Il forte odore di erba e muschio respirato a pieni polmoni; il cuore batte all’ impazzata, mi scoppierà fuori dal petto a momenti.
Nel buio corro, senza meta; Nel buio corro, senza te.

Sono nel bosco, sono salva dalla ghigliottina e da quel giudizio popolare che era pronto a farmi tagliare la testa.
Io, prigioniera per amore.
E per mesi mi sono chiesta perché la corte avesse scelto per me la ghigliottina come morte. La risposta la sto vedendo in questo momento, davanti ai miei occhi.
Sono davanti al patibolo. Davanti ad esso uno striscione che recita: "la ghigliottina divide fisicamente quello che noi uomini tentiamo di dividere quando siamo in vita: La testa dal cuore".
Ecco perché mi hanno riservato questa morte.

Ed è solo un attimo, un boato, la vista mi si appanna.
Capisco che mi hanno sparata solo quando cado a terra e vedo nel buio il mio sangue brillare di una luce strana, e quel cuore che non ha mai smesso di battere, nonostante le ferite morali continua a battere, la pozza attorno a me cresce.

<< Io lo amavo, lo amavo veramente Michael. E non mi pentirò mai di averlo amato ogni giorno come l'ultimo.
Prigioniera per l'amore, mesi di vuoto e buio e l'unica cosa che mi ha tenuta in vita erano i ricordi di quegli anni passati con lui.
Io e lui eravamo una cosa sola, non eravamo due anime unite, eravamo una sola anima in condivisione.

Sapevo che il nostro rapporto era un aborto del destino, io ero vedova e lui bloccato in un matrimonio stipulato a tavolino, e non mi è mai passato per la testa di poter dire:  "no, non posso passare la mia vita con lui", la testa infondo forse lo pensava, ma il cuore ragioni non ne vuole sentire mai.

Passavo le mie dita su quel viso perfetto e mi dicevo che niente e nessuno avrebbe mai potuto separarci; quei diamanti verdi incastonati in quel volto si illuminavano solo con me, passavo le dita su quelle labbra simmetriche e carnose e dicevo al mio Michael che quelle appartenevano a me.
L'amore non si può spiegare, per quanto io cerchi di farvi capire le mie ragioni voi non le capirete mai appieno, perché l'amore è la cosa più soggettiva che esiste.
Solo chi ha amato potrà comprendere queste mie parole.
Lascio il mio testamento qui, in una pozza di sangue scuro mentre la guardia esulta come se avesse appena ucciso una preda da appendere imbalsamata come un trofeo in camera.
Lascio tutto a te Michael; la mia parte di anima, i miei sorrisi, i miei occhi, i miei ricordi e per favore non lasciare che sbiadiscano, tienimi viva nella tua memoria come una foto indelebile.
Amami come se fossi ancora li, in quel letto con te.
Vivi anche per me. La mia anima resta a te, è questo l'importante.
Muoio con il sorriso, perché senza l'amore che mi hai donato sarei morta dentro tanto tempo fa, e morire dentro è orribile.  >>
Il cuore batte per l'ultima volta, esalo il mio ultimo respiro. 


NdA: Che dire? Qualche recensione mi farebbe piacere, spero che questa fic possa essere piaciuta a qualcuno. Ho solo una piccola curiosità da darvi: il nome non è scelto a caso, semplicemente sapendo che Michele è l' angelo della morte (e vedendo di cosa tratta la storia) , bhè, Michael era la variante che preferivo.
Grazie.