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Autore: beatriceratopa    04/11/2011    2 recensioni
Slice of Life/
Minuscola one-shot senza pretese, in un momento non precisato della saga.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Un piccolo alone opaco s'era allargato lì dove il fiato del ragazzo di fronte alla finestra raggiungeva il vetro gelido della vetrata del dormitorio di Grifondoro.
Harry Potter s'arrotolò la manica del maglione nella mano, passandola poi sul vetro per eliminare quella condensa che limitava la visibilità del cielo fuori. Osservò quelle migliaia di fiocchi di neve che scendevano dal cielo striato di grigio, depositandosi sul già imbiancato prato che circondava la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Si ricordò di quando, all'età di dieci anni, appollaiato sul davanzale della finestra della cucina, senza farsi vedere da zia Petunia o da zio Vernon, si divertiva ad alzare gli occhi al cielo, scegliere un fiocco di neve e cercare di non perderlo di vista finchè questo non si scoglieva sull'asfalto. Non ce la faceva sempre, ma quando riusciva a seguirlo fino alla fine, gli sembrava di aver compiuto un'azione eroica, di non aver lasciato solo quel fiocco di neve.
 
Qualche passo frettoloso, sempre più vicino, e la porta che aprendosi lascia entrare la luce e la musica provenienti dalla Sala Comune. 
Ronald Weasley, occhi chiari e capelli infuocati, s'avvicinò all'amico, mentre la porta lentamente si richiudeva dietro di lui. Indossava un maglione verde fatto a mano, con un'enorme R gialla al centro. Harry pensò subito alla signora Weasley, e d'istinto abbassò lo sguardo verso il suo maglione rosso, in cui torreggiava una dorata H.
"Che fai qui?" chiese Ron, mentre dalla tasca dei calzoni prendeva qualche cioccorana che aprì, accompagnando la domanda al rumore della carta strappata.
"Niente, di là c'è troppo rumore" disse, e la porta del Dormitorio s'aprì per la seconda volta in meno d'un minuto, mentre una figura troppo leggera e aggraziata per appartenere a qualunque ragazzo s'avvicinava ai due.
"Che fate qui? Fred ha portato Burrobirre e montagne di cibo. Non ho idea di come facciano quei due a procurarsi tutto, sicuramente conoscono qualche passaggio segreto che porta alle Cucine..". Hermione Granger, avvolta nel mantello, si sedette di fronte ai due amici, mentre rubava una delle Cioccorane dalla tasca del rosso. "Se trovo Agrippa te lo do, ok?" disse la ragazza, anticipando la sfuriata di Ronald, che aveva già la mano tesa per farsi restituire il dolce. 
Per un poco stettero in silenzio, ascoltando solo il lieve vociare che arrivava dalla Sala Comune, e la carta delle Cioccorane che si stropicciava tra le loro mani.
"Oh beh," Ronald si battè le mani sulle ginocchia, mentre s'alzava, "torniamo di sotto?"
Gli altri due annuirono, imitandolo. 
"Ah, tieni" disse Hermione, allungando all'amico una figurina, sorridendo.
 
Qualche minuto più tardi, Harry Potter, seduto sulla comoda poltrona imbottita di fronte al fuoco, sorrideva guardando Ronald mostrare deliziato la figurina, lasciandosi cullare da un inspiegabile senso di allegria.

Spazio Autrice
Ciao! Comincio col dire che non ho praticamente mai scritto niente riguardo Harry Potter.
O meglio, non ho mai scritto in generale molto. 
Quindi, critiche, costruttive, sono sempre accettatissime, anzi, stra-desiderate!
Cioè, capisco che non ci sarà molto da commentare, per il fatto che non è chissà cosa ciò che ho scritto! Per il resto, ho semplicemente voluto uscire dalla storia di Harry, per concentrarmi su un momento qualunque durante la loro presenza a Hogwarts. 
Fatemi sapere! Bea. 
   
 
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