la torta al centro della tavolata – Bambini, la torta! - e i tre piccolini si affrettarono a tavola; anche loro piuttosto sorpresi ed incuriositi da quell'insolito arancione. Fatta eccezione per Rose, che capì all'istante e chiese – Possiamo mangiarla? - subito dopo.


Hermione la tagliò a fette, passandone una porzione a ciascuno. Ron e Ginny fissavano il contenuto dei propri piatti con le stesse espressioni che avrebbero riservato ad uno Schiopodo Sparacoda. James e Albus parevano piuttosto interessati ed incuriositi e Rose, naturalmente, non aveva fatto complimenti, ed era già quasi a metà della prima fetta quando sua madre aveva posato gli occhi su di lei.


Il cuore di Hermione sussultò mentre passava a Harry la sua porzione; guardò negli occhi dell'amico in cerca di possibili segnali di rifiuto e titubanza, come in quelli di Ron e Ginny, ma non ne trovò. Harry ricambiò lo sguardo con serenità e le sorrise tranquillo, ringraziandola mentre gli porgeva il piatto e sfiorandole la mano nel riceverlo.


- Grazie – disse, sorridendole. Hermione ricambiò.


- Forza ragazzi, mangiamo! - esclamò Harry, prima di affondare la propria forchetta nella spessa crosta arancione. Ron e Ginny lo imitarono; Hermione no.


La propria fetta di torta intatta nel piattino di fronte a lei, fissava Harry, che si stava portando il primo boccone alle labbra, con crescente nervosismo; torturandosi le mani sotto al tavolo.

Mentre lo osservava masticare piano le venne voglia di scappare e nascondersi da qualche parte.


Cosa le era venuto in mente?! Lei non era capace di cucinare dolci! Oh, doveva essere disgustosa!


Harry inghiottì il primo boccone, poi la fissò, inespressivo. Hermione temette il peggio.


Con sua grande sorpresa però, poco dopo gli occhi di Harry si addolcirono e le labbra si incurvarono in quello che, probabilmente, era uno dei più bei sorrisi che le avesse mai fatto – E' deliziosa! - esclamò.


Il cuore di Hermione esplose; – Davvero? - chiese, al settimo cielo.


- Scì! - biascicò Ron, prendendone un secondo boccone – E daffero squisita, 'Mione! -


- Molto, molto buona! - stavolta il sorriso di Ginny era sincero.


- Grazie. - rispose lei, un po' imbarazzata.


Anche i bambini si complimentarono; Rose le disse che avrebbe dovuto prepararla più spesso e lei le assicurò che lo avrebbe fatto, pizzicandole affettuosamente una guancia.


- E' la migliore che abbia mai mangiato – commentò Harry, dopo qualche altro boccone – Davvero - .


L'intensità del suo sguardo e delle sue parole, per qualche ragione, la fecero avvampare; costringendola ad abbassare lo sguardo. Fortunatamente gli altri stavano chiacchierando fra loro e non si erano accorti di nulla.


Hermione aveva rialzato lo sguardo, decisa a sostenere quello di Harry, che tuttavia, non aveva diminuito di intensità.


- Ho pensato di preparare qualcosa di speciale per questo Halloween.. - non sapeva perché lo stesse dicendo; si stava forse giustificando? O forse erano solo l'intensità e la dolcezza nello sguardo di Harry a farla sentire in dovere di dire qualcosa?


- Insomma, non capita molto spesso che stiamo tutti insieme, così ho pensato... -


- Di preparare la torta di zucca.. - concluse lui, con un sorrisetto divertito.


- Perché è a tema! - ribatté lei, fingendosi offesa e capendo dove volesse andare a parare.


- Infatti, lo è. - rispose lui, sogghignando e prendendone una seconda porzione.


Hermione, ora più rilassata, prese a mangiare la propria. Quando, qualche minuto dopo rialzò gli occhi si rese conto che lui la stava ancora fissando in quel modo. Lo interrogò con lo sguardo.


Credevo che non ti piacesse la torta di zucca.. - disse.


Lei sorrise furbescamente, stringendo per qualche istante la forchetta fra le labbra.


Solo se non siamo ad Halloween - .










Note dell'autrice


Riemergendo dalle tenebre dopo più di un anno di silenzio assoluto, rieccomi qui con questa.."storia" Halloweeniana tutta particolare, per la quale mi è improvvisamente venuta l'ispirazione un paio di giorni fa, mentre, pensando ad Harry e Hermione, mi è balenata in testa la brillante idea di cercare la ricetta per provare a preparare la torta di zucca, in quanto, essendo questo ortaggio ormai divenuto una specie di simbolo per questi due, ho deciso, da brava e diligente Auror, di provare ad assaggiarla anch'io. La cosa curiosa è che, pur essendo Auror, ahimè, non sono stata mai troppo amante delle zucche, cosa che, come avrete notato, ho trasmesso alla "mia" Hermione di questa storia (sperando di non essere risultata blasfema nei confronti della ship! O.o).



La storia



I ricordi


Ho preferito mettere in corsivo le parti con i ricordi, come ho fatto in precedenza per altre storie, ad esempio "Lilian", nonostante debba ammetterlo, adesso non mi ci trovo più e avrei preferito tenere tutto in stampatello..alla fine ho comunque optato per il corsivo perché temevo sarebbe stato troppo monotono ed uniforme in altro modo..bah, aspetto opinioni o eventuali critiche o consigli in proposito! :)


I sogni


Per quanto riguarda il sogno di Hermione su Hogwarts, se non sbaglio devo aver scritto che il discorso di Silente le risulta incomprensibile e che molti studenti sono solo sagome scure, ma nonostante ciò a lei non sembra strano. Nel caso in cui qualcuno sia rimasto confuso da questa cosa; mi è servito per far capire che si trattava di un sogno, e come molti di voi penso saprete, nei sogni spesso, cose che normalmente ci spaventerebbero, tipo volti non ben definiti o altro, non ci fanno paura e, magari, cose che sentiamo nei sogni ci risultano incomprensibili (come il discorso di Silente). ^__^



Rose e la torta di zucca



Mi sono resa conto, man mano scrivevo la storia, che il fatto che a Rose piaccia tanto la torta di zucca alla fine, per qualcuno, avrebbe potuto essere più di una semplice casualità. Se lo è? E' nata per esserlo, ma a questo punto lascio a voi la scelta! ^__^

Bene per ora è tutto!!


Un grazie immenso come sempre a chi leggerà e recensirà! Come già vi avranno detto in diecimila le recensioni, sia positive che negative, sono fondamentali perché un autore/scrittore, o che dir si voglia, impari e cresca (anche come persona).


Quindi, eventualmente, donate due minuti della vostra preziosa esistenza per accrescere quella di qualcun altro! (no, ok! Questo è un po' melodrammatico! xD) Comunque avete capito cosa intendo! ;)


Bene, bene!


Direi che è tutto!


Hasta la vista, ragazzi!


E' un saluto speciale a tutte/i le ragazze/i del gruppo "Cercando chi dà la roba alla Rowling" su Facebook, che sono tutte/i meravigliose/i sia come persone che come scrittori!!


Un bacione e un "Happy Birthday" a Lights che ieri ha compiuto gli anni su EFP (e io naturalmente non sono riuscita a farle un regalo!) Vabbé, mi rifarò! :D Tanti tanti auguri, Lights!


Ciao a tutti!


Alla prossima!



Mind.

  
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