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Autore: _IlaLion    03/11/2011    0 recensioni
Ero seduto proprio lì, solo come quel giorno di due anni fa . È d’allora che continuo a venire qui come le avevo promesso quando le avevo dedicato la canzone The Man Who Can’t Be Moved dei The Script. Promettendole amore eterno,sarei tornato qui ad aspettarla finché lei non si sarebbe fatta di nuovo viva.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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People talk about the guy Whose waiting on
a girl, there are no holes in his shoes
but a big hole in his world.

 
Ero seduto proprio lì, solo come quel giorno di due anni fa .
È d’allora che continuo a venire qui come le avevo promesso quando
e avevo dedicato la canzone The Man Who Can’t Be Moved dei The Script.
Promettendole amore eterno,sarei tornato qui ad aspettarla finché lei non
si sarebbe fatta di nuovo viva.
 
“Scarlett ti devo parlare”
“Di cosa Liam?”
“Seguimi”
La presi per mano e iniziai a correre,anche lei iniziò a correre
solo ad un passo da me cercando di  tenere il mio stesso passo.
Mi fermai appena arrivai all’angolo dove c’era un parco curato
pieno di fiori stupendi e profumatissimi proprio come lei. Quelle
rose mi ricordavano il colorito che assumevano le sue guancie quando
arrossiva, tanto simile al colore dei capelli e alle sue labbra carnose,
quelle margherite mi ricordavano la purezza del suo animo e quelle
myosotis azzurri mi ricordavano i suoi occhi limpidi come l’acqua.
Mi girai verso di lei e vidi la felicità nei suoi occhi. Le erano sempre
piaciuti i posti immersi nella natura, pieni di fiori di ogni tipo ed è per
questo che l’avevo portata qui. Avrei voluto che tutto fosse perfetto.

“Liam ma è..”
“stupendo vero?” completai io la frase al posto suo.
“Si”
Le presi le mani nelle mie e la feci girare verso di me. Lei mi
sorrise incitandomi a parlare. Ricambiai il sorriso e dopo un sospiro
profondo iniziai a parlare.

“Sai Scarlett questo sarebbe il momento meno opportuno per dirti
queste cose, visto che tu ora stai per partire verso l’Italia.”

Mi fermai per guardarla. Dopo aver sentito quelle parole il suo v
olto si rattristò.

Le accarezzai la guancia per poi continuare a parlare.
“Sai quella canzone che mi piace tanto dei The Script?”
“Certo, quella che parla di un uomo che mette da parte la sua
vita in un certo senso, solo per aspettare la sua amata nel punto
dove lei l’ha lasciato per sempre”

“Si proprio quella”
“E allora cosa c’entra ora con la mia partenza questa canzone?”
“Da oggi in poi io starò qui ad aspettare, anzi ad aspettarti.
Ti starai chiedendo il perché, bhe è facile.. Perché io Ti Amo Scarlett
Williams. Ti ho sempre amato, fin dal primo giorno che i nostri sguardi
si sono incontrati per caso in quell’aula di musica, fin dalla prima volta
che la tua voce mi era arrivata alle orecchie e il mio cuore ha registrato
quel suono dentro di se senza farlo mai uscire. Ogni volta che ascolto
la tua voce, il mio cuore perde un battito per poi riprendere ancora più veloce di prima.”

“Liam..”
Sul suo viso candido come la neve iniziarono a comparire
delle lacrime, lacrime amare. Con il pollice scacciai quelle
lacrime dal suo viso. Non mi piaceva vedere le ragazze piangere,
figuriamoci lei che è la ragazza che cantando parole dolci ha aperto
la porta per entrare nel mio cuore.

“Scarlett io starò qui finché tu non deciderai di tornare da me,
capendo che mi ami. Magari accadrà tra un mese, tra un anno o
due oppure mai chi lo sa. Io starò qui ricordati questo.”

La strinsi a me più che potevo, per poterla tenere vicino al cuore
ancora per un po’. Sentivo le lacrime bagnare la mia camicia a
quadri blu e nera e le sue mani stringere con forza la mia giacca.
Sembrava che nemmeno lei volesse lasciarmi, le accarezzai i capelli
e notai che erano ancora più morbidi del solito. Le alzai il viso per
potermi perdere un’ultima volta nei suoi occhi cristallini. L’amavo,
oh se l’amavo. L’avrei amata oggi come l’amavo ieri e l’avrei amata
anche domani, con un’unica differenza,l’avrei amata più di prima.

