FLASHBACK

-Prefazione-

Il tempo passava e le bambine crescevano, una accanto all'altra.

Il loro legame stava diventando sempre più forte di giorno in giorno.

«Cosa serve per legare una amicizia per sempre? » chiese improvvisamente Brittany , chiudendo il solito libro delle fiabe prima di girarsi verso Santana che , seduta sull'erba del parco si godeva i raggi del sole con aria sonnacchiosa.

La latina girò lo sguardo perplessa «Uhm, non saprei » portando il dito indice sul labbro superiore.

« Su questi libri non riesco a trovare nulla – piagnucolò Brittany, raggiungendo la latina per poi alzare lo sguardo all'insù verso il cielo, alla ricerca di una risposta.

« Forse non esiste un modo, possiamo solo cercare di immaginarlo.

L'amicizia è come un filo colorato, legame invisibile ma eterno- mormorò la latina con un velo di malinconia, voltandosi per guardare Brittany negli occhi.

Santana ricordava bene quando sua nonna le disse quelle stesse parole una sera d'estate, provava un immenso affetto nei confronti di quella donna, grande saggia e dispensatrice di consigli che l'aveva aiutata più di una volta.

La biondina Tacque per un istante rimuginando sulle parole appena dette.

« Io non voglio essere dimenticata » mormorò tristemente avvinghiandosi al braccio dell'amica.

Santana sapeva esattamente cosa voleva dire Brittany e provava la stessa cosa.

Aveva sempre pensato a come dimostrare il legame che provava nei confronti di quell'esserino indifeso e buffo che ora le stava accoccolato addosso, cercando una risposta.

La latina sorrise tirandole un buffetto scherzoso sul naso. « Ascolta, puoi chiudere gli occhi un secondo? » chiese, aspettando conferma.

Brittany sembrava incuriosita da quella strana richiesta ma acconsentì subito allegramente, annuendo vigorosamente con il capo prima di eseguire gli ordini.

Era il momento di agire , o ora o mai più.

La bruna allungò una mano nella tasca , frugando e ne tirò fuori un fagottino di tela chiuso con un nastro e, posandolo delicatamente sulle sue ginocchia, scostò i lembi lasciandone libero il contenuto.

Poi, Allungando una mano, prese uno dei due tesori da quel nido improvvisato, avvicinandolo e legandolo accuratamente al polso della bionda.

Brittany non vide proprio niente, sentì solo una specie di solletichio al braccio che la latina le aveva appena sollevato e poi più nulla.

« Puoi aprire gli occhi » proclamò soddisfatta Santana.

Quegli occhi curiosi si aprirono , assumendo una nota interrogativa e vivace per poi scendere lungo al braccio e posarsi con un guizzo radioso sul polso.

Gli occhi sgranati a circa un centimetro di distanza dall'oggetto « Cos'è?» domandò Brittany gongolando , presa da una radiosa euforia che sentiva scaldarle il petto.

Santana, osservava la scena divertita trattenendo a stento le risate.

Aveva previsto quella domanda retorica , conoscendo fin troppo bene il carattere di Brittany , e si era già preparata la battuta da dire.

Socchiuse gli occhi , l'espressione concentrata « Un braccialetto speciale » esordì sicura alzando il viso , incrociando le braccia all'altezza del ventre.

La bionda corrucciò le sopracciglia fissando una piccola macchia che prese nitidamente forma

« Ma c'è una piccola S » notò assumendo quella che doveva essere una smorfia concentrata.

Santana sorrise puntando il dito verso la letterina che , rossa, brillava sul candido bianco dell'intreccio setoso. « Il tuo braccialetto ha la lettera del mio nome, il mio la lettera del tuo nome » spiegò , guardando poi il suo ancora rannicchiato sul panno ma pronto ad essere indossato.

« Nessuno ci separerà mai, questi braccialetti decretano la nostra amicizia- riprese accigliandosi volontariamente.

« Ti voglio bene San »

Brittany si era buttata tra le braccia della latina quasi senza pensarci , avvolgendosi nel suo calore mentre l'altra la stringeva felice.

Non avevano bisogno di altre parole, nessun' altra precisazione.

Fu ovvio per tutte e due che quella era una amicizia speciale, come i braccialetti che da quel giorno iniziarono ad indossare giorno e notte senza separarsi mai dal ricordo in essi racchiuso.

Nonostante la lontananza e le divergenze, nonostante i sorrisi e i pianti loro c'erano sempre l'una per l'altra.