Secondo me sei
troppo magra…
“Secondo me sei un po’ troppo
magra…” disse ad un certo punto Ron, dopo un lungo quarto
d’ora passato ad osservare Hermione che studiava di fronte a lui.
La ragazza alzò lo sguardo verso di lui, corrucciata.
“Cosa?”
“Sei troppo magra” ripeté lui, mentre i suoi occhi
indugiavano sull’esile corpo di lei. Hermione si strinse nelle spalle,
arrossendo leggermente.
“Sono così da sempre, non vedo differenze…” disse lei
portandosi inconsciamente una mano alla nuca, cominciandola a massaggiare
stancamente.
“Ti fa male il collo?” chiese lui poggiando la testa su una mano,
continuando imperterrito a guardarla. Hermione fece un sospiro e provò a
non spazientirsi troppo.
“Un po’…”
“E’ perché stai troppo tempo sui libri! Se continui
così ti rovinerai la salute!”
Lei lo guardò, attonita.
“Ma che ti è preso oggi?!” Ron si
schiarì a voce nervosamente, mentre le sue orecchie diventavano rosa.
“Niente! Cosa vuoi mi sia successo…è solo che ti ho vista
più sciupata del solito ed ero curioso, ecco tutto…”
mormorò lui tornando a guardare il compito appena iniziato di fronte a
lui. Rimasero un pochino in silenzio, studiacchiando e godendosi l’aria
sonnacchiosa che si respirava quel pomeriggio. “Che ore sono?”
Hermione sbuffò.
“Le sette, Ron…”
“…Andiamo a mangiare?”
Lei lo fulminò con lo
sguardo, mentre lui la guardava con una serenità che solo un bambino poteva
avere. La ragazza sospirò pesantemente e poggiò la piuma sul
tavolo.
“Ron…cosa c’è? E non dirmi
che non c’è niente, perché deve essere per forza successo
qualcosa per farti comportare in questo modo!”
Ron abbassò lo sguardo.
“Nulla Hermione…io…io mi
preoccupo…non mangi abbastanza! Voglio dire,
guardati!” balbettò lui arrossendo. Lei rivolse uno sguardo
distratto al suo corpo, non capendo.
“Ron sono esattamente come sono sempre stata…”
“Non è vero” s’impuntò il ragazzo. Lei
alzò gli occhi al cielo.
“Va bene, come vuoi…” disse lei in tono annoiato tornando al
suo tema. Lui però non sembrava intenzionato a lasciar cadere il
discorso.
“Da quand’è che non fai un pasto decente, eh? Oggi non
c’eri a pranzo, l’ho notato, cosa
credi!”
“Che fai, ora mi controlli anche?!”
“Non hai risposto alla mia domanda!”
Lei si passò una mano sugli
occhi.
“Ho fatto una colazione abbondante”
“Non mentirmi, non c’eri neanche a colazione!”
“Invece sì che c’ero!”
Ron scosse la testa.
“Se ti vedesse mia madre ora…come minimo ti farebbe...le lasagne!"
"Le lasagne?!"
"Certo! Oltre, ovviamente, alla paternale sul tuo stato fisico e su come
sei troppo magra per crescere bambini!”
Hermione sbatté un paio di
volte le palpebre prima di afferrare il reale significato di quelle parole. Ron
arrossì violentemente resosi conto di quello che aveva detto.
“Ron…tu-tua madre si preoccupa se io sia adatta o no ad
allevare…ba-bam… quelli ?!” Ron si mimetizzò con la tappezzeria
sprofondando nella poltrona, deglutendo a fatica.
“Fa finta che io non abbia detto niente, ok?” rise lui, nervoso e
accaldato.
“Oh no, no!” disse lei almeno di un’ottava più alta
del normale.
“Oh Hermione, per favore! La mamma me ne ha parlato un paio di volte,
dicendo che era preoccupata, tutto qui…”
“Preoccupata che io non sia adatta a fare bambini?!”
“Sì…No! Non lo so,
okay?! Non so come mi sia venuto in mente di
dirtelo…”
Entrambi arrossirono, distogliendo
lo sguardo.
“Parlate spesso…di…di queste cose tu e tua madre?”
mormorò lei dopo qualche secondo. Lui fece un respiro, guardandola
imbarazzato.
“Nah…è…è
capitato…”
“Quante volte?!”
“Qualcuna…”
“Quante?!”
“Non lo so precisamente!”
“Un numero approssimativo!”
“…Una ventina…”
“COSA?!” Ron sembrava molto impegnato nel tentativo
di farsi inghiottire dalla poltrona per badare al suo sguardo attonito.
“Vabé, non è che si parla solo
di…di te …è più in discorso generale e a volte
ci sei uscita anche tu…nel…nel discorso…generale…”
“Allora non è più un discorso generale!”
Ron sbuffò.
“Sempre a puntualizzare, tu!” Hermione decise saggiamente di non
raccogliere. Si guardò per qualche secondo intorno, come a controllare
che non arrivasse nessuno e poi prendendo la bacchetta trasfigurò del
cibo sul tavolino.
Ron le rivolse uno sguardo interrogativo.
“Perché l’hai fatto?!” lei alzò
le spalle
“Mi è venuta fame…mangiamo?” chiese lei arrossendo e
guardandolo fisso negli occhi.
“Guarda che non devi sentirti obbligata a mangiare solo per farmi
contento…”
Lei prese un pezzo di cioccolata,
sorridendogli.
“Non è per farti contento…è che sennò poi chi
la sente tua madre a Natale?!” Ron sorrise
prendendo delle caramelle.
“Se fai questo per zittire mia madre, sono certo che non basterebbe
neanche se ti mangiassi tutto quello che c’è sul tavolo in questo
momento!”
“Dici che non sarei ancora adatta a fare bambini?” mormorò
lei tutta rossa in faccia. Lui si prese il tempo necessario prima di rispondere.
“Fosse per me Hermione…è mia madre che lo dice, non
io” lei arrossì ancora di più e sospirò.
“Secondo te allora vado bene?” chiese lei in una maniera appena
udibile. Lui la guardò negli occhi arrossendo.
“Per me vai bene sempre”
Hermione si portò una
ciocca riccioluta dietro l’orecchio, esitando.
“Anche...per fare bambini?”
Ron ingoiò il vuoto.
“Sì… in futuro …sì…” l
Hermione sorrise.
"Bene..." si alzò e gli diede un velocissimo
bacio sulle labbra a cui lui non ebbe neanche il tempo di rispondere, “...ci
conto allora” e così salì in dormitorio lasciando Ron
esterrefatto con le caramelle al limone in mano.
fine.
Buonaseeeeeraaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!
Lo so, LO SO che i cibi non si possono trasfigurare, ma diciamo che
è una licenza poetica, che ne dite? :D
Avete passato un buon pomeriggio tesori miei adorati?!
Spero tanto di sì C:
Queste ff è dedicata a Padfoot
del gruppo dei Marauders che in questo periodo se
la passa un tantino male…
Spero tanto che questa shottina vi sia piaciuta,
è cortissima, me mi sono divertita a scriverla!
Commentino?
Baciottissimi :3