“Liam devo andare.. Il mio volo parte tra poco”
“Ciao mia dolce Scarlett”
“Ciao Liam”
Appoggiai la mia fronte alla sua, la guardai un’ultima volta
negl’occhi sperando che quella non sarebbe stata l’ultima volta e
la baciai. Un bacio leggere, a fior di labbra. Le sue labbra avevano
il sapore della primavera,di fiori appena sbocciati e di rugiada. Mi staccai
da lei e la lasciai andare per la sua strada. La vidi allontanarsi, sola e
indifesa. L’avrei seguita ma sapevo che non dovevo.

 
Ero lì sul muretto che recintava il parco. Era l’inizio di maggio e
le piante erano piene di fiori appena sbocciati. C’era un venticello
fresco che ti portava sotto il naso l’odore di quei fiori facendoti
inebriare completamente. Ero preso a contare quanti petali
avesse la margherita che poco prima avevo strappato per notare
che c’era una ragazza in lontananza mi fissava. Misi la margherita
nella tasca che avevo sulla camicia rossa e mentre mi giravo la notai.
Indossava le sue solite ballerine bianche, delle calze nere, una gonna
che arrivava un poco sopra il ginocchio con la fantasia scozzese e una
camicetta bianca messa dentro la gonna. In più indossava i suoi orecchini
preferiti, quelli a forma di stella. Era stupenda come sempre d’altronde.
I capelli erano raccolti in una treccia disordinata e un cerchietto
in testa che ricordava la fantasia della sua gonna. Sarei corso
da lei ma le mie gambe erano pietrificate, non riuscivo a muovere
nemmeno un passo. La vidi attraversare la strada guardando prima
se arrivasse una macchina. Stava correndo verso di me. In questi due
anni che non ci siamo potuti vedere è diventata una donna, non è più la
ragazzina che ricordavo io. Certo aveva sempre quel sorriso magnifico
stampato sul viso che le facevano formare delle fossette ai lati delle labbra,
quei occhi che ti trasmettevano calore con un solo sguardo, quelle guancie che
ti rivelavano sempre se lei si trovava in imbarazzo, quelle mani che erano così
piccole. Lei era così piccola tanto da sembrare fragile come porcellana
ma per chi la conosceva come me sapeva che aveva forza da vendere.
Mi sembrava una cosa irreale averla davanti a me a non più di un metro
di distanza. Istintivamente aprii le braccia e lei si fiondò senza farselo ripetere
due volte.
Come quando era partita mi stringeva forte e piangeva, ma questa volta
non erano lacrime tristi, erano lacrime di gioia.
“Ma allora hai mantenuto davvero la tua promessa?”
“Certo, le promesse io le mantengo sempre”
“Oh Liam non sai quanto mi sei mancato cazzo”
“Anche tu Scarlett”
“Ho passato due anni d’inferno,credimi. Non mangiavo quasi
niente, non uscivo più di casa se non per andare a scuola e piangevo tanto.”
“Non importa ora sei qui e questo l’importante”
“Sono qui per restare”
“Ed io sono qui per restare al tuo fianco sempre”
Restammo abbracciati per dieci minuti, forse 20 o anche più.
Mi era mancato il suo sorriso, il suo sguardo, le sue guancie mentre
arrossivano, le sue mani che mi accarezzavano..Insomma mi mancava
Lei ed ora era lì tra le mie braccia dove non l’avrei mai più e ripeto
mai più lasciata andare via.
“Sei bellissima oggi,come ieri e come domani”
“Tu sei bellissimo oggi, ieri e domani”
“Scarlett”
“Si..?”
Alzò il viso dal mio petto guardandomi dritto negl’occhi.
“TI AMO SCARLETT ROSE WILLIAMS”
“TI AMO LIAM JAMES PAYNE”
Nei suoi occhi ora c’era una luce nuova, una luce che non
avevo mai visto che per me rappresentava l’amore, quel sentimento
che provava per me.
“Non ti lascerò mai sappilo”
“Ne sono felice di questo”
I nostri visi pian piano si avvicinarono. Le labbra che
bramavamo dell’altro da così tanto tempo si toccarono e ancora
assetate si stavano saziando. Le nostre lingue s’incontrarono
finalmente desiderose di quel contatto.
“Sarebbe stato un vero peccato se tu non fossi tornata”
“Eh si, come sarebbe stato un vero peccato se io sarei
tornata senza però trovarti”
“Eh già”.
  
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